Parcheggi privati con prezzi da rapina, un altro business sulla pelle dei napoletani
Nella mia città ideale, le macchine sono una presenza sporadica perché il trasporto pubblico ti permette di andare ovunque, ma da questo punto di vista Napoli non è la mia città ideale. Muoversi in macchina è spesso una necessità. Una condanna della quale tanti si libererebbero volentieri se potessero.
Napoli è perennemente assediata dal traffico, ma probabilmente trovare parcheggio è ancora peggio che restare incolonnati. E così, soprattutto al centro, spuntano come funghi improbabili parcheggi privati. In certi casi, siccome i posti sono pochissimi, si tratta di parcheggi più virtuali che reali. In pratica, i gestori si appropriano di pezzi di strada proprio come i parcheggiatori abusivi ma a prezzi molto più alti.
Si sono raggiunti livelli di vera indecenza, con tariffe orarie che vanno da 5 euro a salire per una utilitaria. Leggevo su un quotidiano stamattina che in occasione dei grandi eventi non sono applicate formule forfettarie ma solo orarie. È un business enorme che ancora una volta espropria pezzi di città a vantaggio di pochi. Una città sempre meno alla portata dei suoi cittadini.
Qualcuno prende la palla al balzo e dice che si devono costruire più parcheggi pubblici. Un’idea che sembra venire fuori da una macchina del tempo. Tutte le grandi città europee sono andate nella direzione opposta e si stanno liberando dalle automobili perché hanno un trasporto pubblico che funziona. Ecco, magari è di questo che ci dovremmo occupare, invece di pensare di attrarre altro traffico.
Intanto, però, controlliamoli questi parcheggi che taglieggiano i napoletani e chiudiamoli quelli che al danno economico, aggiungono la beffa dell’illegalità.