Domenica, 22 Dicembre 2024

Ragù per sempre: arriva la giornata mondiale

Il calendario è ormai pieno di giornate internazionali: esiste, per esempio, quella della lentezza (27 febbraio), quella del Backup (il 31 marzo è praticamente l’onomastico di tutti i nerd!) e quella dell’orgasmo (una sola volta l’anno ed è il 22 dicembre).

In pratica tutti i giorni si celebra qualcosa e in tutti questi festeggiamenti poteva mai mancare il ragù?

Chiaramente no, il ragù è una cosa seria e come scriveva Eduardo De Filippo in una sua celebre poesia “‘O rraù ca me piace a me m’ ‘o ffaceva sulo mammà” come a dovere confermare il fatto che qui non parliamo di un semplice sugo ma di una religione, di un affare di famiglia, di una tradizione da tramandare a tutti costi.

Tant’è che è arrivata la proposta di una nuova legge della Regione Campania che prevede l' Istituzione della Giornata del Ragù Napoletano (rigorosamente in maiuscolo), depositata dal dottor Tommaso Pellegrino consigliere regionale della Campania e dirigente medico chirurgia generale e oncologica “Federico II”.

Ad aiutare il dott. Pellegrino c’è tutta la squadra di Casa Surace, la celebre famiglia di “coinquilini” che da anni spopolano sui social con i loro video arrivando a 4 milioni di fan sul web.

L’artiglieria pesante composta quindi da politica e social per richiedere a gran voce il ragù day.

La petizione che conta già piu di 4000 firme (qui il link)  individua  la terza domenica di novembre come giorno perfetto e come spiegano da Casa Surace : “L’idea è nata un anno fa dopo la morte di Nonna Rosetta, la dolce nonnina dei video di Casa Surace, e migliaia di persone hanno preparato il ragù la domenica successiva per ricordarla.  Ci siamo resi conto che era il ragù era un simbolo, un modo di dimostrare affetto a Nonna Rosetta ma anche a quello che Nonna Rosetta rappresentava: tutti i nonni e i parenti a cui vogliamo bene.Così abbiamo pensato che sarebbe bello avere un giorno dedicato al ragù, che ha sia questo forte valore simbolico, sia un valore culturale culinario, considerato che è un piatto tradizionale che in modi diversi viene preparato in tutta Italia”.

Un giorno interno quindi per coccolare il cuore e il palato, per raccontare di quando la domenica mattina il pane con il ragù era la cosa più buona del mondo (altro che brunch e aperisushi!); di quando si andava dei nonni e si sentiva l’odore  (e il rumore) della salsa che pippiava; di quando a pranzo e senza cellulari c’erano cugini, zii, fratelli e parenti fino al quarto grado di parentela; di quando la scarpetta con il pane cafone era un obbligo morale; di quando la domenica era sacra e nessuno lavorava (mica come ora che sono aperti tutti i negozi e i centri commerciali).

Vedete il ragù non è una semplice salsa che deve cuocere a fuoco lento almeno 8 ore , è molto di più.

Il ragù è la dimostrazione chiara che le cose importanti vanno fatte con calma.

E’ eccellenza gastronomica 

E’ l’immagine nitida di ogni famiglia  che pure ammaccata si ritrova tutta a tavola.

Il ragù è tradizione, è il simbolo di una felicità piena fatta di cose semplici.

Di carne, di cotica arrotolata, pomodoro e tanto ma tanto amore.

(io non lo so se la proposta di legge sarà approvata e forse non mi interessa nemmeno tanto io ho già deciso: a casa mia la terza domenica di Novembre sarà la Giornata del Ragù Napoletano)

Giovanni Salzano
Author: Giovanni Salzano
Esperto di social media management, cura la rubrica di opinione Società.

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