ArchiveStories, dodici podcast nella lingua dei segni su archivio ed emeroteca
L'Archivio Storico del Banco di Napoli, custode di un patrimonio culturale unico al mondo, presenta “ArchiveStories.
Quando i documenti parlano, la storia si ascolta”, una serie di 12 podcast, che trasforma documenti storici in racconti coinvolgenti. Il progetto, che narra cinque secoli di storia economica e sociale del Mezzogiorno, è nato in collaborazione con il Gruppo Panini Cultura e l’agenzia di stampa ANSA. Finanziato dal Ministero della Cultura, è disponibile anche su Spotify.
La presentazione è in programma venerdì 17 gennaio alle 12 a Palazzo Ricca (Via dei Tribunali, 213) sede della Fondazione Banco Napoli. Partecipano: il Presidente Orazio Abbamonte, il direttore generale Ciro Castaldo, Lucia Panini Gruppo Panini Cultura, Luigi Contu Direttore Agenzia ANSA, Elvira Sepe Presidente Ente Nazionale Sordi (sezione di Napoli), Nunzia Sarnelli curatrice del progetto.
Eleonora Pimental Fonseca, le prime impiegate del Banco di Napoli, le origini leggendarie della città, l’emigrazione, Pulcinella, Mastro Giorgio, tante storie e personaggi contenuti nei documenti dell’archivio storico del Banco di Napoli, raccontati in modo innovativo e inclusivo. Infatti i dodici podcast sono stati tradotti nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi. Il primo podcast è stato realizzato con lo scrittore Maurizio De Giovanni, che apre con un'introduzione all'Archivio Storico, e presta la voce anche all’episodio dedicato al “Gigante di Palazzo Reale”. Le musiche originali sono composte da Rossano Gentili, fondatore della band Dirotta su Cuba, e accompagnano ogni racconto con un raffinato sound design. Ogni puntata, scritta da Nunzia Sarnelli e interpretata da Debora Sacco e Michele Buonocore, esplora un tema diverso e offre un viaggio tra luoghi iconici, personaggi indimenticabili e storie mai raccontate. Le ricerche archivistiche e la redazione della bibliografia sono a cura di Benedetta Castronuovo.
«Abbiamo abbracciato il progetto - commenta Orazio Abbamonte - perché si basa su un’attenta ricerca archivistica, che ha trasformato antichi documenti in racconti digitali avvincenti e accessibili».
Attraverso specifiche tecniche di storytelling, gli ideatori hanno creato un prodotto più fruibile a chi normalmente non frequenta il mondo degli archivi. Si tratta di un grande progetto culturale in rete diviso in episodi tematici, ispirati a documenti storici di grande valore storico e sociale. Con un linguaggio fresco e accessibile, “ArchiveStories” punta a coinvolgere soprattutto un pubblico giovane e attento alle nuove modalità di comunicazione digitale, portando alla luce storie anche meno conosciute. Per sottolineare la veridicità dei racconti, le voci hanno una leggera inflessione dialettale napoletana: i documenti d’archivio sono “testimoni parlanti”.
«In un settore tradizionalmente orientato alla conservazione e alla ricerca - spiega Ciro Castaldo - “ArchiveStories” rappresenta un esempio di trasformazione digitale, che unisce tradizione archivistica e moderne tecnologie, per tracciare nuovi orizzonti nella fruizione del patrimonio storico». I documenti d’archivio utilizzati per la stesura dei podcast sono stati digitalizzati e resi disponibili sulla pagina del progetto per chi desidera approfondire.
«Il modo in cui sono stati realizzati i podcast, non solo ampliano l’accessibilità a documenti eccezionali - ribadisce Nunzia Sarnelli - ma sottolinea anche l’impegno di “ArchiveStories” verso un nuovo modello di divulgazione culturale, che raggiunga più pubblico possibile, creando un ponte tra passato e futuro. Il patrimonio storico è dunque pronto a dialogare con le nuove generazioni».
Le prime tre puntate del podcast saranno disponibili da lunedì 20 gennaio sulle principali piattaforme, con nuove uscite previste ogni settimana fino al 24 marzo.
«”ArchiveStories” - commenta LuciaPanini - rappresenta un esempio concreto di trasformazione digitale e innovazione culturale. Attraverso una narrazione appassionata e il ricorso a tecniche di storytelling avvincenti, il progetto avvicina il pubblico a un patrimonio di solito destinato agli specialisti». Temi degli episodi: archivio storico del Banco Napoli presenta se stesso, Giacinto Gigante e il paesaggismo napoletano, empowerment femminile di primo ‘900: le prime impiegate del Banco di Napoli, teatri dell’arte: teatro San Bartolomeo di Napoli, l’emigrazione, i mestieri d’archivio: la figura del “pandettaro”, la rivoluzione napoletana del 1799: Eleonora Pimental Fonseca, popolo vs potere: il gigante di Palazzo Reale, origini della maschera di Pulcinella: Silvio Fiorello e la commedia dell’arte, origini leggendarie di Napoli, la figura del mastro Giorgio.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea - NEXT GENERATION EU - PNRR TRANSIZIONE DIGITALE ORGANISMI CULTURALI E CREATIVI (CUP: 27J23002090008 - COR: 15911948).