Metro Linea 6 al taglio del nastro. Ma il verde dov'è?

Sprint finale per la stazione della metro Linea 6 di piazza Santa Maria degli Angeli, a pochi passi da piazza del Plebiscito, nel quartiere Chiaia-San Ferdinando.

Si eseguono, sul finire di febbraio 2024, gli ultimi ritocchi alla pavimentazione e ai marciapiedi di via Gennaro Serra, mentre le corse sono alle “prove generali” nel tratto da Fuorigrotta a Piazza Municipio.

Intanto il Sindaco Gaetano Manfredi e l’Assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza rompono il silenzio circa la consegna definitiva, dichiarando ufficialmente che la linea 6 sarà aperta e attiva da luglio 2024.

Linea 6. La tratta

La Linea 6 della metropolitana di Napoli collega il quartiere Fuorigrotta con quello di San Ferdinando. La tratta già realizzata e che attende di esser messa in funzione copre le stazioni di Mostra, Augusto, Lala e Mergellina, su un tracciato di 2,3 km.  In fase di completamento la realizzazione delle stazioni Arco Mirelli, San Pasquale e Chiaia. A lavori ultimati, il tracciato complessivo coprirà 5,5 km e 8 stazioni, con un nodo di interscambio con la Linea 1 a piazza Municipio. La Linea 6 sarà collegata anche con la Cumana alla fermata Tecchio e con la Linea 2 a Mergellina. Una volta aperta la tratta intera, i treni transiteranno mediamente ogni 10 minuti.

E il verde dov’è? Le perplessità della società civile e delle associazioni

Come già accaduto per la stazione di piazza Municipio, restano vive le perplessità di cittadini sui progetti delle stazioni che prevedono poche aree verdi. Nello specifico, il progetto della stazione di Santa Maria degli Angeli  - che interessa una piazza un tempo alberata -  non prevede il ripristino dell’area verde preesistente. Le proteste dei cittadini si riaccendono dopo il 2008 quando, nelle fasi preliminari dei lavori, fu necessario abbattere otto alberi secolari nella piazza antistante la basilica per “far spazio” a un edificio ipogeo alto circa dieci piani, caratterizzato da un percorso centrale a gradonata elicoidale all'interno di una struttura cilindrica. “ Il progetto fu molto contestato fin dalla sua presentazione iniziale avvenuta circa 26 anni fa, quando il tema ambientale non era sentito con tutta l’urgenza con cui, giustamente, è sentito oggi – Spiega Benedetta de Falco, Presidente dell’Associazione Premio GreenCare - La Consegna di una piazza così spoglia sotto il profilo del corredo vegetativo non può farci piacere ovviamente. Pensiamo alle alte temperature che generalmente caratterizzano le estati a Napoli: quest’area, sprovvista del refrigerio e dell’ombra offerti dagli alberi, risulterà una spianata inospitale. Alcuni alberi giovani sono stati piantati. Ci auguriamo che crescano rigogliosi e che il Comune di Napoli provveda, a tal fine, a fornire la manutenzione necessaria”.