Domenica, 16 Marzo 2025

Napoli Profit-Non Profit

Aziende private e realtà non profit, due mondi che, negli ultimi anni, sono sempre più in contatto per immaginare iniziative di crescita e sviluppo. Qual è il futuro di tale legame?

Se ne è parlato nel capoluogo campano nel corso del convegno “Napoli Profit-Non Profit” organizzato da Lanificio25 e dai private banker Fideuram di Napoli. All’iniziativa, che ha visto insieme esponenti del mondo delle imprese e quelle del privato sociale, sono intervenuti Mirella Stampa Barracco e gli esponenti di importanti realtà associative napoletane.
Al centro del dibattito la necessaria interazione tra i protagonisti del mondo profit e quelli del non profit, la sua possibile evoluzione e le ricadute di tale relazione. Se i primi, pur operando legittimamente in settori speculativi, danno sempre più importanza al proprio impatto sociale, gli altri devono “copiare” organizzazione e metodi così da rimanere a galla in un contesto che è sempre più competitivo e, dunque, rischioso. Entrambi hanno il dovere di mettere in campo strategie che siano sempre più socialmente orientate e che siano in grado di creare impatti positivi a favore delle persone, dell’ambiente e del territorio.
«L’idea è quella di promuovere la generatività sociale che rappresenta un nuovo modo di pensare e di agire personale e collettivo socialmente orientato; azioni creative, e produttive e responsabili, capaci di impattare positivamente sulle forme del produrre, dell'innovare, dell'abitare e per la felicità dei cittadini di cui per primi parlarono nel ‘700 i napoletani Genovesi e Filangieri», così Franco Rendano, presidente Lanificio25.
«Sempre più spesso i nostri clienti reclamano investimenti che, oltre a guardare ad un profilo rischio/rendimento tradizionale, abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Napoli, storicamente, ha sempre rappresentato un terreno fertile per l’associazionismo, il volontariato e la solidarietà», così Oscar Cardarelli, private banker di Fideuram.
Andrea Cardillo, Phd in filosofia e teoria delle scienze umane, si è focalizzato sulle sfide nel campo della leadership delle organizzazioni no profit. Annamaria Giordano di Intesa Sanpaolo, invece, ha fatto chiarezza sugli strumenti finanziari attualmente disponibili. L’evento ha visto la partecipazione di un ospite d’eccezione, Mirella Stampa Barracco, che nel 1984 ha fondato, insieme a Maurizio Barracco, la fondazione Napoli Novantanove. Al suo intervento è seguito il panel-confronto con Andrea Cardillo al quale partecipano leader di importanti sodalizi con l’obiettivo di condividere modelli e soluzioni positive per innovare la cultura organizzativa e associativa.
L’evento organizzato da Lanificio25 e dai private banker di Fideuram è una prima occasione per creare una rete di connessioni e sinergie fra profit e non profit in città che troppo spesso sono distanti e isolati. L’obiettivo è comprendere come questa interazione possa creare risultati positivi ad entrambi e come tale lavoro comune possa impattare positivamente sulla società e sul benessere delle persone.
All’iniziativa hanno preso parte i rappresentanti delle seguenti realtà: Fondazione Napoli Novantanove, NEA Napoli Europa Africa, Made in Cloister, Dedalus, Maestri di Strada, Fondazione Napoli est Ciro Colonna, Circolo del Remo e della Vela Italia, FAI Campania, Est(ra)Moenia, Friends of Naples, Città della Scienza e Circolo Tennis Villa.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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