Lunedì, 23 Dicembre 2024

“Giù le mani dai presidi del territorio”, la denuncia del Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo

Giù le mani dai presidi culturali! Il Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo denuncia di essere sotto attacco. “Per la seconda volta in meno di un mese, abbiamo trovato un catenaccio a impedirci l’accesso all’auditorium Nosengo di Soccavo (ignoti gli autori), uno spazio dove da quasi cinque anni svolgiamo attività socioculturali gratuite per il quartiere”, scrive in una nota diffusa su Fb il Comitato.

“In una periferia in cui il costo della vita aumenta, le infrastrutture sociali pubbliche diminuiscono e gli spazi culturali e relazionali scompaiono, le attività gratuite, che quotidianamente portiamo avanti in questo spazio – prosegue - sono sempre più necessarie e dimostrano che ancora esiste qualcosa di più importante del denaro”.

Negli ultimi anni, il CPRS ha fatto sì che l’auditorium fosse aperto al quartiere e alle persone che lo abitano. Dal 2019, il Comitato si è fatto carico della cura di questo luogo, promuovendo pratiche educative, mutualistiche, culturali e artistiche e trasformandolo in un vero e proprio presidio sociale e culturale per il territorio.

Da questa data, infatti, i progetti di utilizzo dello spazio, coordinati dal CPRS sono stati svolti attraverso regolari autorizzazioni del Comune di Napoli, rinnovate periodicamente. Tali attività sono state interrotte durante i primi mesi di pandemia nel 2020. Successivamente, a partire dal maggio 2020, nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio, le attività sono riprese.

Dall’insediamento dell’amministrazione Manfredi, nonostante le richieste d’incontro avanzate dal Comitato e l’invio di una petizione popolare che sottolineava l’importanza dello spazio per il quartiere, non è stato più possibile rinnovare l’affidamento della struttura, né iniziare un’interlocuzione con il Comune che andasse nel senso di una soluzione condivisa per l’auditorium.

Inoltre, a dicembre 2022, in seguito a un sopralluogo effettuato dal personale comunale nella struttura, l’auditorium veniva dichiarato “non fruibile” e l’assessorato alle Politiche giovanili e al Lavoro segnalava la necessaria sospensione delle attività, pur impegnandosi solertemente nella presa in carico dei lavori di risoluzione delle problematiche riscontrate e nel ripristino in tempi brevi delle condizioni di fruibilità.

“Nel paradosso per cui, pochi mesi prima che la struttura fosse dichiarata ‘non fruibile’, a giugno 2022, la stessa veniva utilizzata per un’iniziativa di ‘giugno giovani’ regolarmente autorizzata e, anzi, patrocinata dal Comune stesso, la causa di tale vincolo di non fruibilità è da ritrovarsi non in problemi strutturali ma in un evento accidentale, un’infiltrazione d’acqua, peraltro causato da un edificio limitrofo, che si è risolto nei giorni successivi. Insomma, danni strutturali che motivino la chiusura della struttura non ce ne sono e nemmeno sono stati mai riscontrati dalla perizia tecnica del Comune”, si legge nel comunicato diffuso sui Social.

“Inoltre, il bando, chiusosi a fine luglio 2023, per l’affidamento della gestione del Centro Giovanile Na.Gio.Ja, riguarda unicamente l’edificio del vicino Polifunzionale e non quello dell’auditorium Nosengo, per cui, al contrario, non pare esserci altra visione politica se non quella dell’abbandono ingiustificato.

In questi anni, abbiamo reso possibili, attraverso disponibilità volontaria e pratiche gratuite, iniziative con Emergency per la distribuzione di pacchi alimentari durante e dopo la pandemia, percorsi nell’ambito della cura, della salute e della riabilitazione, come i gruppi di ascolto dell'ASL (Ser.D) e il progetto ‘Narcotici Anonimi’, e gruppi di studio con la facoltà di Architettura della Federico II di Napoli”.

“Abbiamo poi garantito una presenza costante anche nello spazio pubblico e nei parchi del quartiere con iniziative di riciclo creativo, letture e spettacoli dedicati alle bambine e ai bambini. Ospitiamo laboratori di danza, percussioni, teatro, costruzione di maschere, laboratori di ceramica, Pilates, Qi Gong Taiji Quan, gruppi sulla genitorialità, progetti di musica classica, realizzazioni di video musicali e tanto altro. Infine, attraverso i laboratori del Carnevale Sociale Soccavo e della Murga di quartiere, nonché di un lavoro di coordinamento con la rete cittadina dei Carnevali Sociali di Napoli, abbiamo riportato a Soccavo una tradizione popolare che ogni anno lega tutti i quartieri della città in un’importante manifestazione culturale e sociale”.

Il Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo si sta attivando per individuare gli autori del gesto, anche a tutela e salvaguardia della collettività, oltre che del notevole valore delle varie strumentazioni presenti in loco. Il gruppo annuncia una assemblea pubblica a breve e chiede un tavolo di confronto con l’amministrazione per chiarire la situazione.

Author: Redazione

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