Domenica, 22 Dicembre 2024

Damiana, faccio la volontaria perché sono egoista

Messi da parte i libri dell’università si tira un sospiro liberatorio e ci si dedica finalmente a se stessi. C’è chi va a fare shopping, chi va in palestra, chi incontra gli amici per un aperitivo. Cose normali, da ragazzi normali. Damiana ha 22 anni ed è una ragazza “normale”. Eppure il suo tempo libero ama dedicarlo agli altri. Originaria di Castel Volturno, in provincia di Caserta, fin da quando era appena adolescente ha deciso di dedicarsi al suo territorio - martoriato dall’abusivismo e dalla illegalità - e alle realtà sane che resistono.

“Ho ventidue anni ma posso essere considerata una veterana dell’associazione – scherza Damiana che fa parte della Jerry Essan Masslo, associazione che ha trent’anni e che dal 2010 ha sede in un bene confiscato alla camorra – Avevo appena quattordici anni quando tornavo da scuola e mi precipitavo nella sede della cooperativa sociale che all’epoca sorgeva in una proprietà di mia zia.  Già da allora lavoravamo soprattutto con migranti, ancora oggi i soggetti più fragili, e con i loro bambini. Il progetto A Casa di Alice nasce per loro: come nella storia di “Alice nel Paese delle Meraviglie” vogliamo che questo sia un luogo in cui i sogni possano diventare realtà”.

Con il duro lavoro di Damiana e degli altri volontari piccoli sogni sono effettivamente diventati realtà: il sogno dell’integrazione e quello di poter prendere in mano la propria vita. “Nasciamo come realtà assistenziale ma la nostra missione è quella di fornire a queste persone - che arrivano da lontano, scappando dalla povertà e dalle guerre, per trovarsi in un territorio ostile di cui non comprendono la lingua – l’autonomia. Trasformarle dal sentirsi un peso ad essere una risorsa per il nostro territorio. La gran parte del lavoro che facciamo è con i bambini: dall’aiutarli con i compiti ai campi-scuola. Diamo loro una mano ad imparare l’italiano perché l’integrazione passa soprattutto per la comprensione della lingua. Poche settimane fa, grazie alla rete costruita con i commercianti di Castel Volturno, abbiamo avuto in regalo diversi corredi scolastici in regalo. Un’altra iniziativa importante è quella dell’Armadio Solidale che fornisce vestiti a ben cinquanta famiglie”.

Una scelta importante quella Damiana, piena di soddisfazioni per i risultati raggiunti ma che ha anche un risvolto della medaglia. “Dedico molte ore della mia giornata al volontariato: questo va ad incidere sui tempi del mio percorso universitario e sulla mia vita privata. Ma non rimpiango un solo minuto della mia vita trascorsa in associazione: preferisco trascorrere una serata a impacchettare abiti piuttosto che andare a bere una birra. Si pensa che fare volontariato sia un atto altruistico ma è vero l’esatto contrario. Il volontariato è una forma di egoismo, qualcosa che in realtà faccio soprattutto per me stessa: mi fa sentire bene perché dà valore al mio tempo.

Author: nuovoeditore

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