La storia di Giuseppe: «Un lutto perdere gli operatori sociali»
Giuseppe Peduto, 52 anni, utente della Sir La Bailadera del Distretto di Soccavo-Pianura, è in cura dal 1999.
Sono passati 25 anni da allora e al suo fianco ci sono sempre stati loro: gli operatori sociali, professionisti diventati, nel corso del tempo, punti di riferimento, come Enzo Cuomo, tra gli OSS per i quali, tra pochi giorni, scatteranno i licenziamenti.
“Gli operatori sociali, dagli educatori fino agli esperti di riabilitazione come Enzo, hanno un ascendente positivo su persone come me, che hanno problemi di introspezione. Loro riescono a capire il disagio da dove arriva”, spiega Giuseppe.
Perdere questi punti di riferimento, divenuti nel tempo come persone di famiglia, sarà drammatico per lui, come per tantissimi altri utenti della salute mentale: si tratta del settore più delicato e che sarà più penalizzato dalla decisione della Asl Napoli 1 Centro di internalizzare l’assistenza, su cui pesa di più il macigno dei licenziamenti, con il 50 percento del totale dei posti di lavoro che andranno persi.
“Io, personalmente ho già vissuto un lutto di un certo peso, essendo venuto a mancare lo psichiatra che mi seguiva dal lontano 1999, Benedetto Pepe, una persona con cui ho costruito un rapporto di fiducia che è andato molto oltre quello dottore-paziente. Avevo addirittura il numero di telefono di casa e del cellulare”.
Un altro lutto si potrebbe concretizzare per Giuseppe: “Non vorrei perdere anche figure di riferimento, come Enzo Cuomo e il supporto di altri operatori che, come lui, sono un valore aggiunto, non una diminutio. Operatori, che, oltre a possedere competenze, preparazione e anni di esperienza acquisiti sul campo, capiscono la sofferenza e riescono ad entrare in empatia”.
Senza questi professionisti, le strutture socio-sanitarie avranno problemi e difficilmente funzioneranno bene, perché mancherà quel valore in più che è capace di dare solo il terzo settore, che ha cuore il benessere delle persone.
Per Giuseppe l’Asl dovrebbe rendersene conto e cercare un confronto, non pensare di sostituire gli OSS dall’oggi al domani e cancellare 30 anni di storia. Ed ecco il suo appello al direttore dell’Asl Napoli 1 Centro: “Dico a Ciruzzo Verdoliva che, se rinuncerà a tutto questo, sarà una perdita grave per tutti, perché queste persone non potranno essere facilmente sostituite”.