Agnese Lorenzini: ecco perché Susanna è morta
Ha fatto piangere mezza Italia ma anche lei ha pianto tantissimo!
Agnese Lorenzini per sei anni ha prestato il volto a Susanna in Un Posto Al Sole, ma ora la sua avventura all’interno del social drama più longevo della televisione italiana è giunta al termine.
Venerdì scorso, infatti, pochi giorni dopo essersi sposata, praticamente nel letto dell’ospedale, con il suo Niko (Luca Turco), la bella Susanna è morta, scatenando una “valle di lacrime” tra gli affezionati di Un Posto Al Sole. Un finale inaspettato e molto duro da digerire per i telespettatori, forse anche per le modalità in cui è avvenuta l’uscita di scena di Agnese: ricordiamo che Susanna era stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco nel corso di una sparatoria mentre era in compagnia di Viola (Ilenia Lazzarin), incontrata per caso, ma era Viola il vero bersaglio del killer. Mentre l’avvocato Picardi però, dopo essersi un po’ ripresa, all’improvviso muore tra le braccia del suo amato, ritrovato dopo lunghe tribolazioni, Viola, come per uno strano gioco del destino, sopravvive (ora la troviamo alle prese con la “sindrome del sopravvissuto”).
Ma la domanda che si è fatta tutta Italia è: perché Susanna è morta? Ne parliamo proprio con l’attrice romana, ancora sconvolta emotivamente e sinceramente commossa per la straordinaria dimostrazione di affetto da cui è stata circondata in questi giorni.
Perché questo finale a sorpresa?
La morte di Susanna, in realtà, è stata una decisione ponderata e condivisa da me e dalla produzione, frutto in parte della mia esigenza di cambiare, rimettermi in gioco e liberarmi per nuovi progetti a cui dedicarmi, in parte della scelta degli sceneggiatori di dare una svolta molto forte nella storia, scelta premiata dal pubblico vista la grandissima risonanza che sta avendo.
Si rende conto di cosa avete scatenato, vero?
Sì, in tanti si sono commossi davanti alla scena finale ma anche io ho pianto tantissimo, non solo per la tristezza di dire addio al mio personaggio, ma anche per il fatto di lasciare un ambiente di lavoro così bello, persone che vedevo con una costanza quasi giornaliera. Ovviamente è stato e sarà un cambiamento drastico anche per me, per quanto abbia avuto un po’ di tempo per abituarmici, così come per il pubblico. Come sempre accade quando un personaggio molto amato lascia un set, inizialmente la “perdita” è difficile da accettare. Anche perché era tanto tempo che in Un Posto Al Sole non c’erano perdite, ma forse proprio questa era l’idea degli sceneggiatori: dare una scossa alla storia.
Si aspettava tanto affetto?
A dire la verità, no, forse non percepivo fino in fondo quanto fosse amata Susanna, il suo personaggio funzionava molto. Del resto, il modo in cui è avvenuto tutto è stato molto forte. Tanto affetto mi ha sinceramente emozionata e commossa. Ancora mi stanno arrivando messaggi da tutte le parti, sul web sono stata travolta da una vera e propria onda, cosa che mi ha spinto a postare un mio video in cui cercavo di spiegare cosa mi stesse succedendo.
Ora come si sente?
Mi sento molto grata, mi viene da dire grazie per questa esperienza molto importante sul piano professionale ed umano. Grazie al pubblico che mi vuole bene ma anche ai miei tanti compagni di viaggio, da quelli più giovani ai più saggi, che mi hanno insegnato tanto e mi mancheranno molto.
Sei anni in Un Posto Al Sole: che bilancio ne trae?
Un bilancio bellissimo, sono stati anni molto intensi e stimolanti, e mi mancheranno tutti, in primis Luca, con cui ho condiviso di più, ma anche tutti gli altri.
Cosa le mancherà di più?
È difficile rispondere a questa domanda. Mi mancheranno soprattutto le persone, dal punto di vista umano, dai colleghi attori alla troupe, registi e montatori, chi sta dietro le quinte. Sono stati tutti pezzi della mia vita; poi avrò nostalgia di Napoli, ma quello è meno grave perché quando succederà prenderò il primo treno da Roma!
Quando la rivedremo in tv?
In tv ritorno a breve, anche se non so ancora quando con esattezza.
Ha altri progetti professionali?
Il teatro come sempre, sto portando avanti tanti progetti teatrali. Con la compagnia di danza Twain, debutteremo il 7 ottobre a Salerno per uno spettacolo basato sulla contaminazione tra teatro e danza.