Giovedì, 03 Ottobre 2024

Natalia Giro: Io, lontanissima dalla zia cattiva di Ida

Solare, grintosa, empatica, poliedrica, Natalia Giro, l’attrice naturalizzata italiana di origini polacco-tedesco-serbe che in Un Posto Al Sole presta il volto a Magdalena, la zia malvagia di Ida, è esattamente agli antipodi del suo personaggio. Una carriera tra musica e recitazione, Natalia, che ha partecipato a varie fiction e film tra Italia e Francia, è entrata da poco nel cast del social drama Rai, che definisce come una avventura molto gratificante, non solo dal punto di vista professionale, “perché la serialità è una grande palestra ed è diversa da qualunque altra esperienza”, ma anche personale, essendo innamorata dell’Italia, di Napoli e dei “friarielli”. L’amico di set? Il simpatico Riccardo Polizzy Carbonelli. Il suo nome d’arte quando fa musica è Madmadam.

Sotto processo, Magdalena è accusata di aver costretto Ida a vendere il suo bambino. Come descriverebbe il suo personaggio?

Il mio personaggio è molto contestato. Magdalena è una donna fredda, resa mostruosa dalle circostanze, che si legittima anche nelle azioni più perfide. Mentre Ida è riuscita a rifarsi una vita, ha un compagno e ora lotta per il suo bambino, lei è rimasta in Polonia, con un fratello malato e una famiglia da mandare avanti in uno stato di deprivazione materiale. Perciò si scaglia contro di lei, è legittimamente invidiosa di questa nipote, da cui non è distante per età, e sente l’ingiustizia della vita, da cui vorrebbe di più. In alcune puntate, la vediamo farsi bella, ricercare la sua femminilità, nel tentativo di staccarsi da questa etichetta di donna usurata e segnata dalle brutture. La sua è una personalità complessa.

Sente di avere delle caratteristiche in comune con il suo personaggio?

No, siamo agli antipodi! Lei è una donna chiusa e piena di rancore, io solare, una eterna bambina, che adora la sinergia, stare con la gente: i miei amici dicono che sono capace di fare amicizia anche con le pietre. Lei è una donna dell’Est, io sono pienamente mediterranea, molto calorosa, fisica, anche se sono nata in Polonia e cresciuta in varie città del mondo.

Quindi lei si sente una cosmopolita?

Io sono e mi sento a pieno titolo cittadina italiana, pur avendo vissuto in vari posti. Da come mi comporto, dai miei gusti in fatto di cibo, da come parlo, gesticolo, mi muovo, sono italiana, anche se da sei anni vivo in Francia e faccio la spola tra Parigi e Roma. Di fatto, però, amo l’Italia, la considero il mio paese, appena posso, vengo. Ora, ad esempio sono a Rimini, dove sono su un set. Anche per questo sono stata molto contenta di avere cominciato la mia avventura a Napoli, non vedo l’ora ogni volta di ritornaci per la sua bellezza e i suoi friarielli, piatto che adoro!

Come è stata accolta nel cast?

Io considero anzitutto Un Posto Al Sole un grande regalo, la Rai è stata molto generosa con me, mi sono sentita accolta e ho trascorso un’estate meravigliosa qui. Io vengo dalla fiction, dal cinema e dal teatro: questa è la mia prima soap. La lunga serialità credo sia un grande sfida professionale, una palestra immensa, che ha modalità e ritmi completamente diversi da tutto il resto. Reputo tutti i miei colleghi di set, in particolare quelli storici, dei titani del lavoro. Sono molto felice di far parte della squadra e spero che Magdalena abbia uno sviluppo maggiore, perché potremmo scoprire molto di lei, ad esempio come mai la vita l’ha resa così malvagia.

Che riscontro sta avendo il suo personaggio?

Secondo l’opinione pubblica, il mio è un personaggio molto controverso, spesso viene addirittura insultata ma ho imparato a incassare, l’importante è che se ne parli. In compenso, mi capita anche di ricevere molti complimenti dai colleghi.

C’è un collega o una collega di set a cui è più legata?

Una collega che stimo molto, con cui condivido buona parte della “malvagità” sulla scena, è Chiara Conti (Lara), che ammiro molto come attrice e che è, tra l’altro, amante degli animali come me. Ma il mio compagno di viaggio è Riccardo Polizzy Carbonelli: lui è stato molto generoso con me in quanto attore e collega, mi ha fatto entrare negli ingranaggi di questo lavoro. E poi condividiamo un sacco di cose, anche la passione per la musica.

La musica: parte integrante della sua vita. Lei è anche cantante e proprio questa estate ha lanciato un nuovo lavoro discografico.

È vero, sono una cantante e considero la musica e la recitazione come due facce di una stessa medaglia, per me sono complementari per un’artista che voglia definirsi completo. Una cosa non può esistere senza l’altra. Dico che sono una cantante che recita o anche un’attrice che canta. Questa doppia matrice è la mia essenza. Io ho studiato canto e mi sono formata alla Accademia di arte cinematografica, perciò ho sempre coltivato le due passioni insieme.

Come cantante, non è Natalia ma Madmadam. Come nasce la sua musica?

Nasce dalle mie esperienze personali. Ad esempio, questo album che è uscito in estate sia chiama “Fenice” ed è la mia storia. Sono rinata come una fenice dopo un momento molto brutto. Ho combattuto contro un tumore alle corde vocali, ho rischiato di perdere la voce per sempre, per fortuna sono guarita e oggi sono in piena salute. Canto al cento per cento, per me questo progetto ha significato tanto. Ci sono canzoni in italiano, ma anche in inglese e in francese.

Altri progetti a cui sta lavorando?

Per quanto riguarda la mia musica, già sto lavorando al prossimo album che uscirà nel 2025. Per il cinema, ora sono a Rimini, dove sto girando un film per una casa di produzione francese ma non posso dire ancora niente. Poi ci sono sempre tanti provini. Spero sempre che ci sia un ruolo che mi faccia tornare nella mia amatissima Italia, io mi sono trasferita in Francia unicamente per lavoro.

Sogno nel cassetto?

Vorrei fare un film pensato su misura per me da un regista che mi piaccia e mi veda bene in un personaggio d’epoca. Io mi vedo in costume d’epoca, a cavallo: è un mio piccolo sogno nel cassetto.

Temi sociali che vorrebbe affrontare in Un Posto Al Sole?

Io credo non sia facile portare tematiche attuali e stringenti in un prodotto di lunga serialità come questo. Un tema che sta a cuore a me, come a Chiara Conti (Lara), è quello animalista, ma non so in che modo potrebbe essere trattato. Un’altra cosa, di cui mi trovo spesso anche a parlare con Marta Anna Borucinska (Ida) è che sarebbe bello riuscire a rappresentare in modo più realistico la Polonia: almeno quella che conosciamo noi è molto diversa da quel luogo povero e deprivato che è stato raccontato attraverso la nostra storia.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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