Combattente!

È una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso.
È il testo di Combattente, di Fiorella Mannoia, che lunedì sera compariva in forma di striscione su entrambe le curve di un Maradona sold out per la sfida contro l’Empoli. Lottare per tre punti che servivano a mantenere i tre punti di distanza dall’Inter capolista. E solo così provare, chissà, a raggiungerla e, perché no, a superarla.
La serata si apre con Cristiana Dell’Anna, attrice napoletana – Patrizia di Gomorra, così non andate a cercare – nonché grande tifosa del Napoli, vestita con la maglia celebrativa della sirena, ha letto un breve monologo di Matilde Serao dedicato a Partenope, inserito ne La città dell’amore tratto da Leggende napoletane.
Una serata di fatti sensazionali, quella al Maradona.
Innanzitutto, Giovanni Di Lorenzo non giocava perché squalificato. Le cronache narrano che l’ultima volta che il Napoli è sceso in campo senza Capitan Di Lorenzo, un tal Cristoforo Colombo faceva calcoli su come raggiungere rapidamente le Indie via mare, la Cappella Sistina era un cantiere, e in Europa circolavano i primi volumi stampati con un nuovo rivoluzionario sistema inventato da un certo Gutenberg da Magonza. Al suo posto Capitano Politano, che se non altro fa almeno rima.
Altro fatto sconvolgente, è l’inversione di rotta rispetto alle ultime partite.
Il Napoli ci aveva abituato infatti a questo schema per cui il primo tempo si gioca come il Real Madrid e il secondo come il Sant’Anastasia. Peraltro, non segnando come il Real Madrid, ma facendo al massimo un gol, per cui essere ripresi mentre si gioca come il Sant’Anastasia è oltremodo semplice, tanto che è avvenuto sovente.
Al contrario ieri gli azzurri sono partiti senza troppo slancio con un Empoli che non si è limitato a parcheggiare il pullman davanti alla porta, ma a giocarsela con una certa energia. Ma andando avanti la squadra è cresciuta, per poi segnare tre gol uno più bello di un altro e chiuderla in salita. E sensazionale è la coppia che ha costruito i tre gol di ieri sera: Lukaku e McTominay, la coppia perfetta del gol, come ha detto lo scozzese.
Il primo gol di McTominay arriva già al 18’ e parte proprio da un’intuizione del belga, che difende a oltranza il pallone al solo scopo di servirlo a McTominay, tanto che Conte ha urlato a Lukaku «Questo è tuo»; il raddoppio arriva nel secondo tempo e porta ancora la firma di Romelu Lukaku, con Olivera che serve sulla destra il belga che timbra con il suo sinistro, arrivando a 12 gol in campionato.
E per finire è ancora McTominay che segna il tris: imprendibile per Vasquez il colpo di testa dello scozzese che svetta sopra tutti e anticipa Marianucci. Di chi sarà l’assist? Guarda un po’, di Lukaku.
Sì, è un Napoli combattente, che non si arrende, che ci crede. Alla fine, vada come vada – ma ovviamente c’è solo un modo giusto in cui dovrebbe andare – credo sia bello per tutti quelli che amano il calcio vedere che il campionato è combattuto fino alla fine, che non c’è niente di scritto. La settimana prossima, nell’uovo di Pasqua noi troviamo il Monza e l’Inter il Bologna: non è proprio la stessa cosa...
È una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso.
E noi lottiamo, eccome!