Domenica, 22 Dicembre 2024

Gesto da disapprovare ma Blanco ci dà l’opportunità di riflettere

Che quella di Blanco sia stata una gag studiata a tavolino o il frutto di un impulso del momento non possiamo saperlo, ma la devastazione delle composizioni floreali e degli arredi del palco del festival ad opera del giovanissimo artista, ospite alla 73sima edizione di Sanremo, resta un gesto su cui riflettere.

A un certo punto, durante l’esibizione, il cantante 19enne comincia a fare gesti indicando la sua difficoltà ad eseguire il brano per difficoltà legate all’audio, eppure prosegue la sua esecuzione senza cantare, prendendo a calci e devastando le rose, tra l’altro messe lì apposta per lui, che si esibisce con un brano dal titolo L’Isola delle rose (una scena simile si vede nel videoclip ufficiale del singolo). Nessuno lo ferma, il conduttore Amadeus, anzi, come in un gioco delle parti, cerca di capire cosa sia successo e gli offre la possibilità di ripetere il brano successivamente. Il ragazzo, dal canto suo, rivendica il gesto estremo, dicendo che in qualche modo doveva pur divertirsi perché “qualche volta si devono rompere gli schemi”. Dopo, il “saggio” Morandi cerca di riparare spazzando via le rose, ma il guaio è fatto. 

Ma che esempio ha dato Blanco in una manifestazione così importante e nazional-popolare come Sanremo ieri sera? Ne parliamo con Francesca Marone, psicopedagogista e coordinatrice del Corso di laurea magistrale in Coordinamento dei servizi educativi della Federico II: “Un gesto che va certamente disapprovato soprattutto perché portato in un canale della tv pubblica può costituire un modello negativo”.

Cosa è potuto scattare nel giovane artista? “Il gesto – spiega la Marone – è stato il risultato della sua incapacità di gestire la frustrazione e la rabbia del momento. Avrebbe potuto manifestare la sua difficoltà in altro modo, invece ha prevalso l’impulsività di cui ha dato spettacolo, il suo essere irruento e una scarsa capacità di controllare l’istinto”. Un’altra ragione, secondo la docente, potrebbe essere la sua immaturità: “In fondo è giovane, forse non è del tutto pronto a gestire un successo simile”.

Ma c’è dell’altro, il gesto davvero brutto (considerando che simbolicamente ha, tra l’altro, rovinato una composizione di rose, che dovrebbero richiamare al bello e all’armonia) del cantante lombardo ci porta a riflettere su alcune dinamiche sociali oggi attualissime. “Blanco si è comportato un po’ come un bambino viziato, abituato ad avere tutto e subito - dice Francesca Marone – Come sono molti bambini e ragazzi di oggi, quelli cui i genitori per supplire alla loro mancanza, fisica e mentale, tendono a dare troppo, addirittura il superfluo, andando ad anticipare anche le loro richieste”.

Si tratta di un modello ormai sempre più dominante, dalla famiglia alla scuola: il ruolo educativo degli adulti è quello non di anticipare i bisogni prima ancora che vengano espressi, ma dare il tempo ai figli di esprimerli e semmai di gestire anche il vuoto. “Solo così i minori hanno il tempo di rielaborare, mettere in campo delle capacità di gestione della situazione, sviluppare problem solving – sottolinea la psicopedagogista – Il nostro ruolo di educatori è quello di insegnare ai nostri ragazzi a dominare la rabbia e le emozioni negative, fare in modo che non agiscano sull’onda emotiva del momento, come appunto ha fatto ieri sera Blanco”.

"ll rischio di una società che non si fa carico di questi aspetti è una deriva violenta. A non saper gestire le difficoltà e i rifiuti si rischia di mettere in atto comportamenti non solo distruttivi ma anche violenti, fino all’omicidio per esempio a causa del rifiuto di una donna, partner o meno che sia" riflette la Marone.

Ma alla fine quella dell'ospite sanremese era una messa in scena concordata oppure no? La docente è convinta di no: “È vero che gli artisti spesso mettono in campo degli atti volutamente provocatori o gesti per dare scandalo e risultare anticonformisti ma non credo questo sia stato il caso. Quello di Blanco è stato semplicemente un gesto dirompente, un comportamento decisamente inappropriato”.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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