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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Il Trianon Viviani svela la sua stagione “Appassiunata” caratterizzata come idea grafica, da un cuore rosso che simboleggia, come dice Marisa Laurito, direttrice artistica del teatro: “una stagione “appassiunata”, perché festeggiamo anche grandi autori”.
L’impegno civile della Laurito continua anche in questa stagione: “In questi anni il teatro Trianon Viviani – con l’assenso del cda, che ringrazio di cuore – si è schierato a favore dei diritti umani.
Stiamo attraversando anni bui: la rivoluzione dei giovani iraniani per la libertà e le tante guerre, come quella tra Russia e Ucraina, e, purtroppo, l’eccidio dei Palestinesi compiuto dal governo Israeliano.
Oggi – più che mai – è inevitabile che al centro della cultura ci sia l’educazione alla politica e credo che il teatro debba essere un polo culturale onnicomprensivo che parli ai giovani, li accolga e regali a loro attenzione e ispirazione.
Per questo motivo ho voluto inserire una rassegna di informazione politica, sotto forma di spettacolo, dando voce a più bandiere: Nea PÓLIS – Informazione, Giustizia e Diritti al centro della scena.
Ad aprire questo ciclo di incontri, che proseguirà nel 2026, ci sarà Marco Travaglio, con “I migliori danni della nostra vita”.
Per quanto riguarda la stagione sono diciannove gli spettacoli di teatro, segnatamente musicale, concerti, stand up comedy e incontri culturali da ottobre a dicembre.
Apertura di stagione affidata a “Festa di Piedigrotta”, con versi, prosa e musica di Raffaele Viviani, con elaborazioni musicali di Eugenio Bennato, spazio scenico di Raffaele Di Florio, per la regia di Nello Mascia.
Una produzione Trianon Viviani che va in scena dal 15 ottobre.
Lo spettacolo racconta l’umanità ferita, monca e disorientata, che ha una grande urgenza di vivere dopo essere uscita dalla tragedia di una guerra mondiale devastante.
Per Mascia, i sentimenti e le angosce dei personaggi sembrano riflettersi nella realtà contemporanea attraversata da una nuova «guerra mondiale a pezzi», come l’ha definita papa Francesco.
Secondo titolo di teatro musicale, in scena dall’11 novembre, è “Il testamento di Parasacco” di Eduardo Scarpetta, in occasione del centenario della scomparsa del grande commediografo, prodotto dal Trianon Viviani con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
Ambientato a Sorrento nel Seicento, la commedia mescola effetti speciali, magia e mistero in chiave comico-grottesca, con il diavolone Fulmine che corre in soccorso dei poveri oppressi dalle angherie di un marchese crudele.
Lo spettacolo è diretto da Francesco Saponaro, che ha anche curato l’adattamento del testo. Arrangiamenti e direzione musicale di Mariano Bellopede.
“Penziere mieje” , programmato dal 21 novembre, è l’omaggio a Luca De Filippo, nel decimo anniversario della sua scomparsa, in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo.
Lo spettacolo è un concerto teatrale, con le musiche di Antonio Sinagra e la regia di Luca, che ripercorre la poetica eduardiana attraverso poesie, lettere e scritti musicati da Sinagra su commissione di Eduardo stesso.
Partecipano vari attori e cantanti che hanno lavorato a stretto contatto con l’attore-regista.
“Anni ‘90… Noi che volevamo la favola!” con Massimiliano Gallo è il racconto, tra assoli e duetti, delle fasi cruciali di un’ «epoca d’oro», passando dall’allegria alla riflessività con piglio filosoficamente “partenopeo” in scena dal 28 novembre.
A seguire “Donne oltre l’orlo di una crisi di nervi”, dal 6 dicembre, il viaggio di Rosalia Porcaro tra tic, smanie e sogni di personaggi femminili di varie generazioni.
Peppe Barra farà compagnia al pubblico nelle feste di Natale, dal 19 dicembre, con “La Cantata dei Pastori” la classica sacra rappresentazione, diretta da Lamberto Lambertini. Lalla Esposito è al fianco di Barra nel ruolo di Sarchiapone.
Spazio al teatro internazionale grazie a due titoli di pregio entrambi programmati per dicembre; in particolare il 5 va in scena “Vizita”, lo spettacolo che ha vinto il Festival del Teatro albanese Moisiu, per le sezioni miglior spettacolo, musica e scenografia. Il testo di Fabio Pisano, ispirato liberamente a La Visita meravigliosa di Herbert George Wells, è stato adattato da Davide Iodice, che ha anche curato la regia, le scene e i costumi. Il 12 Marco Zoppi e Rolanda, con “Bubbles revolution” danno vita a uno show di arte, magia e tecnologia che trasforma le bolle di sapone in protagoniste di un viaggio sensoriale per tutta la famiglia.
Sarà Vincenza Purgato il 24 novembre ad aprire la stagione concertistica con “Anima di strega…”, album che dà voce alle donne che hanno attraversato il fuoco dell’Inquisizione.
Il 25 ottobre Dario Sansone torna al Trianon Viviani con “Na poesia e na jastemma”, concerto teatrale che racconta la storia d’amore di un uomo per la sua città millenaria.
Paola Turci e il giornalista Gino Castaldo propongono “La rivoluzione delle donne”, in scena il 26 ottobre, spettacolo che celebra le voci femminili che hanno segnato la storia della musica italiana attraverso narrazioni, filmati e interpretazioni dal vivo.
“Buon compleanno “Luna rossa” è il concerto di Eddy Napoli, il cantante, al secolo Eduardo De Crescenzo, che è figlio del poeta Vincenzo che compose con Vian la famosa canzone.
Enzo Gragnaniello, Cristina Donadio e il Solis string quartet presentano “Anime in tempesta” il 1° novembre, un viaggio scritto da Stefano Valanzuolo che si dipana tra le composizioni dei maggiori cantautori internazionali, come Jacques Brel, Tom Waits, Chico Buarque, Leonard Cohen e Nick Drake.
Il Gospel partenopeo di Rita Ciccarelli & FlowingGospel, l’8 dicembre propone l’incontro tra l’anima viscerale di Napoli e la potenza spirituale del gospel.
Chiude il programma dei concerti Tommaso Primo, che, dal 13 dicembre, ritorna al Trianon Viviani con “Vangelo secondo Primo”, nel quale cala i personaggi del racconto evangelico in vesti contemporanee per affrontare temi come consumismo, tradimento, pregiudizio e amore proibito.
Tre gli appuntamenti con la stand up comedy.
Antonio Juliano in “ConFesso. È solo un pensiero, giuro” (23 ottobre) dà vita a uno spettacolo completamente improvvisato dove si confessa con il pubblico all’insegna di un’ironia tagliente e terapeutica.
Simona Pirozzi in “Tutto chiaro attraverso i miei occhi” (20 novembre) ci restituisce la visione del mondo di una millenial che non ha paura di dire verità scomode.
Con “Senza copione”, Mariano Bruno propone uno spettacolo dove l’improvvisazione regna, ma è governata da una ruota che decide temi e situazioni (11 dicembre).
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