CHI SIAMO
Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Correva l’anno 1973 quando veniva fondata a Bologna l’associazione Psichiatria Democratica, frutto dell’iniziativa e del confronto tra alcuni dei principali esponenti della psichiatria dell’epoca tra cui Basaglia, Pirella, Casagrande e Marzi. Oggi, quella organizzazione compie cinquant’anni e celebra questo speciale compleanno con il volume curato dallo psichiatra Emilio Lupo “Psichiatria Democratica 50 anni straordinari – Cento voci a narrare di salute mentale, libertà ed eguaglianza” (Marotta & Marotta editori).
Il testo ospita commenti e riflessioni di operatori della salute mentale, italiani e stranieri, e di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, dell’informazione, della magistratura e delle professioni, come dell’ambito politico o di quello religioso, della cooperazione sociale e dell’associazionismo, di servizi di confine e di amministratori di grandi città. Il corposo volume è arricchito da documentazione storica e contemporanea ed è riccamente corredato da grafiche di Sergio Staino, Guido Silvestri e dai disegni di Riccardo Dalisi e Luca Dalisi.
«Cinquant’anni di impegno e di apertura piena alla società, spesi sempre al servizio dei diritti delle persone, della promozione della Salute, in una visione di salute Mentale di comunità come per la difesa di un sistema di cure ad accesso gratuito ed universale, della valorizzazione delle risorse personali e comunitarie», spiega Emilio Lupo, responsabile nazionale di PD. Tra le battaglie più importanti portate avanti dall’organizzazione, ricordiamo quella per l’apertura dei servizi pubblici territoriali di salute mentale, l’accoglienza abitativa e la creazione di occasioni di autonomia per le persone in difficoltà.
«Una delle lotte più importanti fu quella per il contrasto all’elettroshock e la chiusura degli Ospedali Psichiatrici giudiziari (OPG) – sottolinea ancora Lupo - L’associazione si è anche spesa molto, nel corso degli anni, a sostegno delle persone costrette a vivere per strada, degli immigrati e di chi è privato delle libertà personali». Per l’attuale responsabile nazionale non bisogna «mai abbassare la guardia perché, ancora oggi, si ripetono tentativi di ritorno agli anni bui della “custodia e cura”, con la progressiva riduzione degli investimenti alla sanità pubblica, che costituiscono un grave attacco ai principi contenuti nella Carta costituzionale e al Servizio Sanitario Nazionale».
Da qui, l’impegno a non arretrare sul piano dei diritti: «Festeggiare i 50 anni non può limitarsi a uno o più eventi celebrativi ma deve significare uno stimolo in più sul terreno delle pratiche e dei diritti, a partire dalla difesa delle esperienze nate dal rapporto tra pubblico e privato sociale, sia per gli innegabili risultati positivi raggiunti a Napoli nelle diverse articolazioni funzionali della salute mentale, sia perché vanno mantenuti i livelli occupazionali per gli operatori del terzo settore».
Il libro è stato presentato lo scorso 22 febbraio a Palazzo San Giacomo, Napoli, in una affollata Sala Giunta dallo stesso Emilio Lupo, con Salvatore Di Fede e Antonello d’Elia, rispettivamente segretario e presidente di PD, il giornalista Renato Parascandolo (già direttore di Rai Cultura), il magistrato Aldo Policastro (procuratore della Repubblica di Benevento), l’operatore sociale Bruno Romano (membro del direttivo Nazionale di PD), l’esperto Stefano Vecchio (presidente di Forum Droghe). L’incontro è stato concluso dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
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