Domenica, 22 Dicembre 2024

Un’ombra tra gli ulivi: giallo e campagna in un tete-a-tete

Una napoletana che se ne va a vivere col marito sulle colline marchigiane, tra gatti, cani, galline e il passar delle stagioni nella campagna che tanto cara fu a Leopardi, si imbatte in un omicidio e si trasforma in Miss Marple, un po’ per caso e un altro po’ perché in lei prevale il senso di giustizia sul comune buonsenso.

Così si mette sulle tracce del vero assassino di una giovane ragazza di provincia, uccisa senza un apparente motivo, perché quello che la polizia ha individuato per Lara la neo detective della porta accanto, è in realtà innocente.

Scopriremo se ha ragione o no solo alla fine, mentre De Nardo si diverte a mischiare Jane Austen con Agatha Christie e la campagna marchigiana sembra un po’ quella inglese dell’ Ottocento, dove si mischiavano amori e delitti a go-go, tanto per deliziare noi futuri lettori.

Il libro è piacevole e intrigante, e Ivana De Nardo, che lavorava in banca come il suo “collega” Maurizio de Giovanni quando esordì in narrativa, ci fa pensare che maneggiare i soldi stimola la fantasia.  

Ivana come si fa a trasformare un paradiso nello scenario di un assassinio?

La campagna marchigiana è meravigliosa, con le sue colline, gli uliveti secolari, i campi di girasoli e con i suoi borghi medievali. Ma la stessa campagna, vista di notte, ad esempio, svela il suo lato più oscuro. Il buio conferisce agli alberi e alle piante un aspetto inquietante e i boschi si popolano di animali selvatici che di giorno restano nascosti.

E così, sotto questa diversa luce, appare meno improbabile che questo paradiso possa diventare teatro di eventi anche macabri e misteriosi.

È l’altro volto della natura, che mi affascina in pari misura rispetto al suo lato bucolico.

Ricordo che, quando mio marito ed io decidemmo di trasferirci in campagna, ogni vecchio casale che andavamo a visitare doveva superare la prova “visita notturna”. Se di notte lo trovavamo affascinante e inquietante al punto giusto, diventava un buon candidato per andarci a vivere!

Il romanzo sembra il pretesto (narrativo) per parlare d’altro: dall’amore per gli animali ai diritti LGBTQI+. Quindi il delitto non è poi così importante. Perché mettercelo?

L’idea di inserire il delitto nasce da una precisa scelta narrativa: il giallo e il mistero rendono la lettura avvincente e appassionante e rappresentano il filo conduttore.

A latere, tante storielle ed aneddoti sulla vita di campagna hanno il duplice fine di alleggerire la narrazione e di affrontare temi che mi stanno a cuore; tra gli altri, appunto, i diritti LGBTQI+ e il rispetto per tutti gli animali e per la natura che ci circonda.

Inoltre, mi piaceva l’idea che il libro non fosse monotematico, ma si mescolassero all’interno della narrazione vari generi, come il giallo, il fantasy, con tocchi di romanzo di avventura, il tutto con una vena ironica. 

D’altronde, la vita stessa non è monotematica e può accadere di tutto. 

Lei è una scrittrice esordiente però rivela già una vena narrativa molto forte e anche il sottotitolo – I delitti del casale - fa pensare a una serie. Ce la dobbiamo aspettare?

L’idea è quella di raccontare nuove storie che abbiano Lara come protagonista.

È un personaggio che mi intriga, con la sua umanità, ingenuità e la sua simpatica testardaggine, ma anche dallo spiccato intuito.

“Un’ombra tra gli ulivi” è ambientato in primavera. Nel prossimo vorrei che la vicenda si svolgesse in estate. Mi piace l’idea di mostrare la natura e la vita che cambiano intorno al Casale al variare delle Stagioni.

Nel libro racconta, tra tanti aneddoti e squarci di vita vera, o che presumiamo tale, anche di una “fuga” dalla città alla campagna come scelta di vita. Eppure torna a Napoli per presentarlo. Cosa è importante per lei, che i suoi lettori napoletani colgano dalla lettura del romanzo?

 

Mi piacerebbe che la mia decisione di lasciare la città di Napoli non sia interpretata come il tradimento di chi rinnega le proprie origini, ma come una scelta nata dal forte desiderio di vivere a contatto con gli alberi, gli animali e con uno stile di vita più tranquillo e sostenibile. 

Spero di riuscire a trasmettere al lettore lo stesso mio amore per la bellezza del creato e la capacità di stupirsi e rimanere incantati dalle piccole cose, come il volo di una poiana, un fiore che sboccia o un bruco che rosicchia i bordi di una foglia.

Chissà che dalla lettura del libro qualcun altro non prenda spunto per decidere di cambiare vita! 

D’altronde, la campagna è un luogo tranquillo e rilassante, solo qualche omicidio di tanto in tanto.

Scherzo!

Ma neanche tanto.

L’autrice 

Nata a Napoli nel 1973, Ivana De Nardo si è trasferita nel 2012 nelle Marche, dove vive attualmente con la famiglia e suoi numerosi animali, in un Casale dell’800 ristrutturato, circondato da un uliveto secolare.

Laureata nel 1998 con lode in Giurisprudenza, all’Università degli studi di Napoli Federico II, lavora dal 1999 nel settore del credito, pur avendo da sempre coltivato la sua passione per la lettura, la pittura, il canto e per la sua chitarra.

Questo è il suo primo romanzo, nato dal desiderio di esprimere il suo profondo amore per la campagna, gli alberi, gli animali e la natura in ogni sua forma, oltre che la sua predilezione per i gialli.

Il libro 

Giallo, mistero ed avventura si intrecciano nelle vicende narrate in questo romanzo d’esordio. Il libro ha per protagonista l’intrepida ed arguta Lara, che si improvvisa investigatrice per risolvere gli intricati misteri che circondano la sua casa di campagna, dal passato affascinante ed al tempo stesso inquietante, situata nei pressi di un piccolo borgo medioevale, nella cornice delle meravigliose colline marchigiane che circondano Senigallia.

Un’ombra tra gli ulivi 

I delitti del casale 

di Ivana De Nardo

Ventura edizioni 

Pagg. 258

Euro 17

La presentazione

Presenterò con l’autrice il libro a Napoli domenica 22 dicembre 2024 alle ore 11.30 , ospiti di Magazzini Fotografici (Via San Giovanni in Porta 32). Per le letture ci sarà Laura De Vita.

Ida Palisi
Author: Ida Palisi
Giornalista professionista, esperta di comunicazione sociale, dirige l’Ufficio Comunicazione Gesco. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno per le pagine della Cultura.

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