Ninni e nanne, paesaggi sonori del Natale a Napoli
Celebra idealmente e realmente il concetto di Natività lo spettacolo Ninni e nanne: paesaggi sonori del Natale a Napoli, che l’ensemble Napulitanata presenterà nella chiesa San Giovanni Battista di corso San Giovanni a Teduccio e che prevede anche la partecipazione del coro delle mamme della Fondazione Famiglia di Maria.
L’iniziativa, promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali”, è prevista per domenica 22 dicembre alle ore 20 (ingresso libero fino a esaurimento dei posti) ed è coordinata dall’associazione Napulitanata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria, impegnata costantemente sul territorio in favore dei minori e dei nuclei familiari in condizioni di disagio socioeconomico.
Setacciando i canti sacri e popolari di tradizione natalizia, Napulitanata ha plasmato un repertorio non buonista ma intenso, non sentimentalista ma sentimentale. In questo focus ritrovano luce Quanno nascette Ninno – composizione di Sant'Alfonso Maria de’ Liguori – e ‘O zampugnaro ‘nnammurato di Armando Gill, fino a includere ‘A nuvena di Salvatore Di Giacomo, e Rosa d’argiento, rosa d’ammore con La leggenda del lupino, entrambe rielaborazioni firmate Roberto De Simone. Ancora, Tarantella ‘e Natale di Vincenzo De Crescenzo e i tradizionali ‘A nuvella e Madonna tu me fai.
Sul palco, Napulitanata incorpora Mimmo Matania e Pasquale Cirillo – rispettivamente fisarmonica e pianoforte, nonché co-fondatori dell’omonimo spazio Napulitanata, unica sala stabile di Napoli dedicata al patrimonio musicale partenopeo – e ancora Giuseppe Arena al contrabbasso e il trio di cantanti composto da Manuela Renno, Emanuela de Rosa e Pasquale Pirolli.
La gemma è simbolicamente rappresentata dal coro delle mamme diretto proprio da Emanuela de Rosa, che nelle settimane scorse ha tenuto laboratori in periferia. Va da sé che nella scaletta del concerto avranno diritto di esecuzione anche brani non immediatamente natalizi ma che in pubblico si traducono in una atmosfera di festa-rito collettiva ad hoc. E quindi il brio di Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone, il coraggio di Santa Lucia Luntana di E. A. Mario e il vortice romantico di Canzone marenara.
“Questo spettacolo – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rientra nella rassegna ‘Altri Natali’, che prosegue la politica del policentrismo culturale, su cui punta l’Amministrazione Manfredi. E lo fa grazie alla diffusione dei singoli eventi sull’intero territorio urbano, ospitandoli in una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini”.
“Portiamo Napoli e la canzone napoletana in giro per il mondo con live solisti, spettacoli di gruppo e festival mediterranei come Sea and You – sostiene il musicista e manager culturale Mimmo Matania – ma questo concerto nel quartiere di San Giovanni a Teduccio ci riempie di un sano orgoglio e di una cosciente responsabilità civile. ‘Napoli policentrica!’, avrebbe esclamato il nostro carissimo Carosone: è, questo, uno degli obiettivi attuali del Comune di Napoli ed è, da sempre, l’obiettivo che Napulitanata persegue. In questa circostanza l’occasione diventa preziosa e imperdibile soprattutto grazie alla collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria, che insiste nella zona di San Giovanni”.