Prima d’esservi infedele: a Santa Caterina da Siena tributo a Scarlatti

Sabato 24 maggio alle ore 19 nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, a Napoli - in occasione del trecentesimo anniversario della morte di Alessandro Scarlatti - si terrà il concerto Prima d’esservi infedele nell’ambito di Tengo Genio, stagione concertistica 2024/25 della Fondazione Pietà de’ Turchini.
Un’ opportunità per apprezzare la maestria di Scarlatti nella cantata da camera, unendo musica domestica e teatralità operistica. Si esibiranno Valeria La Grotta, soprano dall’indiscusso talento, accompagnata dal Quartetto Vanvitelli con Gian Andrea Guerra al primo violino, Lena Yokoyama al secondo violino, Nicola Brovelli al violoncello, Elisa La Marca all’arciliuto e Luigi Accardo a clavicembalo e organo. Alle 18.30, prima del concerto, ci sarà la presentazione dell’edizione critica“Alessandro Scarlatti. Tredici cantate inedite per soprano, due violini e basso continuo” a cura di Valeria La Grotta, presentata dal prof. Lucio Tufano: l’opera è stata selezionata tra gli autori under 35 e promosso dalla Turchini Edizioni per favorire il ricambio generazionale in ambito scientifico. Biglietti per il concerto disponibili in sede e in prevendita. Info: www.turchini.it
Il programma "Prima d’esservi infedele" evidenzia il contributo di Scarlatti alla cantata da camera, con 37 cantate per soprano, due violini e basso continuo che mostrano un equilibrio tra virtuosismo vocale, poesia e invenzione musicale. Il concerto presenta tre di queste cantate, scritte durante il periodo romano del compositore, quando lavorava per mecenati ecclesiastici. In questo periodo nasce anche la collaborazione con Angela Voglia, detta "la Giorgina", fascinoso soprano che nella Roma dei castrati, nonostante le restrizioni sociali per le donne, incantava con la sua voce e il suo carisma nelle esecuzioni private. Scarlatti adattò le sue composizioni per esaltare l'espressività della cantante.
La prima cantata in programma, “Prima d’esservi infedele” (H 578), composta prima del 1702, è un esempio toccante di serenata notturna, centrata sul dolore amoroso della ninfa Clori. Si distingue per la presenza di un motto poetico-musicale all’inizio e alla fine, e per un’aria centrale dalla forma libera, “Se la sorte avesse in seno”, in cui l’instabilità emotiva si riflette in sorprendenti modulazioni e varietà ritmica.
Segue “Nella stagione appunto” (H 458), composta tra il 1689 e il 1690 su testo di Francesco Maria Paglia, poeta legato alla Giorgina. Questa cantata si apre con una sinfonia in due movimenti e prosegue con una struttura articolata in recitativi, ariosi e tre arie, che si muovono in un raffinato gioco armonico attorno alla tonalità di re minore, senza mai toccarne la relativa maggiore, a sottolineare la tensione drammatica del testo.
La terza cantata, “Nella tomba di Gnido” (H 459), sempre su versi di Paglia e della stessa epoca, è costruita su una tonalità insolita – fa diesis minore – che suggerisce asprezza e dolore. Dopo una sinfonia introduttiva ricca di tensione, il recitativo iniziale sfocia in un arioso dal contrappunto serrato, metafora musicale delle ceneri lasciate da un amore bruciante. Le tre arie che seguono alternano momenti di tenerezza e slancio ritmico, culminando in un finale vivace che riprende i temi iniziali.
A completare il programma, due composizioni strumentali di Michele Mascitti (1664–1760), violinista e compositore che portò il gusto italiano nei salotti aristocratici della Parigi del primo Settecento. La Sonata Nona per due violini e basso continuo (1711) è influenzata dalla scuola corelliana e dai gusti francesi, con una scrittura vivace e tecnica. La Sonata Sesta per violino e basso continuo (1738) fonde lo stile napoletano con forme di danza francesi, caratterizzandosi per melodie espressive, contrasti dinamici e un contrappunto denso, rappresentando il "gusto riunito" tipico dell'illuminismo musicale.
Valeria La Grotta
Valeria La Grotta è una cantante lirica specializzata in repertorio rinascimentale e barocco. Dopo il diploma in Canto Lirico, si perfeziona al Conservatorio di Cesena con Roberta Invernizzi e ottiene un Master in Musica Antica al Conservatorio di Napoli con Antonio Florio. Ha studiato con importanti interpreti e partecipa anche a ricerche musicologiche. Debutta in ruoli di rilievo in opere di Monteverdi, Vivaldi, Lully, Scarlatti e altri, esibendosi in prestigiosi teatri e festival internazionali come il Théâtre des Champs-Elysées, La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Monteverdi Festival e il Valletta Baroque Festival. Ha all’attivo diverse incisioni discografiche con musiche rare di Scarlatti, Vinci, Paisiello e altri compositori antichi.
Biglietti disponibili in sede e in prevendita.
Programma
Alessandro Scarlatti (Palermo, 1660 – Napoli, 1725)
Prima d’esservi infedele, H 578
Cantata a voce sola con violini
Michele Mascitti (Villa Santa Maria, 1664 – Paris, 1760)
Sonata in Re maggiore Opera Quarta n. 9 a due violini e basso continuo
Adagio – Allegro – Largo – Giga – Allegro
Alessandro Scarlatti
Nella stagione appunto, H 458
Cantata a voce sola con violini
Michele Mascitti
Sonata in La minore Opera Nona n. 6 a violino solo e basso continuo
Andante – Allegro – Largo e affettuoso – Allegro
Alessandro Scarlatti
Nella tomba di Gnido, H 459
Cantata a voce sola con violini