Lunedì, 23 Dicembre 2024

A Galleria Toledo in scena Lettere dalla notte dai testi del Premio Nobel Nelly Sachs

A Galleria Toledo va in scena “Lettere dalla notte”, liberamente tratto dai testi del Premio Nobel Nelly Sachs, domenica 21 gennaio 2024 alle 20.30.

In scena con Chiara Guidi, un coro di cittadini e cittadine che parteciperà ad un laboratorio a Galleria Toledo nei tre giorni precedenti.   Lettere dalla notte è un’esperienza pratica nel teatro vocale di Chiara Guidi, per la quale non è richiesta una preparazione tecnica. Dopo tre giorni di laboratorio (per un totale di 12 ore) condotto da Chiara Guidi e basato sulla sua tecnica molecolare – i partecipanti vengono coinvolti nella rappresentazione finale creando un coro poetico che evoca, attraverso il corpo sonoro e concorde delle voci, le creature di nebbia dalle quali i versi di Nelly Sachs fanno scaturire la musica.

Lo spettacolo – che si basa sui testi tradotti da Anna Ruchat – ha la musica originale eseguita dal vivo di Natàn Santiago Lazala; cura del suono Andrea Scardovi. Una produzione Socìetas Chiara Guidi in collaborazione con Liberty.  Chiara Guidi, premio Ubu speciale 2013 (vedi allegato note bio), è fondatrice, con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi, della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas.

Tra le voci più appartate e possenti del Novecento, Nelly Sachs ci arriva come un soffio tenace, che resiste al tempo. Nella sua poesia, nella polvere che spesso evoca, si intravede il cammino doloroso dei popoli e delle genti, di cui il verso fa scaturire la musica. La scrittura di Nelly Sachs, Premio Nobel per la letteratura nel 1966, viene riscoperta da Chiara Guidi – in collaborazione con Elena Di Gioia – anche attraverso il carteggio che essa ebbe per molti anni con un altro grande poeta, Paul Celan, che condivise con lei le ferite del Novecento e la condizione di esule dalla Storia, cui scrisse: “Viviamo entrambi nella patria invisibile”. Nel teatro, la parola solitaria delle lettere si trasforma in coro poetico evocando, attraverso il corpo sonoro e concorde delle voci, quelle ‘creature di nebbia’ che l’artista cercava.

Nelly Sachs

Nelly Sachs (Berlino, 1891 – Stoccolma 1970), scrittrice tedesca di famiglia ebraica. Dopo avere ricevuto l'ordine di presentarsi a un campo di lavoro, nel 1940, riesce a fuggire in Svezia, dove vivrà per tutta la vita. Finita la guerra cominciano ad arrivare le notizie della morte di familiari e amici nei campi di sterminio nazisti. Sono proprio questi gli anni in cui inizia quell’intensa attività poetica che la trasforma in una delle voci più potenti del Novecento tedesco e non solo. Nel 1947 viene pubblicato il suo primo libro di poesia. Nel 1950 inizia una serie di lunghi periodi di ricovero in ospedali psichiatrici. Nelly Sachs continuerà a scrivere e a pubblicare fino alla morte (nove raccolte di poesia e diversi testi teatrali). Dagli anni Sessanta la fama di Nelly Sachs diventa internazionale e nel 1966 riceve il premio Nobel. Numerose le raccolte di poesie tra cui: Nelle dimore della morte (1947), Fuga e trasformazione (1959), Al di là della polvere (1961), Alla ricerca dei viventi (1971). Ha scritto drammi, Eli (1950), e poemi, Segni sulla sabbia (1962) e Incantesimo (1970). Tra i testi pubblicati in Italia: Poesie, Einaudi, 1971, traduzione di Ida Porena; con Paul Celan, Corrispondenza, Il Melangolo, 1996, traduzione di Anna Ruchat; Lettere dalla notte, Giuntina, 2015, a cura di Anna Ruchat.

Chiara Guidi

Fondatrice – con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi – della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzioni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica concezione di teatro d’arte infantile. Societas riunisce dal 1981 artisti che condividono unʼidea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena. Tra le opere più recenti: Edipo re di Sofocle. Esercizio di memoria per 4 voci femminili e Il regno profondo. Perché sei qui?, lettura drammatica che la vedein scena con Claudia Castellucci, autrice del testo; oltre a La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide), Fiabe giapponesi e Edipo. Una fiaba di magia (quest’ultimo diretto con Vito Matera). Ideatrice degli osservatòri Màntica e Puerilia al Teatro Comandini di Cesena, Chiara Guidi è autrice dei volumi: Buchettino, con i disegni di Simone Massi, Orecchio Acerbo (2014); La voce in una foresta di immagini invisibili, Nottetempo (2017); Teatro Infantile. L’arte scenica davanti agli occhi di un bambino (con Lucia Amara), luca sossella editore (2019); Fiabe giapponesi, Edizioni Primavera, e Interrogare e leggere. La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza, Sete (2021). A Chiara Guidi sono andati, tra gli altri, un Premio Ubu Speciale nel 2013, il Premio Lo straniero nel 2016 e il Premio Ivo Chiesa-La Scuola 2021.

Foto ©Nicolò Gialai

Author: Redazione

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