Ritmi Urbani e lo spettacolo Made in Naples
Erano i tempi delle tivù private e degli show che entravano in tutte le case dei napoletani, dagli attici di Posillipo ai bassi dei Quartieri Spagnoli. Trent’anni fa la televisione non si guardava sul cellulare ma era un appuntamento fisso di tutta la famiglia, che trattava da miti i personaggi del momento, sentiti più vicini di Raffaella Carrà o Pippo Baudo, per il solo fatto di essere napoletani.
E Canale 21, la prima emittente privata campana, lanciò nel 1994 una cantante brunetta dalla frangia impertinente, che cantava e ballava in Ritmi urbani, trasmissione creata da Dario Andreano e che ebbe grandissimo successo. La brunetta era una giovanissima Monica Sarnelli, che venerdì scorso ha festeggiato in grande stile i trent’anni della trasmissione, oggi riproposta da Canale 21, con uno show di parole e musica al Teatro Augusteo di Napoli. Tantissimi gli ospiti, a ricordare che, oggi come allora, la napoletanità non è solo un certificato di nascita ma è, soprattutto, senso di appartenenza; a una comunità di artisti, in questo caso, che dalla città trae ispirazione per racconti, romanzi, canzoni, musica. “Felicissima Festa”, questo il nome del concerto spettacolo al teatro napoletano, si è aperto con il video della sigla, “If you love somebody”, e con Monica Sarnelli che ha interpretato, dal vivo, la canzone di Un Posto al Sole. Lo scrittore Maurizio de Giovanni ha fatto i saluti introduttivi della serata, che è entrata nel vivo con tanti ospiti: Alfredo Di Martino, Pino Tafuto, Mario Maglione, Francesca Marini, Dario Sansone, Elisabetta Serio, Ida Rendano, Roberto Colella, Antonella Morea, Francesco Viglietti, Francesco Malapena, Marco Zurzolo, Alfredo Di Martino, Lino Vairetti. Diverse le classiche napoletane proposte nello show, da O Sole mio a Malafemmina, O sarracino e tante altre, fino alla canzone che Massimo Troisi scrisse per Pino Daniele, O ssaje comme fa 'o core. Sul palco anche i comici Pino Caiazzo e Lino D’Angiò, senza la sua “metà” di Telegaribaldi, altra trasmissione famosa negli anni Novanta: Alan De Luca ha preferito rimanere in platea. E D’Angiò, con cui forse si è rotto un sodalizio artistico durato anni, ha detto: “Non so dove sia, non faccio la badante”, unica vena un po’ amara in uno spettacolo dai toni felicemente leggeri.