Domenica, 22 Dicembre 2024

Società

Lego in Braille, rossetto per chi ha l’ictus: quando l’invenzione è “sociale”

 Sono “sociali” i prodotti più innovativi nel mondo. A dirlo è la prestigiosa rivista americana Time che ogni anno stila una classifica dei 200 prodotti che hanno la capacità di migliorare la vita di tutti.

Si tratta di invenzioni già in commercio (non prototipi) che vengono valutati dopo un processo di candidatura online.  

E tra le migliori invenzioni del 2023 premiate negli USA spiccano quelle che sono di aiuto alle persone più fragili. Qui di seguito una piccola sintesi.

Bastone per anziani

CAN Go è un bastone intelligente basato sull’intelligenza artificiale con rilevamento delle cadute, rilevamento delle attività, posizione GPS, torcia e funzioni di chiamata di emergenza.

Il dispositivo registra l’attività quotidiana dei suoi utenti e può condividere i dati con familiari e medici.

Camminare con facilità

Per aiutare sua figlia Sofia affetta da paralisi cerebrale, Jeremiah Robison, fondatore e CEO di Cionic, ha deciso di realizzare un indumento per alimentare “un’andatura più regolare”.

Si chiama Neural Sleeve: analizza i dati in tempo reale provenienti dai sensori nel tessuto, quindi invia segnali elettrici per suscitare contrazioni muscolari mirate nelle gambe.

Il rossetto stabilizzato

La perdita di destrezza causata da condizioni come ictus o artrite possono rendere difficile l’applicazione del rossetto. Hapta di Lancômeè un porta rossetto che utilizza una tecnologia stabilizzante e si adatta alle esigenze degli utenti che potranno applicare con un semplice tocco il rossetto in modo uniforme. 

Auricolari per quadriplegici

Si chiamano Naqi e si tratta di speciali auricolari che i produttori definiscono “un modo di comando e controllo sicuro, non invasivo, universale, invisibile e silenzioso”.

I segnali elettrici emessi stringendo la mascella o sollevando un sopracciglio si trasformano in comandi; chi lo indossa sente una voce che aiuta a navigare nell’interfaccia utente invisibile.

Il dispositivo ancora in fase di sviluppo potrebbe essere utilizzato per controllare sedie a rotelle o articoli per la casa intelligente. 

Playstation per tutti

Più di un terzo della popolazione mondiale gioca ai videogiochi, ma la partecipazione rimane una sfida per il 16% delle persone con disabilità.

Arriva il nuovo controller di PlayStation: un kit personalizzabile che comprende un joystick con 22 componenti intercambiabili che possono essere configurati e combinati in vari modi per soddisfare le diverse esigenze fisiche. 

Concerto per non udenti

La tuta tattile Music: Not Impossible è uno zainetto che pesa un paio di chili, con attacchi per polso e caviglia che riesce a tradurre in vibrazioni i suoni dei mixer presenti a un concerto consentendo alle persone sorde di sentire la musica sulla propria pelle. “Per i non udenti, non è solo una questione di musica; è fondamentale l’aspetto sociale”, afferma Daniel Belquer, cofondatore dell’azienda che produce l’innovativo zaino.

 Mattoncini Lego Braille

Una volta erano disponibili solo nelle scuole, ora i mattoncini Lego Braille  che insegnano ai bambini non vedenti le necessarie abilità tattili   stanno finalmente arrivando nelle case dei consumatori. Il set (attualmente disponibile in inglese e francese, con altre lingue in arrivo) prende il classico mattoncino da costruzione e ne modifica le manopole per corrispondere all’alfabeto, ai numeri e ai simboli Braille. I pezzi sono compatibili con tutti i prodotti Lego. “Li abbiamo sviluppati per tutti, in modo che anche i bambini vedenti e i membri della famiglia possano mostrare il loro interesse nell’apprendimento del braille”, afferma Rasmus Logstrup Jensen, responsabile creativo di Lego.

Samba, lo spazzolino da denti robotico

In oltre 20 anni di lavoro nel settore dell’igiene orale, Steffen Muellerha notato un gruppo costantemente svantaggiato: l’88 % delle persone con disabilità soffre di carie. 

L’azienda svizzera di igiene orale Curaprox lancia il nuovissimo Samba. Si tratta di uno spazzolino robotico a forma di U, dotato di 12.900 setole morbide che si muove attorno al bordo gengivale e oscilla sia alle alte che alle basse frequenze per coprire ogni dente e solco, senza che sia necessario alcun movimento da parte dell’utente.

Deambulatori sicuri 

 Ogni anno, decine di migliaia di persone con disabilità negli Stati Uniti si recano al pronto soccorso dopo essere cadute utilizzando deambulatori o bastoni. 

Lo Zeen è stato progettato per essere un camminatorepiù sicuro, utilizzando una particolare tecnologia a molla che l’inventore Garrett Brown sviluppò durante la creazione dello stabilizzatore per una cinepresa negli anni ‘70. 

Lo speciale deambulatore consente agli utenti di spostare agevolmente la sedia su e giù, in modo che possano passare più facilmente dalla modalità camminata, in piedi e seduta. “C’era qualcosa che mancava tra deambulatori e sedie a rotelle. Lo Zeen riempie quel vuoto”, afferma Brown, co-fondatore e CEO di Zeen Exocinetica. 

Ora la speranza è che, oltre a fare bella figura Oltreoceano, questi ausili per chi ha qualche disagio fisico in più possano arrivare a essere prodotti su larga scala ed entrare nelle case della vecchia e malandata Europa. 

Televomero: 45 anni di informazione libera

« Insegnavo diritto ed economia nelle scuole superiori ma avevo un sogno: fare la giornalista. Andando contro tutta la mia famiglia bussai alla porta di Giovanni Tajani, il fondatore di Televomero ed eccomi qua: da 33 anni e con la stessa passione di allora »

Comincia così il racconto di Fabiola Conson, volto storico e responsabile dell’informazione di Televomero, la tivù regionale che festeggia i suoi 45 anni di attività inaugurando i nuovi studi di Casoria, a via Matteotti.

«Televomero diventa più grande e sempre più moderna nelle attrezzature. I nuovi spazi si affiancano a quelli già esistenti e alla sede storica nel cuore del Vomero permettendoci di puntare sull’alta tecnologia con produzioni sempre più importanti» ci racconta la giornalista e continua: «Sono molto orgogliosa per questo nuovo traguardo. Ci metto l’anima nel mio lavoro e ho scelto di restare qui anche di fronte a proposte di lavoro molto importanti che mi avrebbero portato via da Napoli. Siamo una grande famiglia dove si privilegiano i rapporti umani. Ho vissuto le tre generazioni di Tajani, prima Giovanni e poi Antonio fino a Giovanni e Giorgio e credo sia stato proprio questo amore e questo senso di appertenenza il segreto del successo di Televomero».

Successo che ha portato la tivù ben oltre i confini cittadini: con il digitale terreste Televomero è al canale 11 del telecomando ed è visibile su tutto il territorio della Campania e delbasso Lazio raggiungendo oltre 4 milioni di abitanti.

I dati di ascolto attestano l’emittente su di una media di oltre i 220.000 contatti giornalieri con un ascolto medio di oltre 3.200 telespettatori quotidiani (fonte Auditel media 2020-2021).

Numeri che hanno dentro tutta la professionalità, l’entusiasmo e il coraggio di chi ha tracciato un solco fondamentale per il nostro territorio.

 «Da sempre l’informazione libera è stata uno dei capisaldi della nostra tivù. Abbiamo raccontato senza condizionamenti politici il nostro territorio. Abbiamo approfondito argomenti e temi caldi. Durante il Covidper esempio, ci siamo attivati subito per dare informazioni chiare e precise ai cittadini, senza sensazionalismo né  allarmismo.Una sfida vinta in un periodo come quello pandemico dove era necessario contrastare le fake news” precisa l’anchorwoman che a proposito dell’importanza delle televisioni locali non ha dubbi: «Le emittenti regionali sono fondamentali, toccano con mano i problemi della quotidianità. In questi anni siamo riusciti a dare ai telespettatori notizie meno urlate, meno veloci. Un’informazione più vicina al territorio, più equilibrata e più profonda persino dei media nazionali».

Oltre al telegiornale e ai programmi d’informazione Televomero è anche cinema, intrattenimento e sport.

Un’offerta televisiva ampia e varia che intercetta in modo puntuale i telespettatori perché ne conosce i gusti e ne comprende i meccanismi.

Televomero sa parlare alla gente che ha imparato a conoscere e a riconoscere da quel 21 aprile del 1978, quando si accesero i riflettori su un’idea destinata poi a diventare la televisione di tutti.

La nostra Televomero.

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