« Insegnavo diritto ed economia nelle scuole superiori ma avevo un sogno: fare la giornalista. Andando contro tutta la mia famiglia bussai alla porta di Giovanni Tajani, il fondatore di Televomero ed eccomi qua: da 33 anni e con la stessa passione di allora »
Comincia così il racconto di Fabiola Conson, volto storico e responsabile dell’informazione di Televomero, la tivù regionale che festeggia i suoi 45 anni di attività inaugurando i nuovi studi di Casoria, a via Matteotti.
«Televomero diventa più grande e sempre più moderna nelle attrezzature. I nuovi spazi si affiancano a quelli già esistenti e alla sede storica nel cuore del Vomero permettendoci di puntare sull’alta tecnologia con produzioni sempre più importanti» ci racconta la giornalista e continua: «Sono molto orgogliosa per questo nuovo traguardo. Ci metto l’anima nel mio lavoro e ho scelto di restare qui anche di fronte a proposte di lavoro molto importanti che mi avrebbero portato via da Napoli. Siamo una grande famiglia dove si privilegiano i rapporti umani. Ho vissuto le tre generazioni di Tajani, prima Giovanni e poi Antonio fino a Giovanni e Giorgio e credo sia stato proprio questo amore e questo senso di appertenenza il segreto del successo di Televomero».
Successo che ha portato la tivù ben oltre i confini cittadini: con il digitale terreste Televomero è al canale 11 del telecomando ed è visibile su tutto il territorio della Campania e delbasso Lazio raggiungendo oltre 4 milioni di abitanti.
I dati di ascolto attestano l’emittente su di una media di oltre i 220.000 contatti giornalieri con un ascolto medio di oltre 3.200 telespettatori quotidiani (fonte Auditel media 2020-2021).
Numeri che hanno dentro tutta la professionalità, l’entusiasmo e il coraggio di chi ha tracciato un solco fondamentale per il nostro territorio.
«Da sempre l’informazione libera è stata uno dei capisaldi della nostra tivù. Abbiamo raccontato senza condizionamenti politici il nostro territorio. Abbiamo approfondito argomenti e temi caldi. Durante il Covid, per esempio, ci siamo attivati subito per dare informazioni chiare e precise ai cittadini, senza sensazionalismo né allarmismo.Una sfida vinta in un periodo come quello pandemico dove era necessario contrastare le fake news” precisa l’anchorwoman che a proposito dell’importanza delle televisioni locali non ha dubbi: «Le emittenti regionali sono fondamentali, toccano con mano i problemi della quotidianità. In questi anni siamo riusciti a dare ai telespettatori notizie meno urlate, meno veloci. Un’informazione più vicina al territorio, più equilibrata e più profonda persino dei media nazionali».
Oltre al telegiornale e ai programmi d’informazione Televomero è anche cinema, intrattenimento e sport.
Un’offerta televisiva ampia e varia che intercetta in modo puntuale i telespettatori perché ne conosce i gusti e ne comprende i meccanismi.
Televomero sa parlare alla gente che ha imparato a conoscere e a riconoscere da quel 21 aprile del 1978, quando si accesero i riflettori su un’idea destinata poi a diventare la televisione di tutti.
La nostra Televomero.