Prende il nome da una delle torri medievali del castello feudale di Torrecuso, paese arroccato su una delle alture del monte Pentime, in provincia di Benevento.
Food&Wine
L’ospitalità è sostenibile, i vini sono di Casa Setaro, i piatti dello chef Pierpaolo Giorgio. Apre nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio “Vigna delle Rose”, albergo diffuso creato da Massimo Setaro, il papà del caprettone spumantizzato, che festeggia così i primi 20 anni della sua azienda. Il nome è un chiaro omaggio alla “rosa antica di Pompei”, diffusa nell’area pompeiana durante l’epoca romana.
Un tesoro nascosto nella parte più alta di Napoli, lontano dai tradizionali percorsi turistici, è stato premiato dal portale Trip Advisor. Al secondo posto della speciale classifica italiana del Travellers' Choice Best of the Best, che ogni anno seleziona le strutture che ricevono un elevato numero di recensioni e opinioni eccellenti, si piazza “Tavernetta Colauri”.
Con i sette itinerari gastronomici gratuiti, che hanno portato alla scoperta dei tipici prodotti flegrei e il seminario "Prefilloxhera", organizzato da AIS Campania e AIS Sicilia, si è conclusa la XVII edizione di Malazè, ideata da Rosario Mattera e organizzata da “Campi Flegrei Active” con “Malazè APS” laboratorio di comunità e il supporto della Regione Campania.
Un tempo era un feudo nobiliare, oggi è un paese abbarbicato sulle colline dove le vigne offrono allo sguardo un paesaggio quasi fiabesco, sospeso nel tempo. Torrecuso, nel beneventano, era uno degli oltre cinquecento feudi della famiglia Caracciolo, che oggi – spogliatasi dei titoli nobiliari ma ancora fortemente legata alle sue radici – trova nella cultura e nell’enoturismo una delle sue vocazioni più profonde.