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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Prenderanno il via il 6 maggio alle 10 i lavori per realizzare a Casal di Principe un grande murales con la guida di Trisha Palma, una delle più celebri e apprezzate street artist napoletane.
A cimentarsi con pennelli e vernici saranno gli studenti dell’I.T.C. Guido Carli di Casal di Principe, insieme ai ragazzi e le ragazze che frequentano quotidianamente il Punto Luce gestito dalla cooperativa sociale EVA insieme a Save the Children, spazio di cura, ascolto attivo, contrasto alla povertà educativa e alle diseguaglianze e sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale e alla legalità, attivo dal 2017 in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe.
Il murales nasce da un percorso partecipativo che vede coinvolti anche ragazzi e ragazze sostenuti da altre organizzazioni del territorio – in particolare le associazioni CasaleLab e Fenice-Crea non distruggere, e la Fondazione Don Calabria – nell’ambito di Antenne, progetto coordinato dalla cooperativa sociale EVA, di cui è partner anche il Comune di Casal di Principe, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud.
“Le Antenne a cui fa riferimento il titolo del progetto sono quelle che la comunità deve sviluppare per diventare una ‘comunità educante’ – spiega Valeria Ruffo, educatrice della cooperativa EVA, responsabile del progetto – Si tratta di imparare a cogliere i segnali di malessere e fragilità dei più giovani e di attivare risposte sinergiche, che coinvolgono tutti gli attori – le istituzioni pubbliche, il privato sociale, la scuola, le istituzioni religiose – per contrastare la povertà educativa generalizzata e prevenire le molteplici condizioni di disuguaglianza ed esclusione presenti in questo territorio”.
Il murales verrà realizzato in un luogo dal grande valore simbolico, ovvero la nuova piazza e parco giochi dedicata a Giuseppe Di Matteo e Antonio Petito, realizzata dal Comune di Casal di Principe attraverso il recupero di un terreno confiscato alla Camorra, situato di fronte all’Università della Legalità, non lontano dalla rotonda verso Villa Literno, e inaugurata lo scorso 19 febbraio.
Giuseppe Di Matteo e Antonio Petito sono due giovani vittime innocenti della criminalità organizzata.
Giuseppe Di Matteo venne ucciso da Cosa Nostra alla soglia dei 15 anni, l’11 gennaio 1996 a San Giuseppe Jato, vicino a Palermo, per punire suo padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia.
Antonio Petito era un ventenne di Casal di Principe che aveva avuto un litigio per motivi di viabilità con il figlio tredicenne di Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ’e mezzanotte, uno dei boss storici del clan dei Casalesi. Venne ucciso in un agguato con 12 colpi di arma da fuoco l’8 febbraio del 2002.
“Realizzeremo un murales pieno di colori, con un volto che contiene tanti altri volti dai tratti che ricordano la diversità del genere umano, e poi foglie e piante per ricordare l’importanza della natura, in un posto come Casal di Principe dove di verde a disposizione dei ragazzi non ce n’è molto – spiega Trisha Palma, writer e scenografa originaria di Scampia, che ha già realizzato altri progetti collaborativi, come i murales del Vicolo della Cultura e del Vicolo delle Donne a Napoli – È un segnale davvero incoraggiante che i ragazzi e le ragazze abbiamo scelto questi temi, testimonianza della loro sensibilità. Perché le differenze sono un valore e la cosa più importante, che deve esserci per tutti e tutte, è la libertà, qualsiasi sia la provenienza o l’orientamento sessuale”.
I lavori proseguiranno a cadenza settimanale, ogni lunedì, per tutto il mese di maggio.
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