Torna la Festa di Piedigrotta

La memoria non è solo ricordo, ma anche voce che canta, folla che crede e si affida alla Madonna: questo è la Festa di Piedigrotta.
Fino al 17 ottobre 2025 Napoli celebra la Madonna di Piedigrotta con un ricco calendario di eventi religiosi, culturali e popolari, destinati a tramandare alle nuove generazioni una pratica profondamente radicata nella sua identità. L’evento prende vita grazie al contributo della Regione Campania e di Scabec, sostenuti dai Fondi Coesione Italia 21/27, sotto la direzione artistica di Benedetto Casillo.
Quest’anno la Festa non torna per nostalgia, ma per necessità: perché una città che dimentica le sue radici smette di riconoscersi. Non un progetto quello della Piedigrotta ma un’esigenza sposata dalla Regione Campania proprio nella logica di preservare e valorizzare una parte della tradizione napoletana.
«Tralasciando le origini pagane - dice Casillo - sappiamo sicuramente che a metà del 1300, al posto dell'attuale chiesa c'era una piccola cappella, che cadde durante un terremoto. Leggenda vuole che per alcune sere la Madonna sia apparsa in sogno a tre mistici dell'epoca, chiedendo di costruire una chiesa più grande. Durante gli scavi, il capo operario trovò un tronco con l'immagine della Madonna. Questa ricerca del divino ha dato origine ai festeggiamenti: iniziarono a venire carrette per rendere omaggio, poi divenute carri».
Iscritta all’Inventario del Patrimonio Immateriale della Campania, la Festa di Piedigrotta è indissolubilmente legata al quartiere di Mergellina e ai suoi pescatori. La tradizione, come detto, ha origini antiche. Il culto della Madonna, ha ispirato celebrazioni, processioni e luminarie popolate da carri di cartapesta, canti e strumenti tradizionali – elementi oggi protagonisti di eventi come sfilate e concerti, veri ponti tra storia e contemporaneità.
Le tradizioni di un popolo sono la storia di esso; così è anche per la Festa di Piedigrotta per Napoli, così sapientemente raccontata da Raffaele Viviani con una minuziosità di sentimenti e personaggi incredibile nella sua opera. È la festa per eccellenza della città, celebrata anche in America, a Little Italy; eppure, a Napoli, sono in tanti a saperne poco.
Il momento più atteso è senza dubbio quello di domenica 14 settembre: una giornata interamente dedicata alla Madonna. Alle 10:30, da Piazza del Plebiscito, parte una commovente sfilata dei bambini vestiti in carta, simbolo dell’anima popolare della festa. «Rappresenta l’aspetto sociale più bello. - aggiunge Casillo - Tutti i bambini, di qualsiasi ceto, partecipavano vestiti di carta crespa: un materiale semplice e fragile come loro, ma colorato per farli sognare».
Segue, alle 18:00, la Santa Messa solenne presieduta dal Cardinale Mimmo Battaglia nella chiesa di Santa Lucia a Mare. E poi il gran finale alle 19:30 con la statua della Madonna che viene imbarcata per una suggestiva traversata in mare attraverso il golfo fino a Mergellina, per poi fare rientro alla Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta.
AUTORE: Roberta D'Agostino
Il mare come via del sacro, ma anche della memoria di pescatori, emigranti, miracoli. La Madonna che attraversa il Golfo è anche un'immagine di protezione collettiva, così la processione diventa un abbraccio tra sacro e profano, tra nostalgia e futuro.
L’evento si svolge come una vera e propria rassegna diffusa, proposta nei quartieri e nelle parrocchie fin dal 1° settembre: da Santa Maria in Portico (Chiaia), SS. Redentore (Fuorigrotta), Immacolata (Pizzofalcone), San Giorgio Maggiore (Duomo) fino a San Giovanni Battista ai Fiorentini (Piazza degli Artisti), con appuntamenti serali intorno alle 19:00.
In un tempo confuso, ferito da guerre, divisioni e solitudini, la Madonna di Piedigrotta ritorna tra la sua gente non solo come figura di devozione, ma come presenza che consola e unisce.Il suo passaggio tra le acque del Golfo, sulle spalle del popolo, è un gesto antico che ancora oggi parla al cuore di Napoli: ci ricorda chi siamo, da dove veniamo, e che la pace non è un'utopia, ma un cammino da fare insieme.
E allora che sia Lei, ancora una volta, a guidare il popolo verso la luce, con quella dolcezza ferma che solo una madre conosce. Perché dove c’è memoria vera, può rinascere speranza. E dove c’è tradizione viva, può fiorire la pace di cui tutti abbiamo bisogno.
Che la Madonna ci accompagni!