Martedì, 24 Dicembre 2024

Progetto Jonathan Vela: il problema dell’ormeggio verso la soluzione, grazie a tutti

Qualcosa si muove. Dopo la lettera aperta in cui l’associazione Jonathan denunciava la revoca dell’autorizzazione all’ormeggio dell’imbarcazione “Blue Marlin II” nella Darsena Acton, che avrebbe impedito la prosecuzione del progetto Vela, fondamentale per i ragazzi a rischio seguiti nelle comunità Jonathan e Oliver, i responsabili Silvia Ricciardi e Vincenzo Morgera ringraziano istituzioni, stampa cittadina e comunità per il supporto ricevuto. Si sta, infatti, andando verso una soluzione capace di salvaguardare la bella esperienza che l’organizzazione porta avanti da 15 anni.

Ecco di seguito, il testo che riceviamo e pubblichiamo.

Oggi non scriviamo per denunciare le conseguenze di un fatto di cronaca nera una storia di diritti negati la povertà e di conseguenza della precarietà che accompagna il lavoro sociale. Oggi scriviamo per ringraziare tutti quelli che hanno condiviso il nostro problema e cercato di provare a trovare soluzioni. Oggi scriviamo perché siamo dentro una “buona pratica” quella dell’ascolto e delle porte aperte e ci pare doveroso promuoverla e ringraziare tutti quelli che hanno raccolto il nostro appello.

In questi ultimi giorni, ci siamo dovuti confrontare con problemi inaspettati che hanno messo a rischio seriamente progetti e futuro. Come quello della revoca da parte dell’Autorità Portuale dell’autorizzazione all’ormeggio alla Darsena di via Acton alla nostra barca. Problema per noi irrisolvibili e per questo abbiamo chiesto aiuto. Una richiesta raccolta, ci siamo ritrovati “ascoltati”, “accompagnati” nella ricerca di una soluzione che non fosse un favore né tantomeno un privilegio. Una soluzione nel pieno rispetto delle regole e all’esclusivo e fondamentale interesse dei ragazzi, dei “nostri ragazzi”, che partecipano al progetto Jonathan Vela

La vicenda che ci ha visto negare da parte dell’Autorità Portuale l’autorizzazione all’ormeggio per la nostra barca che, ricordiamo, è una barca confiscata ai trafficanti di esseri umani e assegnata alla nostra associazione che da 15 anni utilizza il mare e lo sport velico come strumento di crescita e di cittadinanza per i minori che accoglie nelle comunità Jonathan e Oliver, ha fatto registrare una risposta congiunta del Comune di Napoli,del Centro per la Giustizia Minorile di Napoli, del Tribunale e della Procura per i Minorenni di Salerno, del Garante dei Detenuti, della Marina Militare, della stampa cittadina e di tanti rappresentati della società civile. Una risposta univoca per la soluzione del problema causato dal provvedimento di revoca emesso dall’Autorità Portuale.

Lavorare congiuntamente per ridare l’autorizzazione per l’ormeggio alla nostra barca sia perché la revoca nasce da un cavillo formale ma principalmente perché l’ormeggio serve per realizzare il Progetto Jonathan Vela “Tutti a Bordo”, rivolto ai ragazzi in conflitto con la giustizia. Un progetto di buone pratiche, documentate e riconosciuto da tutti perché mette al centro la persona minorenne con i suoi bisogni e le sue risorse.

Un progetto sostenuto da un sistema di rete stabile e strutturale non può essere soffocato da una lettura burocratica e formale delle regole anche perché, come abbiamo ampiamente spiegato, il problema nasce da una incomprensione e non da una negligenza. Un danno di cui sarebbero stati i ragazzi a subire le conseguenze.  

Una rivoluzione, il termine non è abusato. Perché di questo si tratta quando si passa da un muro a un ponte; quando si pratica l’ascolto invece che l’isolamento; quando insieme, nel rispetto delle regole e dei ruoli, si trova la soluzione al problema nell’interesse di tutti.

È molto importante anzi fondamentale per noi operatori sociali, poter interloquire con le Istituzioni. In questa vicenda la sinergia tra Istituzioni per il risolvere il problema non è stata solo persuasiva verso l’Autorità Portuale per cercare di salvaguardare un’esperienza di punta, ma ha anche fornito la soluzione del problema coinvolgendo la Marina Militare con la quale il CGM ha un protocollo d’intesa.

Questo ha consentito, in attesa che l’Autorità Portuale non trovi una nuova disponibilità alla Darsena Acton alla nostra barca, che la stessa sarà ormeggiata provvisoriamente presso la base della Marina Militare e continuare la preparazione dei ragazzi per la prossima Regata dei Tre Golfi e per le altre manifestazioni sportive previste dal progetto che si svolgono nel nostro Golfo. Per il giorno 17 maggio alle ore 15.00 le imbarcazioni, dopo la spaghettata al Circolo Italia, con gli equipaggi delle barche si preparano alla partenza della Regata dei tre Golfi. Ecco sarebbe veramente una bella cosa avere tutti quelli che hanno consentito con il loro impegno questa presenza e augurare tutti insieme “Buon Vento” al nostro equipaggio.

 

Author: Redazione

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