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Si apre un nuovo capitolo sul sistema bibliotecario napoletano. Parte il progetto “Perife-Biblio”, vincitore del bando “Biblioteche e Comunità” promosso e finanziato dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL) e Fondazione con il Sud.
Realizzato in partnership con il Comune di Napoli da oltre 10 associazioni e altre realtà del territorio, il progetto “Perife-Biblio, Ricostruire il Sistema Bibliotecario Napoletano partendo dalle Periferie” coinvolge tre biblioteche della periferia est di Napoli, la biblioteca “G. Andreoli”, sita nella IV municipalità, e le biblioteche “P. Cozzolino” e “G. Deledda” nella VI municipalità.
“Muovendo dalla convinzione che le biblioteche costituiscano dei presidi culturali di primaria importanza, il sindaco Manfredi e l’Amministrazione tutta si sono impegnati nella valorizzazione della rete delle biblioteche comunali, che rappresenta una trama strategica nello sviluppo socio-culturale del nostro territorio” ha dichiarato il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo.
Per valorizzare il ruolo delle biblioteche come luogo di incontro e strumento di coesione sociale, il Comune di Napoli ogni anno sostiene le organizzazioni del terzo settore che scelgono di candidarsi ai bandi “Biblioteche e Comunità”, rafforzando in tal modo la collaborazione con le diverse realtà private attive sul territorio per l’incremento e il miglioramento dell’accesso agli spazi e al patrimonio bibliotecario pubblico. Il progetto “Perife-Biblio” è stato selezionato per il partenariato del Comune di Napoli proprio perché ha offerto un’adeguata proposta di valorizzazione delle biblioteche “Deledda”, “Cozzolino” e “Andreoli”, presidi di cultura nelle aree periferiche della città.
“Nelle periferie partenopee si respira un’energia nuova fatta di vivacità, di idee, di sguardi diversi, un’energia che permea tutta la rete che ha ideato il progetto Perife-biblio e di cui il Comune di Napoli è convintamente partner. Questo progetto mette ancora una volta al centro dell’attenzione le biblioteche comunali e la nuova percezione che di esse si ha nella società odierna. Esse sorgono nei quartieri più decentrati e possono costituire dighe contro l’imbarbarimento, divenire indispensabili infrastrutture democratiche e potenti strumenti di inclusione sociale. Se finora le nostre periferie urbane sono state spesso associate a visioni di disagio, povertà, fragilità ora vogliamo invece che, a partire dai centri per la lettura, a partire dalle nostre biblioteche trasformate in agorà aperte alla discussione, venga costruito un racconto diverso, un racconto di consapevolezza che parte dalle associazioni, dalle scuole, dai bambini, dai ragazzi. E che soprattutto parte dai libri e dalla loro straordinaria capacità di stimolare l’immaginazione e di favorire la comprensione di sé stessi e del mondo che ci circonda”, ha affermato il consigliere del Sindaco di Napoli per le biblioteche e la programmazione culturale integrata Andrea Mazzucchi.
“Per chi, come me, di mestiere fa il professore, la biblioteca è un luogo sacro. Uno spazio di studio, di ricerca e di silenzio, che si presta facilmente a favorire momenti di divulgazione, socializzazione e incontro”. A dichiararlo il presidente di Fondazione Con il Sud, Stefano Consiglio.
“Trovo interessanti gli indicatori statistici sul numero di biblioteche per numero di abitanti (e, in particolare, di minori) di un territorio: ci dicono molto sul livello di cultura, di aggregazione sociale di quel posto. Direi, addirittura, sulle prospettive di quel territorio. Perché la biblioteca non solo è uno spazio di fruizione e comunità. La biblioteca - continua Consiglio - è un seme di sviluppo soprattutto per le periferie, che oggi più che mai rischia di essere sostituito dagli schermi dei device e che va difeso, adattato a tempi, agli orari lavorativi, alle tecnologie, alle necessità reali. È questo il senso del Bando che promuoviamo insieme al Cepell, in collaborazione con le amministrazioni comunali: un esempio di proficua collaborazione tra pubblico e privato sociale, in cui il terzo settore ancora una volta assume un ruolo centrale”, conclude Consiglio.
Il progetto “Perife-Biblio” mira a creare nuovi spazi di crescita e socializzazione, soprattutto in quartieri in cui i luoghi di cultura e aggregazione rischiano di essere insufficienti, e lo fa forte dell’esperienza, maturata da alcuni dei soggetti coinvolti, nell’attività di valorizzazione e co-gestione della biblioteca “Deledda” di Ponticelli, che nel corso del 2023 ha visto quintuplicato il numero degli accessi.
Come dichiara Pietro Sabatino, presidente dell’Associazione Noi@Europe, ente capofila del progetto Con il progetto Perife-Biblio “proviamo a prenderci cura delle biblioteche napoletane, partendo da luoghi considerati critici, cioè da tre biblioteche di quartieri periferici napoletani. L’obiettivo è quello di sperimentare ed estendere un nuovo modello di governance per le biblioteche comunali partendo proprio dalla periferia est. Alla Deledda a Ponticelli, alla Cozzolino a Barra, all’Andreoli al Rione Luzzatti proveremo a incrementare il livello dei servizi esistenti, come l'orario di apertura, e ad aggiungerne tanti altri. Corsi di lingua, sportelli di orientamento, eventi culturali, laboratori per bambini, una nuova comunicazione, e tanto altro ancora. Tutto questo per dare vita alle biblioteche in territori considerati complessi e farle diventare luoghi vitali, colorati, con la fruizione della cultura a fare da collante per l'aggregazione e il benessere delle comunità”.
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