Lunedì, 08 Luglio 2024

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Carcere, confermato garante regionale dei detenuti Ciambriello ma manca quello al Comune

Nei giorni scorsi, Samuele Ciambriello è stato rieletto dal Consiglio regionale della Campania come garante dei detenuti della Regione, mentre, dopo la destituzione di Pietro Ioia a seguito di una inchiesta giudiziaria, il Comune di Napoli non ha ancora provveduto a nominare un nuovo garante per la città.

Nella sua relazione 2022 sulla detenzione campana presentata nell’aula consiliare della Regione, alla presenza del garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Mauro Palma e della vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino, Ciambriello punta l’attenzione su numeri impietosi di un settore che sconta ancora molti problemi, dal sovraffollamento alla complessità di diagnosi che riguardano i detenuti presenti nelle nostre carceri.

I dati del carcere in Campania tra problemi psichici e atti di autolesionismo

Stando ai dati forniti dal Cnca (Coordinamento nazionale comunità accoglienti), in Campania al 30 giugno 2022, vi erano 6853 detenuti. La regione è seconda solo alla Lombardia per tasso di affollamento. Un detenuto su quattro è tossicodipendente, uno su tre sconta una pena per reati di detenzione e sostanze di stupefacenti. Oltre il 60percento della popolazione carceraria assume psicofarmaci.

La Campania, con il 12,9percento di stranieri, è tra quelle che in Italia hanno la percentuale più bassa di detenuti migranti. Rispetto ai minorenni in area penale, sul territorio campano operano 4 comunità ad Avellino,2 a Benevento, 9 a Caserta, 21 a Napoli e 5 a Salerno. I reati minorili in aumento sono assimilabili a quelle degli adulti.

Su questo riferisce Ciambriello: “L'anno scorso 6.400 adolescenti sono stati presi in carico dal servizio sociale. Più di 400 accusati di furto, 27 di omicidio e 80 di tentato omicidio”. Tra le cose evidenziate dal garante regionale dei diritti detenuti nella sua relazione semestrale anche l’aumento di atti di autolesionismo: “Tra gli eventi critici da rilevare, si segnalano 1400 atti di autolesionismo, 178 tentativi di suicidio e sei sucidi”.

Tra i problemi da affrontare quello del reinserimento sociale dei detenuti

Una situazione esplosiva a cui lo Stato non riesce a dare una risposta adeguata, a partire dalla incapacità di offrire nei luoghi di reclusione un ambiente terapeutico. Altro nodo cruciale da affrontare è quello del reinserimento sociale degli ex detenuti, come segnalato anche dalle associazioni da sempre attive su questo fronte.

“Ad oggi la Città di Napoli non ha un Garante dei diritti dei detenuti. Il sindaco lo sa? Dopo 11 anni di attività col reinserimento, con 1200 detenuti reinseriti, massima disponibilità a tavoli tecnici e di confronto ma sembra che manchi proprio la visione politica e la sensibilità al problema” scrive sui suoi social Ciro Corona, presidente della cooperativa (R)esistenza anticamorra.

Da Napoli est la piccola Orchestra e il coro delle mamme in concerto dall’Auditorium di

Un fil rouge di note attraverserà Napoli, da est ad ovest, con il concerto “Est/ Ovest. La musica unisce la città”, della piccola Orchestra e del coro delle mamme che si esibiranno giovedì 27 aprile, alle ore 19,30,  all’Auditorium di Bagnoli, Porta del Parco.

Incidenti al Corso Vittorio Emanuele. Una petizione per chiedere i dissuasori di velocità

Incuria urbana, totale mancanza di servizi per i cittadini e incidenti stradali all’ordine del giorno. Corso Vittorio Emanuele – quella che a metà del XIX secolo fu progettata avveniristicamente come vera e propria “autostrada” su volere del re Ferdinando II di Borbone - è oggi terra di nessuno.

Giochi senza barriere: invito alla partecipazione

Il gruppo di imprese sociali Gesco sostiene la XVI edizione di Giochi senza barriere, la manifestazione organizzata dall’associazione Tutti a scuola e rivolta ai bambini e ai ragazzi con disabilità e alle loro famiglie.

Mario Paciolla vive sulla parete del Vittorini: quasi completa l’opera di Jorit

Ormai è ben visibile sulla facciata del Liceo scientifico Elio Vittorini il volto di Mario Paciolla, il cooperante Onu morto in Colombia in condizioni ancora misteriose il 15 luglio 2020. Mancano solo gli ultimi ritocchi per ultimare, anzi perfezionare, il murales di Jorit, finanziato con la raccolta fondi “Jorit per Mario”, promossa dal comitato Giustizia per Mario Paciolla, con il sostegno del gruppo di imprese sociali Gesco e della società Argo.

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