Luisa Amatucci: «Vorrei tornare a far ridere con Silvia»
Volto storico di Un Posto Al Sole e attrice di teatro, il suo primo e grande amore, Luisa Amatucci da quasi 28 anni interpreta Silvia Graziani, uno dei personaggi più popolari del social drama made in Naples, che ha toccato una molteplicità di temi, nel corso degli anni, senza mai smettere di stupirci.
Oggi amata più che mai grazie al grande ritorno col suo ex, Michele Saviani, di cui non si fa che parlare in rete, dopo il bacio appassionato sul lungomare di Napoli che abbiamo visto nella puntata dell'8 maggio. «Abbiamo accontentato i fans che desideravano e aspettavano da tempo questo evento», racconta l’artista, nipote dell’omonima attrice napoletana nota al pubblico come Isa Danieli. Tutti felici, dunque: Michele, Rossella, un po’ meno Giancarlo, ma, come sottolinea Luisa: «Silvia ha dato ascolto al suo cuore».
Silvia sta vivendo grandi emozioni in questo momento, scandito dal grande ritorno con Michele, in molti non ci credevano più.
Un evento molto atteso. Silvia lo ha vissuto con i sensi di colpa verso Giancarlo, una persona con cui si è confrontata in maniera sincera e che le è stata accanto in momenti difficili, ma lei ha capito che era una fase, mentre con Michele quel legame non è mai finito. Detto ciò, è felicissima di aver fatto questa scelta di cuore, tirando fuori i suoi sentimenti più autentici e forti. Come Luisa non posso che associarmi a Silvia: ho un rapporto quasi fraterno con Alberto Rossi (Michele), dopo tanti anni ci capiamo al volo.
Da quasi 28 anni lei interpreta Silvia Graziani, oramai vivete in simbiosi?
Inevitabilmente, per me ma credo per tutti i miei colleghi, il personaggio che interpreti diventa parte integrante della sua vita, ma io ne sono contenta, perché sono felice della mia esperienza nella squadra di Un Posto Al Sole.
Quali sono stati i momenti più belli di questa lunga avventura?
Ce ne sono stati tanti di bellissimi, ma la cosa veramente bella è il bene che ci vogliamo. Non è retorico dire che siamo come in una grande famiglia, l’atmosfera è quella di casa, soprattutto tra noi storici, siamo molto uniti. Questo è l’aspetto più bello, l’affetto e affiatamento che c’è tra noi, il piacere di avere conosciuto persone belle e che continuano ad essere belle negli anni. Io qui ho trovato degli amici veri.
Il tema più difficile da portare in scena per lei in questi anni?
Forse il periodo in cui Silvia era alcolista, è stata una bella sfida, non è stato semplice, essendo una cosa lontana anni luce da me, mi ha portato a confrontarmi con questo mondo terribile, un vero e proprio tunnel.
C’è una persona a cui è particolarmente legata sul set?
Germano Bellavia sicuramente, una persona che è nel mio cuore, direi quasi indispensabile, io mi confido molto con lui, ci sono molto affezionata e penso di essere ricambiata, ci vogliamo bene e ci diciamo sempre quello che pensiamo con franchezza.
Lei è a teatro con lo spettacolo “Streghe da marciapiede”, in cui ha condiviso il palcoscenico con le sue colleghe di set (Miriam Candurro, Antonella Prisco, Gina Amarante) e con Peppe Romano. Dove e quando la vedremo ancora?
Lo spettacolo è andato molto bene, ci sono state molto richieste dopo il debutto per la rassegna “Vomero OFF”. Sabato e domenica prossimi saremo al teatro Sancarluccio, ci sono in programmazione tante altre date, ma diremo al momento opportuno per scaramanzia.
Come è stato lavorare con le sue colleghe di Un Posto Al Sole?
È un’esperienza incredibile, un vero toccasana per me che sto vivendo un periodo delicato. Avevo bisogno di qualcosa anche di diverso dal set. Insieme a loro, mi diverto molto e questa cosa mi mancava. Posso affermare ormai che con Miriam, Antonella e Gina - che io conoscevo meno per non condividere molte scene a Palazzo Palladini - è nata una vera e propria amicizia.
Che stagione sta attraversando come artista e come donna?
A livello artistico, è un bel momento. Io che vengo dal teatro, sono sempre contenta di ritornarci, è il mio habitat naturale, il mio mondo. Sul piano personale, non ho attraversato un bel periodo, per questo avevo ancora più bisogno di questo spettacolo che mi gratifica ma soprattutto mi diverte tantissimo, è una parentesi di leggerezza. Le amiche in scena con me, poi, sono deliziose.
C’è un progetto ancora da realizzare che la farebbe felice?
Io credo che già conciliare Un Posto al Sole e questo spettacolo a teatro sia una bella impresa, anche perché noi tutte siamo molto assorbite dal lavoro quotidiano sul set, nonostante il quale, siamo riuscite a ritagliarci momenti, andando in scena nel weekend. Perciò, per ora va bene così, per gli altri progetti, che comunque non mancano mai, vedremo. Io sono un po’ fatalista da questo punto di vista.
C’è un tema che le piacerebbe ancora affrontare in Un Posto Al Sole?
Nessun tema particolare. Quello che vorrei soprattutto è tornare alla commedia, voglio tornare a ridere e far sorridere il pubblico con Silvia, che ha sempre avuto, fin dall’inizio, una vena comica. Solo che, nel tempo, gli autori mi hanno valorizzato soprattutto nei ruoli drammatici, forse perché li hanno ritenuti più adatti a me. Ora, però, vorrei un po’ di spensieratezza per la mia Silvia!