Lunedì, 23 Dicembre 2024

Francesco Nuti, se ne va il toscano dagli occhi malinconici

Toscano, occhi malinconici, lo ricorderemo per i suoi film e le sue canzoni. Si è spento oggi a Roma Francesco Nuti, nello stesso giorno che segna la fine di un’epoca con la scomparsa di Silvio Berlusconi.

Attore, regista, sceneggiatore, produttore e cantante, Nuti stava male da molto tempo. Un incidente avvenuto nel 2006 gli aveva procurato gravi danni neurologici, tra cui l’incapacità di parlare e di muoversi. Negli anni aveva sofferto di depressione (e tentato anche il suicidio), una fragilità che emergeva anche dal suo lavoro artistico. Non frequentava, mai lo aveva fatto, il jet set. 

All’inizio della sua carriera, aveva partecipato come sceneggiatore e protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio PonziMadonna che silenzio c'è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983). Per il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, si aggiudicò il David di Donatello e il Nastro d’argento come migliore attore protagonista. In seguito, esordì, come regista, con Casablanca, Casablanca (1985), che gli valse il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián e il secondo David di Donatello come miglior attore. Realizzò, tra la seconda metà degli anni ottanta e l’inizio anni novanta, altre pellicole di successo: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).

Nello stesso periodo si era dedicato anche alla musica. Nel 1988 partecipò al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci e inciso poi nel ‘92. Seguirono film che non incontrarono il favore di pubblico e critica. Il suo ultimo film è del 2005: Concorso di colpa, diretto da Claudio Fragasso, in cui vestiva i panni dell'ispettore Francesco De Bernardi, impegnato in un intricato delitto legato al caso Moro.

Era stato sposato con Annamaria Malipiero, da cui aveva avuto una figlia, Ginevra. Della sua sofferenza, sia fisica che mentale, si sapeva da tempo. Nel 2009, aveva ricevuto il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 “Alla carriera”, ritirato proprio dalla figlia Ginevra: il primo riconoscimento alla carriera assegnatogli nella sua storia cinematografica e artistica. In una lettera scritta qualche anno fa dal fratello Giovanni, che idealmente dava voce a Francesco, affermava la sua tenacia nel continuare a vivere. Nuti ci lascia oggi, all’età di 68 anni.

 

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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