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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Il giovane equipaggio a bordo della Blue Marlin II “Le Principesse” ha fatto una bellissima regata. I cinque ragazzi seguiti dalle comunità gestite dall’associazione Jonathan venerdì 17 maggio 2024 sono partiti, insieme a skipper esperti, alla volta della Regata dei Tre Golfi, la prestigiosa gara che si svolge ogni anno all’interno della Rolex Cup toccando i Golfi di Napoli, Salerno e Gaeta.
Una tre giorni di navigazione a cui si sono preparati con entusiasmo ma anche con molta fatica, lavorando sodo sin dall’autunno. La gara, infatti, è solo l’ultimo tassello di un progetto educativo che vede questi giovani dal passato difficile - affidati dal Dipartimento Giustizia Minorile alle comunità di Jonathan - protagonisti di una sfida ma soprattutto di una grande opportunità di riscatto sociale.
Buon vento
«Sono oramai 15 anni che partecipiamo alla Regata dei Tre Golfi – spiega la responsabile di Jonathan Silvia Ricciardi – Prima ci appoggiavamo ai circoli navali, da 5 anni abbiamo la nostra barca che ci consente di utilizzare la vela come progetto educativo stabile ma anche come momento formativo, un aspetto che attiene a uno sport con un valore sicuramente disciplinante, dato dal lavorare in gruppo con delle regole».
«Un bellissimo progetto che ci fa capire tante cose, una grande emozione vivere l'esperienza del mare a cui ci prepariamo nel modo migliore che possiamo, cercando di ottenere un buon risultato, anche per dare soddisfazione a chi ci segue». Ecco la voce dei ragazzi. Loro hanno tra i 15 e i 17 anni, e sono in misure cautelari o messa alla prova.
L’equipaggio ha partecipato alla Regata dei Tre Golfi, toccando tutte le tappe in programma e arrivando domenica fino a Capri, ma è stato costretto a ritirarsi prima a causa della mancanza del vento.
Venerdì scorso ai nastri di partenza, i giovani sono stati incoraggiati dall’assessore regionale al Welfare Lucia Fortini e dall’assessore comunale ai Giovani Chiara Marciani. A dare il loro supporto anche la responsabile del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità Carolina Iapicca, i presidenti dei Tribunali per i Minorenni di Napoli e Salerno, Paola Brunese e Piero Avallone. Ad augurare buon vento ai giovanissimi c’erano, tra gli altri, il presidente della Lega Navale di Napoli Alfredo Vaglieco, da sempre accanto al progetto, con il Garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello.
Il progetto Jonathan – Vela
«Il Progetto Jonathan – Vela prende le mosse quindici anni fa, quando immaginammo di mettere in relazione i minori dell’area penale ed il mare – spiegano i responsabili di Jonathan, Silvia Ricciardi e Vincenzo Morgera - Ci muoveva la convinzione che il mare, e lo sport velico, potessero avere un impatto significativo sulle loro vite, potessero incidere ed offrire, concretamente, delle opportunità educative e formative. Quella che ci sembrava una sfida affascinante ma piena di difficoltà è divenuta progressivamente un modello».
Questo lavoro ha reso possibile inserire gli oltre 90 ragazzi coinvolti in questi anni di esperienza in contesti ed attività per loro inediti. Hanno navigato di notte, sono arrivati a Ischia, Procida, Capri, Ponza, Ventotene e sono rimasti ammaliati dalla bellezza delle albe e dei tramonti, hanno nuotato insieme ai delfini ed hanno preparato i pasti a bordo, pasti che poi hanno consumato. Equipaggio tra gli equipaggi, ragazzi dell’area penale in mezzo a professionisti pluridecorati nello straordinario scenario di Santa Lucia, di fronte Castel dell’Ovo a mezzanotte.
Blue Marlin II “Le Principesse”
Blue Marlin II “Le Principesse” è un feeling 446 di 14 metri, sequestrato dalla Guardia di Finanza alla criminalità organizzata, a trafficanti di uomini che trasportavano a bordo 57 migranti – curdi, siriani e afghani – ed assegnata nel 2019 alla Associazione Jonathan. «Il momento esatto in cui Blue Marlin ci è stata assegnata ufficialmente dalle Autorità Giudiziarie di Taranto ha rappresentato per noi uno spartiacque, ci ha spalancato davanti orizzonti nuovi».
Il progetto - sostenuto da un sistema di rete stabile e strutturato che vede insieme all’Associazione Jonathan il CGM di Napoli, la Lega Navale di Napoli e GIVOVA - grazie alle buone pratiche realizzate ha consentito ai ragazzi di trasformarsi “da branco in equipaggio”.
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