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Il monumentale Salone di Lettura della Biblioteca Nazionale di Napoli sarà intitolato a Guerriera Guerrieri durante un convegno di studi con ingresso libero che si terrà mercoledì 8 marzo 2023.
Moderati dalla Direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli Maria Iannotti, intervengono dalle ore 9.00 alle 13.30: Vittoria Fiorelli, Fiammetta Sabba, Teresa Leo, Patrizia Rocchini, Fiorella Romano, Maria Rascaglia, Gabriella Mansi, Daniela Bacca e Simonetta Buttò direttrice dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane.
Nel pomeriggio dopo la cerimonia di intitolazione del salone di Lettura alle ore 15.00, porteranno le loro testimonianze e riflessioni: Titti Marrone, Sergio Angori, Guido D’Agostino, Giuseppe De Nitto, Vincenzo Trombetta, modera Lydia Tarsitano.
A Guerriera Guerrieri tutti gli studiosi di Napoli, e non solo, devono "la salvazione di tutto il patrimonio librario della Biblioteca Nazionale", così scrive Benedetto Croce ma, come capita spesso, si dimenticano le donne che hanno svolto con grande abnegazione il loro lavoro.
Pochi ormai si ricordano di lei, eppure ha salvato in piena guerra un immenso patrimonio librario tra i più preziosi e antichi al mondo, ed a lei si deve la successiva risistemazione dei libri e delle collezioni della Nazionale. Oggi resta un riferimento indispensabile per quanti si apprestano a fare ricerche sulla storia della biblioteca e sui suoi manoscritti.
“L’intitolazione alla Guerrieri del Monumentale Salone di Lettura - spiega Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale - non è solo un atto dovuto ma è il segno della riconoscenza della città alla sua opera e vuole rappresentare un modo per dare visibilità alla professione bibliotecaria, di cui forse non si è ancora compreso appieno il ruolo sociale e scientifico.“
Guerriera Guerrieri:
Diresse la Biblioteca Nazionale di Napoli dal 1943 al 1967, anni segnati dalla guerra e dalla successiva ricostruzione. Donna semplice, rispettosa del suo ruolo ma energica e volitiva, difese strenuamente la biblioteca prima dagli occupanti tedeschi, poi dagli alleati.
Negli anni Cinquanta e Sessanta organizzò mostre bibliografiche ed eventi culturali, impiantò un piccolo laboratorio di legatoria e di primo restauro. La sua opera di direttrice e soprintendente poi fu sempre improntata a grande modernità. Antesignana nell’introdurre metodiche di archiviazione divenute la base della futura catalogazione, promosse la costituzione della Sezione della Campania e della Calabria dell’AIB, di cui fu presidente ininterrottamente dal 1948 al 1976 (poi presidente onoraria e consigliere, fino al 1979).
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