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Tre nuovi appuntamenti in programma al Trianon Viviani, il teatro della Canzone napoletana, dal 27 al 29 gennaio 2023.
- Venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 21.00: Terroni, spettacolo sulla questione meridionale tratto dal libro omonimo di Pino Aprile, con Roberto D’Alessandro.
D’Alessandro, calabrese di Montalto Uffugo, cresciuto artisticamente a Roma alla scuola di Gigi Proietti, propone con Aprile una controstoria dell'Unità d'Italia per spiegare le ragioni della questione meridionale.
«L’incontro fra le due metà d’Italia è evidentemente uno scontro fra due mondi lontani, due realtà che procedono a velocità diverse e forse anche in direzioni diverse – spiega l’autore-attore-regista – : l’elenco dei luoghi comuni sui meridionali è lungo e fa sorridere anche, perché in parte è veritiero, ma il punto è capire che questa distanza, ormai oggettivamente abissale, trova origine in una “malaunità”».
Ad accompagnare la narrazione, un coro di canzoni popolari e di musiche scritte da Eugenio Bennato e Mimmo Cavallo, eseguite da Mariano Perrella. Con D’Alessandro in scena, Isabella Alfano, Giuseppe Coppola e Federico Pappalardo. L’allestimento scenico è di Clara Surro, i costumi di Salvatore Argenio e Annamaria Pisapia. Paolo Orlandelli è il regista assistente. La produzione è di Obiettivo Roma.
- Sabato 28 gennaio 2023, ore 21.00: Daniele Sepe in Sepè le Mokò omaggio a Totò e agli autori dei suoi film.
«Le avventure dadaïste di Totò e i suoi comprimari, come Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Taranto e Aldo Fabrizi – spiega Sepe –, sono talmente intense e veloci che il più delle volte prestiamo poco orecchio a quello che avviene al di sotto, alle strepitose partiture che sottolineano la comicità tragicomica delle sceneggiature, e così perdiamo di vista un elemento prezioso: compositori della levatura di Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini e Piero Umiliani avevano una possente preparazione jazzistica alle loro spalle».
Ad accompagnare il sax di Sepe, Mario Nappi (piano e tastiere), Aldo Capasso (contrabbasso e basso elettrico), Paolo Forlini (batteria), Antonello Iannotta (percussioni), Alessandro Tedesco (trombone) e Federico Luongo (chitarra). La produzione è di Ufficio K.
- Domenica 29 gennaio 2023, ore 18.30: Marco Zurzolo nella prima conferenza cantata del suo ciclo I suoni della città.
«Vista da terra, Napoli è bellissima. Molto più bella che vista dal mare. Perché da terra si vedono i napoletani. Perché da terra si vede la vita». Da questa considerazione di Elvio Porta, parte Marco Zurzolo per presentare il suo ciclo di tre conferenze cantate “Il suono della città”.
«Napoli, insieme alla gente che la abita, è uno stimolo continuo per la musica, per la cultura e per la creatività a 360 gradi – spiega Zurzolo –: l’energia che trasmette la nostra terra, nel bene e nel male, è immensa e noi nel nostro piccolo, rubiamo giorno dopo giorno le sue emozioni, la sua poesia, la sua eleganza e la sua immensa tradizione, trasformandola nella musica che ci rende riconoscibili in qualsiasi parte del mondo».
In questo primo appuntamento Zurzolo racconta Napoli attraverso i ricordi personali, sin dalla primissima infanzia, con aneddoti e racconti di tutto quello che lo ha portato verso la musica e la sua musica. L’excursus storico-musicale, contrappuntato dall’esecuzione di diversi brani, scandaglierà il fermento artistico che ha caratterizzato gli anni ‘70, ‘80 e ’90, con i fratelli Bennato, Pino Daniele e gli artisti del cosiddetto “Neapolitan power”.
- https://www.teatrotrianon.org/
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