Donne e bambini ucraini a Napoli: tornati i bus
È rientrato domenica pomeriggio all’Ospedale del Mare l’ultimo dei tre bus di profughi ucraini portati in Italia dagli attivisti dell’associazione Mediterranea Saving Humans e dagli operatori del gruppo di imprese sociali Gesco, grazie al supporto della Confederazione Nazionale Artigiani e a tanti cittadini che hanno contribuito con una raccolta fondi.
Una missione molto complessa, resa possibile grazie anche alle associazioni Un ponte per e Libera di Napoli che hanno donato beni di prima necessità portati ai rifugiati nei campi profughi polacchi, e grazie a tante famiglie campane che, oltre a regalare coperte e vestiario caldo, stanno accogliendo donne e bambini presso le loro case. Un centinaio le persone arrivate a Napoli grazie alla missione Safe passage in Ukraina, incrociate in due campi profughi tra la Polonia e l’Ucraina e sfuggite alla guerra, tra cui alcune con ferite per i bombardamenti, persone malate e una donna che sarà operata d’urgenza per un tumore. A bordo dell’ultimo bus sono arrivati a Napoli anche quattro studenti dell’Ecuador e una studentessa colombiana con due gatti al seguito, che erano in Ucraina per studiare.
Gli altri due bus sono arrivati a Napoli sabato 19 marzo, il primo la sera all’hub vaccinale della Mostra d’Oltremare e il secondo la notte all’Ospedale del Mare.
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Quasi tutte le persone dopo i controlli Covid e la registrazione come rifugiati, sono state accompagnate presso le famiglie che le ospitano tra Napoli e altre città campane, grazie alla rete di accoglienza che ha attivato Gesco.
Prosegue intanto la campagna di raccolta fondi di Gesco, per continuare a sostenere i profughi ucraini arrivati a Napoli e per organizzare altre missioni.
Per contribuire con una donazione:
Conto Corrente
IT 13 Q 05018 03400 000011277654
Intestato a: Gesco Consorzio di Cooperative Sociali
causale: #Gescoperlapace