Il Pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” è per moltissime donne il primo luogo in cui trovare ascolto e soprattutto farsi curare, letteralmente, le ferite dopo aver subito diverse forme di violenza. Ma non tutte sono disposte ad ammetterlo, solo alcune arrivano, dopo aver denunciato facendo scattare il “codice rosso”, accompagnate dalle forze dell’ordine. Molte di queste donne semplicemente scappano, in molti casi con i loro figli, perché sanno che potrebbero morire da un momento all’altro.
Violenza sulle donne: la situazione in Campania
Nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere giocano un ruolo determinante i Centri anti-violenza (Cav). Si tratta di luoghi di accoglienza dove tutte le donne che subiscono violenza non solo possono trovare ascolto, comprensione e supporto, ma anche avviare concretamente una serie di step per mettere a riparo da grossi rischi sé e i loro figli e per cominciare un percorso di riscatto e di riconquista dell’autonomia.
Il contrasto alla violenza di genere passa anche per la cultura, perciò è necessario andare a parlarne nelle scuole e riuscire, in qualche modo, ad incidere su modelli culturali che tutti noi abbiamo interiorizzato sin da piccoli: i famosi stereotipi di genere.
Si chiama Fiorinda la casa rifugio per donne maltrattate e vittime di violenza del Comune di Napoli, gestita dalla cooperativa sociale Dedalus, in memoria di Fiorinda Di Marino, la donna uccisa nel 2009 dal suo ex. All’interno dell’appartamento protetto che si trova all’interno di un bene confiscato alla camorra del territorio cittadino possono convivere fino a un massimo di 6 donne sole o accompagnate dai figli.
Gestisce in Campania 5 Centri anti-violenza e 3 Case rifugio: la cooperativa sociale EVA, del gruppo Gesco, rappresenta una delle storiche e più radicate esperienze di donne impegnate accanto ad altre donne. Attiva dal 1999 anni nell’ambito della prevenzione e del contrato alla violenza maschile, accoglie e sostiene donne in difficoltà, insieme ai loro bambini, attraverso un ampio spettro di servizi e una serie di percorsi di emancipazione e inserimento sociale e lavorativo.