Giovedì, 10 Luglio 2025

Galleria Toledo: la stagione di un teatro clandestino

“Galleria Toledo è un teatro ‘clandestino’ – dice la direttrice artistica Laura Angiulli alla presentazione stampa della stagione 2025-6 – perché, ancora una volta, non siamo diventati centro di produzione ministeriale.

Questa scelta politica, se da un punto di vista artistico non ci ferma perché andiamo avanti come sempre, in maniera ostinata, da quello amministrativo ci condanna a fare salti mortali per fare venire le compagnie a fare spettacoli e retribuirle. Non esistendo la possibilità di fare produzioni, infatti, non possiamo ospitare quindi sarebbe impossibile fare la nostra attività teatrale. Ma nonostante tutto, il dispiacere, le difficoltà, andiamo avanti e presentiamo la nuova stagione con la consueta attenzione ai giovani, alle compagnie che propongono spettacoli innovativi, ai laboratori con i ragazzi che nel corso della nostra lunga attività sempre ci hanno portato lusinghieri risultati. Giulia C. Renzi, che rappresenta il presente ed il futuro di questo teatro, dirige artisticamente la stagione con me”.

Vale la pena cominciare l’analisi di questa stagione dai progetti speciali che rendono Galleria Toledo una fucina fin dalla metà di settembre grazie all’”Osservatorio Bardefè” a cura di Lorenza Pensato, Giulia C. Renzi e Marco Mario de Notaris. Un progetto che va avanti da settembre a dicembre, omaggio allo scenografo Tata Barbalato. 4 spettacolo compongono il progetto: “I fiori di carta”, “Paz 81-82”, “La favola della pace”, “Soprattutto l’Anguria”.

A novembre vanno in scena gli spettacoli del “Progetto Beckett” curato da Laura Angiulli e Gabriele Frasca che così presenta l’idea: “Beckett, il secondo drammaturgo più rappresentato in molto paesi dopo Shakespeare, amava molto l’Italia grazie alla sua insegnante d’italiano, Bianca Esposito, figlia del musicista Michele Esposito. Questa rassegna vuole essere un tributo al grande autore irlandese a Napoli città chiave per Beckett”. Quattro i lavori che compongono questa sezione: “Lo spopolatore”, produzione di Galleria Toledo, “Rockaby Berceuse Dondolo” progetto di ricerca dell’Archivio Quatrucci, che grazie al lavoro di Carla Tatò, consente di mostrare a Napoli materiali chiave per l’opera beckettiana, “Suonala ancora Sam” ed “Aspettando Godot”, testo fondamentale per comprendere come la replicabilità sia così presente nella nostra società, una produzione di Galleria Toledo con la regia di Laura Angiulli.

Da segnalare e seguire con attenzione, a cura di Giulia C. Renzi, il Cantiere Under 35 che si compone di testi davvero interessanti che propongono al pubblico figure poco esplorate, ma di grande suggestione come Julie d’Aubigny ed altri.

Alina Narciso scrive e dirige “C’era una volta un fiume” con Alessandra Borgia che apre la stagione il 26 settembre. Una riflessione sulla privatizzazione dell’acqua; a seguire, dal 3 al 5 ottobre, l’irriverente one man show, “Salvami mostro” di e con Lorenzo Balducci, un viaggio nei personaggi di Balducci per la prima volta catapultati nella dimensione teatrale.

Rosario Diana dirige Andrea Renzi, Cecilia Lupoli ed Antonio Elia, in “Tiresia Reloaded”, uno spettacolo intermediale di teatro-musica-danza in scena il 9 e 10 ottobre.

Nicole De Leo omaggia Pedro Lemebel, attivista, intellettuale, performer cileno nello spettacolo “Manifesto Parlo per la mia differenza” in scena il 25 e 26 ottobre.

“Un inno lisergico e solitario alla libertà di divenire” così si presenta “Middlesex” con regia e drammaturgia di Enrico Casagrande e Daniele Nicolò in scena il 29 e 30 novembre. “Pasolini”, prodotto da Chille de la balanza, con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, è un atto di resistenza culturale che va in scena dal 5 al 7 dicembre.

Dal 22 gennaio va in scena “Tempesta” con la regia di Laura Angiulli in cui il sottile limite tra illusione e realtà sembra svanire in una pace.

Da non perdere dal 28 febbraio “Elogio della vita a rovescio” liberamente ispirato all’opera di Han Kang con Giulia Scotti. Nell’opera di questa autrice si mescolano in maniera estremamente singolare dimensione esistenziale e fantasia al limite del fantastico.

L’”Edipo re”, la storia di un bambino preso nella trappola genetica e abbandonato al suo destino, è la proposta di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti autori ed interpreti di questo spettacolo che va in scena dal 6 marzo.

Laura Angiulli si confronta con il napoletano in “Lessico napoletano”, in scena dal 22 marzo con Agostino Chiummariello, Alessandra D’elia, Antonio Speranza.

Elena Bucci il 17 aprile arriva Galleria Toledo con “Non sentire il male”, un lavoro molto bello su Eleonora Duse.

La cultura si fa lavorando e a Galleria Toledo lavorano da una vita, con o senza il Ministero della cultura alle spalle.

AUTORE: Roberta D'Agostino 

 

Author: Redazione

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