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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Al teatro Instabile Napoli (via del Fico al Purgatorio, 38) andrà in scena Mater Camorra ‘O paraustiello da Squarciona , adattamento da Brecht di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi una produzione Talentum production di Marcello Radano con Accademia vesuviana del teatro e cinema, dal 29 dicembre all’8 gennaio 2023.
Calendario orari e date:
- 29 dicembre, alle ore 20.30
- 30 dicembre, alle ore 20.30
-6 gennaio, alle ore 18.30
- 7 gennaio, alle ore 18.30
-8 gennaio, alle ore 18.30
In scena, con Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro, ci sono: Ciro Pellegrino, Gianluca Cangiano, Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Vincenza Granato, Vincenzo Gambocci, Antonio Pio Del Vecchio, Nancy Pia De Simone, Rosa Vanese, Carlo Paolo Sepe, Noemi Iovino, Paola Carillo, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino, Elisa Sodano, Gennaro Zannelli, Salvatore Ciro Tufano, Luigi Guerra, Sara Ciccone, Anna Sodano, Enrico Annunziata.
Caratteristiche del lavoro:
Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro “bestialità”. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan sottolineato da un coro greco di animali che fa immergere lo spettatore in una giungla. I costumi sono ricoperti di soldi macchiati di sangue per evidenziare che il “Dio denaro” è l’unico interesse dei camorristi. Elemento scenografico dello spettacolo è un carro. Sui suoi quattro lati,sono riprodotte le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita. Nello spettacolo si parla delle vittime innocenti di camorra e mafia e di Gaetano Montanino a cui Mater Camorra è dedicato. Guardia giurata, Montanino viene ucciso il 4 agosto 2009 durante una sparatoria avvenuta in piazza Mercato a Napoli, mentre stava svolgendo la sua ordinaria attività di controllo. Montanino e un collega, sono nella macchina di servizio dell’istituto per cui lavorano, “la Vigilante” per il loro abituale giro di controllo delle attività commerciali quando improvvisamente sono avvicinati da quattro delinquenti che intimano loro la consegna delle armi. La guardia giurata Gaetano Montanino non cede alle pressioni dei rapinatori e non consegna l’arma di ordinanza, consapevole che la stessa sarebbe stata usata dai rapinatori per commettere altri reati, sacrificando la propria stessa vita. Gaetano viene colpito da 7 colpi di pistola, il compagno è più fortunato, i sei proiettili che lo raggiungono non ledono parti vitali. Processati e condannati i responsabili dell’omicidio. Gaetano Montanino è riconosciuto “vittima del dovere” con decreto del Capo di Polizia n. 599/C/3/GG/34 del 13 marzo 2013.
Lo spettacolo ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, di Libera, di Associazione A. R. Ca. Agende Rosse Campania, di Articolo 21.
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