Lunedì, 23 Dicembre 2024

Teatro Diana: si parte con Natale in casa Cupiello di Vincenzo Salemme

La 43° stagione di prosa del Teatro Diana si inaugurerà mercoledì primo novembre con una prima nazionale di uno tra più attesi debutti di questa stagione teatrale: Vincenzo Salemme porta in scena, per la prima volta, una tra le commedie più conosciute e amate da tutto il pubblico: “Natale in casa Cupiello” di Eduardo de Filippo.

Si è alzato il sipario per la prima volta sulla commedia ‘Natale in casa Cupiello’, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, e il successo è stato letteralmente travolgente: un pubblico entusiasta ha accolto con affetto prima e con grandi consensi dopo il “presepio” di Eduardo De Filippo, in una nuova versione inedita a cui il regista e drammaturgo lavorava da tempo. Rispettando il testo originale, Salemme ha compiuto l’impresa di “modernizzare” una delle commedie più conosciute del Teatro del Novecento, lavorando come mai prima sulla trasposizione di quei dialoghi e di quella gestualità che fanno parte della tradizione e della cultura del nostro Paese: "Mi sono avventurato nel capolavoro di Eduardo, mettendo in piedi una macchina pazzesca, davanti e dietro le quinte, a cui lavorano più di 40 persone. Portare in scena per la prima volta un'opera così fondamentale per il teatro italiano è stata una gioia immensa. Attraverso il meraviglioso testo di Eduardo, 'respirando' le sue parole ho potuto riscoprire una civiltà culturale che credo si stia affievolendo nel mondo di oggi. Anche per questa ragione, quindi, non potrei essere più felice di averlo ritrovato sul palco".

Salemme e la sua compagnia sono pronti e felici di arrivare al Teatro Diana di Napoli, dall’1 novembre (lo spettacolo è alle ore 21 e sarà in scena fino al 17 dicembre 2023), a rendere omaggio nella sua città ad un protagonista del teatro mondiale e al suo capolavoro, rievocando un tempo nel quale lo stesso Salemme ha iniziato a muovere con entusiasmo e passione i primi passi nel mondo del teatro, incontrando proprio il Maestro Eduardo nel 1977: “Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: Natale in casa Cupiello. Sono passati, da allora, ben 46 anni. Nel frattempo, sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore”.

È un momento magico per Vincenzo Salemme, attore, drammaturgo e regista, tra i più amati: l’ultima commedia, in ordine cronologico, è stata ‘Napoletano? E famme ‘na pizza!’, record di spettatori nei teatri nel 2021-2022 (150mila spettatori, in 23 città con 180 repliche) e in tv - in termini di telespettatori e di share - messa in scena di recente in diretta su Rai2, un esperimento, quello del tele-teatro, che Salemme ha trasformato in un successo.

Tra i protagonisti più apprezzati dello spettacolo, da più di 30 anni scrive e mette in scena commedie e spettacoli scritti da lui, spesso portati al Cinema, dove lavora con successo come attore, regista e sceneggiatore. “Ma la voglia di tornare in quella casa degli anni ‘40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire la zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola”.

Maggiori informazioni e vendita biglietti on line sul sito www.teatrodiana.it

Author: Redazione

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