Una macchina della solidarietà senza sosta. Questo è quello che traspare subito entrando nel Centro di accoglienza Elia Leva della Basilica del Carmine, a via Marina.
Primo Piano
Raccontare la periferia fuori dagli stereotipi, attraverso gli scatti. Con questo obiettivo a Napoli è partito il Multi Social Lab, laboratorio di fotografia che tende al linguaggio multimediale, organizzato dall’associazione “Sguardo”. Location del percorso formativo è il centro giovanile di Secondigliano “Sandro Pertini”, il vecchio municipio restituito a ragazze e ragazzi della zona per dare loro la possibilità di partecipare ad attività sociali.
“Per favore, abbiamo bisogno di aiuto. Avremmo tanto bisogno di un mezzo di trasporto, come un’ambulanza, non nuova, anche usata, per trasferire i feriti dal campo di battaglia agli ospedali vicini. Per favore aiutateci”.
Dalla baraccopoli dell’ex mercato ittico, devastata da un incendio lo scorso 16 gennaio, al Cardarelli, passando per la Stazione centrale. È la Napoli dei senza dimora, fatta di volti, di storie differenti. Ci sono migranti che scappano da situazioni difficili, persone che si sono trovate per strada a causa di problemi personali, familiari, lavorativi.
Il numero di aritmie ventricolari maligne in pazienti con defibrillatore cardiaco impiantato ha avuto un aumento durante il lockdown. È quanto emerge da uno studio (“Effects of COVID-19 lockdown on arrhythmias in patients with implantable cardioverter-defibrillators in southern Italy”) condotto su 574 persone arruolate in sette differenti ospedali della Campania, e controllati attraverso un’osservazione a distanza.