Lunedì, 08 Luglio 2024

A Napoli 11 progetti espositivi con il bando per l’arte contemporanea del Comune

Undici progetti espositivi a Napoli da giugno a dicembre con il primo bando per l’arte contemporanea del Comune, attraverso il quale l’istituzione ha stanziato 200mila euro.  Una rassegna diffusa nel tempo e nello spazio che mette in rete quartieri e linguaggi differenti, passando dalla fotografia all’audiovisivo, dalla scultura alla performance e alle installazioni sonore.

Fra i progetti, quattro prevedono la realizzazione di opere site-specific, appositamente concepite per essere temporaneamente esposte nella Chiesa di San Severo al Pendino: attraverso il dialogo con l'arte contemporanea, il sito monumentale, tra i luoghi simbolo della Strada dei Musei, viene così posto al centro di un'ampia azione di valorizzazione, che mira ad accrescerne le possibilità di fruizione e favorirne la conoscenza.

Gli artisti coinvolti sono: Danilo Correale; Matilde De Feo; Giuliana Conte; Valeria Apicella; Marina Caneve; Fidel Garcìa; Mario Spada e Gaetano Ippolito; Gilda Pantuliano, Cesare Mondrone e Michela Frungillo; Lucas Memmola e Roberto Pugliese; Claudio D’Avascio e Cosimo D’Auria; Gianluigi Masucci.

Il primo progetto ad essere inaugurato sarà quello di Danilo Correale, dal titolo “Vacant”, proposto da Associazione Faro, ospitato dalla Chiesa di San Severo al Pendino: dal 20 giugno, con opening il 19, al 6 luglio, la Chiesa accoglierà un’installazione sonora, a cura di Vasco Forconi. L’opera propone un’analisi dell’applauso, un archetipo dell’interazione umana non verbale tradizionalmente associato alla fine di un evento (sportivo, politico, culturale, liturgico ecc.) di particolare rilevanza collettiva ed emotiva. Quest'opera pensata per una fruizione tanto individuale quanto collettiva, si insinua nel flusso distratto che caratterizza la frequentazione del Centro Storico di Napoli offrendo un’interruzione sonora e poi percettivo - sensoriale in grado di suggerire, poeticamente, domande di ampio respiro, invitandoci a riflettere sulle responsabilità dell’individuo in un più ampio processo di trasformazione della realtà e della società.

Dal 22 giugno al 3 agosto la mostra “Ramondino’s Apologue Extended Reality Film” di Matilde De Feo, proposta da Associazione Culturale mald’è in collaborazione con L’Arsenale di Napoli e a cura di Marco Izzolino, porterà negli spazi dell’Archivio di Stato, dell’Acquedotto dei Vergini alla Sanità Aqua Augusta, dell’Editoriale Scientifica - Palazzo Marigliano e della Cappella del Cappuccio - Polo Culturale della Pietrasanta, il secondo capitolo della trilogia “Naples Three Of Three”, un’ipotesi di storytelling digitale, una trilogia che trasforma le storie in visioni raccontando, attraverso i nuovi linguaggi digitali e uno sguardo unico e al contempo diverso, la città metropolitana di Napoli. Ritratto animato dedicato alla scrittrice napoletana Fabrizia Ramondino, il film coprodotto dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli, vincitore del bando Cinema della Regione Campania è extended reality, può essere cioè nascosto nella superficie e si può leggere con un’app di realtà aumentata progettata con il CNR di Pisa.

Il Rione Sanità farà da scenario al lavoro di Giuliana Conte, promosso dalla Cooperativa La Paranza e dalla Cooperativa La Sorte, che dal 1 luglio al 20 dicembre propone “I volti di una comunità”: nelle strade del Rione Sanità e nei beni comuni rigenerati e restituiti alla collettività, è prevista l’installazione di foto dei volti della gente del quartiere, in ideale prosecuzione con l’opera di coinvolgimento della comunità del quartiere già avviata con le foto che oggi decorano la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini. 

Il progetto di Valeria Apicella dal titolo “Care”, a cura dell’Associazione culturale Residenza 3.14 sotto la direzione artistica della stessa Apicella, è un’installazione di corpi appositamente concepita per la Chiesa di San Severo al Pendino, che la ospiterà dal 20 settembre al 4 ottobre. Ogni giorno 5 performers abiteranno il luogo. La loro azione è deporre. Deporre le armi dell’agire libera un aspetto vitale dell’esperienza: l’attraversamento della soglia percettiva tra il visibile e l’invisibile. Il tempo vuoto, il sonno, lo stare e non il fare sono gli stati indagati.

Exhibit FAQ | Foto Archivio di Quartiere”, dell’artista Marina Caneve, a cura di Stefania Rinaldi e promosso da CUT Circuito Urbano Temporaneo ETS in collaborazione con Sottospazio APS e DisIntegrati APS, animerà lo spazio della Basilica di San Giovanni Maggiore dal 1 al 17 ottobre. Il progetto indaga il legame tra comunità abitanti e patrimonio culturale sottoutilizzato del Centro Storico di Napoli, al fine di favorirne la valorizzazione tramite la costruzione di un racconto contemporaneo del territorio, in cui Fotografia e Archivio sono intesi come strumenti di indagine critica.

MOSS Ecomuseo Diffuso di Scampia ospiterà il progetto di Mario Spada e Gaetano Ippolito, promosso da Chi rom e...chi no APS, dal titolo “Spina Tremula”, che dal 1 ottobre al 18 dicembre presenta le opere dei due fotografi  offrendo due prospettive uniche sulla città di Napoli raccolte nell’arco di tre decenni. L’esposizione diventa una metafora del dialogo tra generazioni, mostrando archivi fotografici che rivelano la Napoli esposta e nascosta nel tempo. 

Gilda Pantuliano, Cesare Mondrone e Michela Frungillo sono gli artisti coinvolti nel progetto “Art éco”, a cura di Federica Guida, Luigi Ciliberti e Melania Fusaro, promosso dalla Società Cooperativa Sociale Culturadice. Dal 5 al 26 ottobre nella Chiesa di S. Maria di Portosalvo sarà esplorato il legame tra arte contemporanea e sostenibilità ambientale, partendo dalla ricerca sui materiali inquinanti dei mari fino all'espressione delle emozioni legate alla contemporaneità. 

Dal 10 al 14 ottobre nella Chiesa di San Severo al Pendino la Fondazione Morra Greco proporrà la mostra di Fidel Garcìa “Imitación Controlada”, a cura di Giulia Pollicita, la prima in Italia dell’artista cubano. Un’installazione sonoro-scultorea che riflette sulle deformazioni del concetto di collettività attraverso la riproduzione di registrazioni audio della folla per le strade di Napoli durante la vittoria calcistica e in momenti di festa per le strade di L’Avana in una ritualità del quotidiano che oscilla tra comportamenti spontanei e dispositivi più o meno istituzionalizzati di controllo culturale.

Giata Tam Vivis - ero così felice di essere in vita”, di Lucas Memmola e Roberto Pugliese, a cura di Marta Ferrara, è il quarto dei progetti site specific per la Chiesa di San Severo al Pendino. Promossa da Quartiere Latino APS, dal 31 ottobre al 15 novembre la mostra presenta l’interazione tra le ricerche e i linguaggi dei due artisti napoletani. Giata tam vivis è un frammento in latino ritrovato nella zona absidale dell’edificio religioso. Secondo i linguisti, non ha senso compiuto ma affidando il frammento ai sistemi di traduzione online è possibile interpretarlo così: ero così felice di essere in vita. Lo sforzo di traduzione da parte della macchina può essere letto, empaticamente, come un segno di partecipazione del sistema virtuale alla vita umana e organica. Provando ad accantonare rigide dicotomie, il progetto di mostra e il relativo programma di attività collaterali si propongono di essere uno stimolo per un’ampia riflessione sul tema dell’ibridazione tra diverse forme di vita e sull’ecologia delle relazioni.

Scouting Naples” è la mostra promossa dall’Associazione Teatrale Urteatro, ospitata dal Centro di Cultura e Animazione Arci Movie "Giorgio Mancini" di Ponticelli. Dal 7 al 30 novembre cinque installazioni del filmmaker-fotografo e videoartista Claudio D’Avascio (DiabladaProgetto MishimaVanitas - Dive In StradaZeno Sputafuoco In The StreetsCristallini) dialogheranno con l’installazione Naples In The Wings del dronista e fotografo Cosimo D’Auria.

Dal 15 al 28 dicembre, nella Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, l’Atelier Multimediale propone “Moto d'ORIGINE”, progetto espositivo dell’artista Gianluigi Masucci a cura di Giorgio Verzotti. Opere documentali, video, foto, pitture realizzano un corpo transmediale che reinterpreta in modo organico e circolare la Chiesa di Sant'Aniello a Caponapoli e la città nella sua interezza, intesa come città-cosmo, letta e restituita ad un contemporaneo passato-futuro-presente. L’allestimento inonda gli scavi archeologici, segue l’andamento delle mura greche e romane, attraversa verticalmente le cappelle laterali dalle cupole alle tombe a scolo, svela in opere precorse linee di forza celate: l’acqua, la nascita, la rinascita, l’antico e il rinnovato luogo sacro come centro propulsivo di energia. 

Author: Redazione

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