Lunedì, 23 Dicembre 2024

Amazing Naples, al Pan la personale di Christophe Mourey

Un viaggio accattivante fra arte e parole. Al Palazzo delle Arti Napoli si inaugura la mostra “Amazing Naples- Napoli, sogno dei sogni et mes rêves de bonheur”, che segue un discorso filologico su Napoli iniziato anni fa dall’artista Christophe Mourey. L’appuntamento è per giovedì 6 luglio 2023 alle 18.30 al Pan dove l’esposizione potrà essere visitata fino al 31 agosto 2023.

La personale è curata da Marco Fiore con la collaborazione della professoressa Marilena Marotta, e organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli, con il patrocinio della Regione Campania e fortemente voluta dal Console francese a Napoli, dall’Istituto Francese Grenoble, il club Unesco di Napoli, e l’Istituto Caselli – Real Fabbrica di Capodimonte.  Grazie al sostegno di Gianluca Migliorino design atelier, che propone un concetto di design sartoriale ed esclusivo, che prende ispirazione dall’arte, si svolgerà in otto sale, allestite con gran numero di opere per guidare gli ospiti attraverso un accattivante e delicato viaggio fra arte e parole. 

Alle 17 l’artista presenterà sempre al secondo piano, il suo libro “Furori Azzurri”. Dando spazio alle 18,30 all’inaugurazione mostra dove ciascuna sala è dedicata a un particolare libro, laddove copertina e pagine sono abbellite dai disegni dell’artista. Si tratta di un viaggio fra colori, linee e brio dei disegni con cui l’artista francese originario di Parigi, ma napoletano d’adozione, rende omaggio alla magnificenza della città del Vesuvio.

Una sala è dedicata alle opere del libro “Mmamm ma – Storia di un attimo di vita in bianco e nero” (Tullio Pironti Editore) di Alfredo Pezone, in cui l'autore racconta cosa abbiano significato le leggi antisemite a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, attraverso l’esperienza di un suo amico ebreo, Tullio, e del crimine commesso contro duecentoventuno bambini ebrei sotto i dieci anni che nel 1943 furono deportati da Roma ad Auschwitz.

Una seconda sala è dedicata al libro "Sei unico" (Nord-Sud Edizioni) di Bruno Tognolini, già noto per essere uno degli ideatori e degli autori della Melevisione, celeberrimo programma Rai per l'infanzia. Il volume contiene una delicatissima filastrocca legata al tema della disabilità. Il compimento è stato scritto infatti per una mamma timorosa per l'accoglienza che, nel passaggio dalle elementari alle scuole medie, i nuovi compagni di classe avrebbero potuto riservare a suo figlio, un ragazzo con la sindrome di Down. Le parole di Tognolini sono accompagnate dalle fantasiose illustrazioni di Christophe Mourey che esaltano il valore della diversità come ricchezza e marchio di unicità.

Un’altra sala del percorso artistico è dedicata a "Giordano Bruno - Non so di che pentirmi", un con i testi di Nely e le illustrazioni di Christophe Mourey per regalare loro l'audacia del pensiero sovversivo dell'insigne filosofo originario di Nola. Grazie ad alcune citazioni e alla leggenda dei tre asini, viene rievocata la memoria di un personaggio ardito e di un'intelligenza intrepida, fedele alla ricerca della verità e alla propria onestà intellettuale. Non saranno dimenticati disegni sul “Cristo Velato”.

L'ultima sala è quella della raccolta di poesie "Cammino sul filo rosso" di Josephine Valley in cui si affronta una tematica difficile di grande attualità: la violenza che ogni giorno milioni di donne nel mondo ancora subiscono. L'artista, Christophe Mourey ha così corredato i toccanti versi dell'autrice con dei disegni che ne colgono la peculiarità e le corde emotive. Le immagini accendono il focus su un dettaglio, un volto, un particolare con colori nitidi.

Nella sala verrà celebrata la figura della donna attraverso le esperienze e le storie di alcuni nomi importanti come Elsa Fitzgerald, Alda Merini, Maria Maddalena, Josephine Valley, Daphne Caruana Galizia, Camille Claudel, Salomè, Yasaman Aryani e Artemisia Gentileschi. Lo scopo è quello sensibilizzare sulla battaglia contro i soprusi e le violenze di genere che, nonostante gli sforzi, restano purtroppo una triste piaga ancora persistente. Da quando è arrivato a Napoli negli anni ’90 Mourey, si è subito innamorato. Quando parla della città partenopea, confessa sempre quanto impossibile sarebbe stato per lui non cercare di riprodurre la bellezza di Napoli nei suoi. Svelare la Napoli di Christophe Mourey significa dunque raccontare la storia di un artista romantico e di una città che strega. Già da un primo veloce sguardo emerge come i colori più usati dall'artista siano il blu, il verde e il rosso che rappresentano anche la fusione fra la bandiera italiana e quella francese. Nulla è lasciato al caso. Mourey con i suoi coloratissimi disegni intende non solo rappresentare i luoghi, ma anche imprimere sulla carta una propria indagine sociale, culturale e storica.

Author: Redazione

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