Lunedì, 23 Dicembre 2024

Sete, il corto dell'Accademia di Belle Arti di Napoli

È tratto dalla  novella “Le bevitrici di sangue“ del poeta e drammaturgo napoletano Salvatore Di Giacomo, il cortometraggio “Sete”, ideato dalla Scuola di Cinema e Audiovisivo della Accademia di Belle Arti di Napoli, nell’ambito del primo master di secondo livello in “Scenografia per il cinema e costume per il cinema”, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del P.O.C. 2014/2020, realizzato in collaborazione con la RAI e Netflix e riconosciuto dal Ministero dell’Università e Ricerca.

Il corto è stato presentato in anteprima nel foyer della Rai di Napoli. Alla manifestazione insieme agli allievi e le allieve e docenti  dell’Accademia, erano presenti il  direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli Antonio Parlati, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e Rosita Marchese Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

«Il nostro sforzo – dice il  Presidente De Luca - mira a fare di Napoli e della Campania un polo nazionale e internazionale dell'audiovisivo a partire dalla ex Base Nato di Bagnoli e dall'area a Salerno individuata per realizzare una grande piscina per le riprese sott'acqua; in questo quadro si inserisce il lavoro di cui parliamo oggi che nasce nel solco della collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli insieme con Rai e Netflix e che punta sulla formazione dei giovani e sui valori dell'umanesimo».

Le allieve e gli allievi hanno lavorato ad un  adattamento che rispettasse il linguaggio, le atmosfere e gli ambienti della Napoli di inizio ‘900, utilizzando il thriller come chiave interpretativa. Gli studenti si sono così confrontati con la complessità dello specifico genere, acquisendo capacità e competenze utili nella costruzione drammaturgica.

«Questo corto  - spiega Antonio Parlati - è  l’esempio di come si possa fare qualcosa di concreto per i giovani, si tratta di un’ operazione straordinaria  fatta interamente  dai ragazzi, RAI ha accompagnato questo progetto, significa avere toccato con mano il processo di come la scuola diventi mondo del lavoro. Da sempre l’opera di questo centro è aprire le proprie porte e stare sul territorio, lavorare con il territorio, partecipare in maniera fattiva e oggi questo ne rappresenta concretamente l’esempio».

La scrittura della sceneggiatura è avvenuta parallelamente alla costruzione scenografica e all’ideazione dei costumi. La regia, guidata da Barbara Napolitano, ha visto protagonisti tutti i discenti che sono  stati centrali nell’organizzazione e nella realizzazione di tutte le fasi del corto dallo script alla direzione degli attori, dalla direzione della fotografia al montaggio. Le musiche sono state realizzate da Vincenzo Russo allievo del Conservatorio San Pietro a Majella.

«Questo cortometraggio  - afferma la Presidente dell’Accademia -  è l’esempio di come si deve fare rete per arrivare alla meta, su questo progetto c’è stata la Regione Campania, Rai, Netfix, l’Accademia e anche il Conservatorio San Pietro a Majella , le musiche del cortometraggio sono di Vincenzo Russo allievo del Conservatorio, dimostrazione che solo facendo con passione un lavoro comune si può andare avanti. Ringrazio il centro Rai e la Regione Campania che ha sostenuto il Master perché praticare la scuola di Cinema significa investire nella formazione di figure particolari, professionali non teoriche e in tal senso stiamo rinnovando anche un accordo triennale con la Rai».

Il Master a cui hanno preso parte 43 ragazzi - 29 per l’indirizzo in Scenografia e 14 per l’indirizzo in Costume- selezionati attraverso bando di concorso pubblico è stato il primo in Italia nel suo genere, tra le Accademia di Belle Arti, un’occasione di formazione di altissimo livello i cui costi di partecipazione sono stati interamente coperti dal finanziamento della Regione Campania e, in quota parte, dalla società Netflix. 

Il percorso didattico realizzato in un periodo di 9 mesi, per un totale di circa 700 ore di lezione, suddivise in attività teorico pratiche e tirocini, ha visto gli allievi e le allieve impegnati nella ricerca e nell’indagine dei singoli indirizzi, guidati da docenti interni e esterni all’Accademia di Napoli individuati tra professionisti nel campo cinematografico italiano. Sono state svolte 50 ore di Masterclass con 15 ospiti d’eccezione tra cui il più volte Premio Oscar Dante Ferretti, Massimo Cantini Parrini, vincitore di 5 David di Donatello, Francesco Frigeri, Giancarlo Basili, Luigi Segianni, Paolo Zeccara, Giancarlo Muselli, Carmine Guarino, Luigi Marchione, per la scenografia e per i costumi Ursula Patzak, Silvia Fantini, Daniela Ciancio, Laura Nobile, Antonio Fidato, Renato Pezzella.

L’iniziativa ha rappresentato la testimonianza concreta del lavoro condotto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito della formazione professionale specializzata dando evidenzaallo stesso tempo dell’ importanza di mettere in campo azioni di collaborazione con soggetti pubblici e privati.

Author: Redazione

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