Lunedì, 23 Dicembre 2024

Torna il Faito doc festival, proiezioni e incontri nella natura

La diversità è il tema della sedicesima edizione del Faito Doc Festival, diretto da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti. L’appuntamento è dal 18 al 25 luglio 2023 sul Monte Faito, a 1200 metri sul mare di Vico Equense, in Penisola Sorrentina.

Proiezioni in mezzo alla natura, in una Casa del cinema all’interno di una tendostruttura tra alberi secolari, di 49 documentari provenienti da 20 paesi. Tre le sezioni competitive tra lungometraggi, cortometraggi e opere dalle scuole di cinema. E poi eventi speciali tra cui una retrospettiva a cura di Faito giovani e Faito Scuole e l’incontro con cineasti pluripremiati per la selezione “Doc Now!”.

Tra i temi maggiormente trattati c’è la sostenibilità ambientale, con opere che aprono gli occhi sui danni dell’inquinamento e la necessità di attuare una economia circolare. Sono previsti Incontri con specialisti quali Steven Beckers (Fattoria Urbana), Nando Fontanella (biodiversità), Claudio D’Esposito (WWF) e Stella Maris Aiello (TerraMasta) che animerà anche un laboratorio di Agricoltura rigenerativa nel Centro terapeutico Il Camino.

I documentari verranno valutati dalla giuria internazionale composta da: Firouzeh Khosrovani (Iran), regista e vincitrice della nostra scorsa edizione con Radiograph of a Family; Daniele Alet (Francia), regista; Antonio Borrelli (Italia), regista e programmatore; Atilio Caballero (Cuba), autore e regista teatrale; Chiara Marotta (Italia), regista vincitrice del Torino Film Festival; Marta Zoe Poretti (Italia), giornalista. La “Giuria dei professionisti” verrà affiancata dalla “Giuria Internazionale dei Giovani”, dalla “Giuria il Camino”, dalla “Giuria della CPS” e dalla “Giuria del Faito Doc Camp”.

I vincitori del festival riceveranno in premio lavori dell'inventore belga Cricou, amante del riciclaggio, opere originali dei Residenti della comunità il Camino e creazioni della Bottega Baobab del Commercio Equo e Solidale della CPS. Inoltre, il pubblico sarà sensibilizzato al rispetto per l’ambiente circostante grazie alle passeggiate naturalistiche e artistiche organizzate da Nando Fontanella e alle opere di Land Art create dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. 

«Con una esperienza di 16 anni il Faito Doc prosegue il suo cammino grazie alla passione e all’empatia, seguendo i cambiamenti culturali, sociali ed economici del territorio. In questa edizione avremo accurata selezione di 50 film documentari provenienti da tutto il mondo e che verranno proiettati nella 'Casa del Cinema', sul Monte Faito, con una moltitudine di ospiti internazionali tra giurie, registi e artisti, mentori del pitching, staff, rappresentati da ben 18 nazionalità diverse, immersi nella natura e cullati dalla cultura sotto il segno del tema 'Diversità'. Venite a vivere e sognare al Faito Doc Festival, tra laboratori, concerti e incontri con registi e artisti per tutti i gusti», spiegano i direttori artistici. 

Numerose le attività di quest’anno come il pitching Faito Doc “Ali per gli Autori”, creato da due anni per incoraggiare gli autori e promuovere i loro progetti, che accoglie Marilyn Watelet (SABAM, Belgio), Jorge Léon (SCAM, Francia), Amel Bouzid (Script Doctoring, Tunisia), Giuseppe Bisceglia (Scuola Holden, Italia), Massimo Iannetta (Regista e responsabile di programmazione, Belgio/Italia) e Alexandre Cornu (Produttore, Francia).

Torna per il DOC NOW! Guidato da tre anni dal giornalista di Taxidrivers Antonio Maiorino che offre al Festival un ruolo guida nel dibattito mondiale sul cinema del reale. Interviste-Inchiesta dal vivo e online di registi nazionali e internazionali, autori.ici di film recentemente premiati. Un confronto sul documentario e sulla frontiera sempre meno rigida tra finzione e cinema del reale con lo scopo di cogliere i fenomeni più rilevanti del cinema documentario contemporaneo. Ospiti del 2023: Firouzeh Khosrovani (Iran), Chiara Marotta (Italia) e Mia Ma (Francia).

Inoltre il festival offre al pubblico dei Laboratori di teatro con il Living Theatre di Gary Brackett, esperienze con la Biblioteca Vivente, il percorso poetico di Versi di Versi con Elisa Frascà e una Mostra di fotografia che ripercorre i 16 anni del festival. Il tutto in armonia e per la preservazione del parco naturale valorizzata da una scenografia creata da giovani con materiali naturali, riciclati e trasformati.

Author: Redazione

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