Domenica, 22 Dicembre 2024

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Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti 2024, l’undicesima edizione nel cuore di Napoli

Il Complesso di San Lorenzo Maggiore, nel centro storico di Napoli, ha ospitato sabato sera, 21 settembre 2024, l’undicesima edizione del Premio per la Responsabilità Sociale “Amato Lamberti, organizzato dall’associazione Jonathan e dal gruppo di imprese sociali Gesco.

La donna oltre gli stereotipi: l’arte di Roberto Russo al Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti

“Sweet dreams” è il titolo dell’opera che l’artista e giornalista Roberto Russo ha generosamente donato alla undicesima edizione del Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti, in programma sabato 21 settembre 2024 a partire dalle ore 18 nel Complesso di San Lorenzo Maggiore (Sala Sisto V).

Una donna immersa in una dimensione onirica, lontana dagli affanni quotidiani, tesa al recupero di un equilibrio interiore, alla ricerca di un ideale di armonia e bellezza quasi ascetica che risponde all’esigenza di riappropriarsi dell’essenza più autentica dell’universo femminile. Questa è la visione di Russo, che vuole andare oltre gli stereotipi.

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Il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti 2024

Organizzato da Jonathan e da Gesco con il coordinamento tecnico di ExitCom, il Premio è accreditato come corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

L’edizione 2024 ha i patrocini di: Regione Campania, Comune di Napoli, Ordine dei Giornalisti della Campania, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.

Rivolto a personalità che si sono distinte per le loro azioni di resistenza civile e di impegno solidale, il Premio quest’anno sarà aperto dai saluti del presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo e della responsabile di Jonathan Silvia Ricciardi, insieme alla moglie di Amato Lamberti, Roselena Lamberti.

Insieme alla targa, tutti i premiati riceveranno anche un’opera d’arte, generosamente donata da alcuni artisti di rilievo nazionale: Antonio Conte, Maurizio Di Martino, Giuliano Guariglia, Alessandro Leone, Daniela Pergreffi, Gennaro Regina, Roxy in the Box, Roberto Russo, Domenico Sepe, Spiff, Alfredo Troise.

In occasione della cerimonia del Premio Amato Lamberti 2024, tutte le creazioni saranno esposte negli spazi del complesso di San Lorenzo Maggiore.

L’artista Roberto Russo

Roberto Russo, 59 anni, giornalista e artista, ha perfezionato la tecnica dell’acquerello su pagine di giornale per confezionare ritratti stilizzati di donne ideali

Ha al suo attivo numerose personali: Pagine quotidiane” Spazio Vitale Aversa, “In prima le donne” Pontecagnano, “Ars Versus Feras” Teatro Verdi Salerno, Premio Troisi San Giorgio a Cremano, nonché la collettiva “The Collection” Napoli.

Antonio Conte al Premio Amato Lamberti 2024: l’arte per donare una speranza

“Un girasole non lo sa quanto poco gli conviene stare a questo mondo, e così cresce lo stesso”. Questo il senso dell’opera che l’artista partenopeo Antonio Conte ha voluto donare alla undicesima edizione del Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti, in programma sabato 21 settembre 2024 a partire dalle ore 18 nel Complesso di San Lorenzo Maggiore (Sala Sisto V).

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Il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti 2024

Organizzato da Jonathan e da Gesco con il coordinamento tecnico di ExitCom, il Premio sarà presentato dal giornalista Ettore De Lorenzo ed è accreditato come corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

L’edizione 2024 ha i patrocini di: Regione Campania, Comune di Napoli, Ordine dei Giornalisti della Campania, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.

Rivolto a personalità che si sono distinte per le loro azioni di resistenza civile e di impegno solidale, il Premio quest’anno sarà aperto dai saluti del presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo e della responsabile di Jonathan Silvia Ricciardi, insieme alla moglie di Amato Lamberti, Roselena Lamberti.

Insieme alla targa, tutti i premiati riceveranno anche un’opera d’arte, generosamente donata da alcuni artisti di rilievo nazionale: Antonio Conte, Maurizio Di Martino, Giuliano Guariglia, Alessandro Leone, Daniela Pergreffi, Gennaro Regina, Roxy in the Box, Roberto Russo, Domenico Sepe, Spiff, Alfredo Troise.

In occasione della cerimonia del Premio Amato Lamberti 2024, tutte le creazioni saranno esposte negli spazi del complesso di San Lorenzo Maggiore.

L’artista Antonio Conte

Antonio Conte nasce nel 1981 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2009 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli e comincia a dedicarsi alla pittura.

Mostra un interesse spiccato per la comunicazione massificata e la “civiltà dell’immagine” che trova espressione nei progetti Facce da Facebook (2009 – 2014), The Truman Show – La vita segreta di due pesciolini napoletani (2012 – 2013) e in Artisti in Quarantena (2014, sezione speciale della Biennale di Arte Contemporanea di Salerno). Le sue riflessioni si concentrano sul rapporto tra potere e politica globale (Wargames, 2016) e il consumismo, contrapposto alla solidarietà ed alla condivisione. Nascono così progetti che mirano all’inclusione (2017, Vivono in mezzo a noi, per BocsArt) e multidisciplinari (Contaminarsi, 2017), in collaborazione con poeti, musicisti e performer.

Il 2020 segna il passaggio dalle tematiche sociali ad una ricerca più intimista, cominciata già nell’anno precedente e stimolata dal lungo isolamento dovuto alla pandemia.

Il progetto Mostra Bastarda (2021) prende il via quando viene ingaggiato per alcuni dipinti di scena per la fortunata serie tv I Bastardi di Pizzofalcone e diventa l’occasione per deviare il suo percorso di ricerca dal mondo e le sue dinamiche sociali e comunicative, verso un’interiorità nascosta e sommersa, costruita attraverso gli studi artistici fortemente voluti, la pratica costante del disegno e della pittura, la sperimentazione di tecniche e materiali tradizionali ed il ritrovarsi allo specchio con le proprie passioni, paure e debolezze.

Il linguaggio pittorico di Antonio Conte mostra tangenze con il cromatismo intenso dei padri della Pop Art e lo spirito Dada, che omaggia spesso ideando giochi di parole e cercando contaminazioni con altre discipline artistiche. Inoltre la sua vena istrionica lo spinge a coinvolgere gli spettatori attraverso la partecipazione attiva, il gioco e l’umorismo.

Negli anni ha sperimentato la scultura e le installazioni, che accentuano la vena relazionale insita nella sua concezione dell’arte, ma il suo medium preferenziale è la pittura, che gli ha consentito di recuperare i cardini della sua formazione e di maturare una propria cifra stilistica distintiva. Il taglio dei suoi dipinti richiama spesso i fotogrammi dei film o le tavole dei fumetti, i suoi soggetti sono rappresentati in una sospensione temporale e spaziale, al culmine o subito dopo il compimento di un’azione, su sfondi colorati che fanno da quinta scenica. Il segno appare rapido e veloce, anche quando la tecnica richiede una lunga elaborazione. La creazione delle sue opere è un processo che assorbe tutte le sollecitazioni culturali che lo investono,  spesso i titoli dei lavori richiamano testi di canzoni, titoli di libri ed i modelli per i soggetti spesso provengono dalla sua vita privata.

La sua ricerca artistica lo ha portato ad alternare l’uso di materiali tradizionali, come la tela e la tavola, con altri meno usuali, come giornali, carta da pacchi, locandine, poster e manifesti recuperati dalla strada.

L’uso del materiale pubblicitario è legato alla sua natura squisitamente espressiva ed alla sua carica estetica e comunicativa, su cui l’intervento pittorico si sovrappone solo parzialmente. Inoltre, nella scelta del singolo manifesto e nella difficoltà del suo recupero entra in gioco una componente dadaista legata al caso ed all’immanenza dell’opera, nonché all’hic et nunc della sua realizzazione.

Maggiori informazioni qui: www.antonioconteartista.com

Premio Amato Lamberti 2024: un mondo costruito con l’Intelligenza Artificiale nell’arte di Alessandro Leone

L’immagine, generata attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, ci colloca in un luogo immaginario, un villaggio sospeso tra superstizioni, simboli, tecnologie, dove l’artificiale si racconta tra passato, presente e futuro. È un’opera d’arte che invita alla riflessione quella che il visual designer Alessandro Leone ha voluto donare alla undicesima edizione del Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti, in programma sabato 21 settembre 2024 a partire dalle ore 18 nel Complesso di San Lorenzo Maggiore (Sala Sisto V).

Cosa siamo? Cosa diventeremo? Forse siamo solo, come disse tempo fa Tom Waits “scimmie con soldi e pistole”, dotate oggi di tecnologie che ridefiniscono il senso della parola “umano”. La creatività di Alessandro Leone ha voluto dar forma a qualcosa tra il reale, il possibile e l’impossibile. Una sensazione che egli stesso ha provato iniziando a creare, tra la paura e l’emozione.

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Il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti 2024

Organizzato da Jonathan e da Gesco con il coordinamento tecnico di ExitCom, il Premio è accreditato come corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

L’edizione 2024 ha i patrocini di: Regione Campania, Comune di Napoli, Ordine dei Giornalisti della Campania, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.

Rivolto a personalità che si sono distinte per le loro azioni di resistenza civile e di impegno solidale, il Premio quest’anno sarà aperto dai saluti del presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo e della responsabile di Jonathan Silvia Ricciardi, insieme alla moglie di Amato Lamberti, Roselena Lamberti.

Insieme alla targa, tutti i premiati riceveranno anche un’opera d’arte, generosamente donata da alcuni artisti di rilievo nazionale: Antonio Conte, Maurizio Di Martino, Giuliano Guariglia, Alessandro Leone, Daniela Pergreffi, Gennaro Regina, Roxy in the Box, Roberto Russo, Domenico Sepe, Spiff, Alfredo Troise.

In occasione della cerimonia del Premio Amato Lamberti 2024, tutte le creazioni saranno esposte negli spazi del complesso di San Lorenzo Maggiore.

Alessandro Leone: visual designer, art director, formatore

Nasce nel 1971, si diploma in scenografia nel 1991 all‘Accademia di Belle Arti di Napoli con una tesi sulla Tempesta di Shakespeare nella rilettura contemporanea di Peter Greenaway. È grafico professionista dal 1994. Dal ‘95 al 2005 è socio dello studio Kaleidos, per il quale realizza campagne pubblicitarie, coordinati grafici e prodotti editoriali per enti e aziende (tra cui Arpac, Banca Popolare di Sviluppo, Il Manifesto, Museo dell‘Attore Napoletano, Nuovo Teatro Nuovo, Premio Massimo Troisi, Ente Ville Vesuviane, Guida editore, Scatola Sonora, Dissonanzen, Centro di Musica Antica Pietà de‘ Turchini). Dal 2005 al 2014 è titolare e direttore creativo dello Studio Alessandro Leone.

 Ha ideato e realizzato campagne di comunicazione e immagine di eventi e iniziative per Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli, Ente Provinciale per il Turismo, Sovrintendenza per i Beni Storici e Architettonici di Napoli e Caserta e altre istituzioni e organizzazioni. Dal 2005 sino ad oggi è docente di design per la comunicazione presso il Centro Studi Ilas. Nel 2010 è cofondatore dell‘agenzia di comunicazione Adversa (tra i clienti: Partito Democratico, Cgil, Gallerie d‘Italia Palazzo Zevallos, Museo delle Carrozze di Villa Pignatelli, Antonio Biasiucci, Colonnese editore, BioC‘è, Caffè Kimbo, La Doria).

In questi anni si occupa di comunicazione politica, grafica editoriale, allestimenti mostre e food consulting (Salvo Pizzaioli, Taverna Vesuviana, Pizzeria Carmnella, Pietro Parisi chef, Mad‘inFood, Alfonso Crisci chef). Dal 2013 è direttore creativo di Babel adv, un network di professionisti della comunicazione (alcuni dei suoi ultimi clienti: Polo Pietrasanta, Officina_reporter, La Stanza del Gusto, Festival di Musica Antica, Associazione Scarlatti, AnimalDay, Factory, Diogene editore, Forum delle Culture, Teatri Uniti, Casa del Teatro, Digitalcomoedia, Bios, Wuderkammer, Musap, Caon Chocolate, Ceramiche Crescentini).

(foto di copertina: ©Marco Maraviglia)

Roxy in The Box al Premio Amato Lamberti 2024: “Ogni artista è responsabile del suo messaggio”

Il suo immaginario, colorato e giocoso, si confronta con tematiche complesse come il femminismo, le identità e i ruoli di genere, le costrizioni sociali, il dolore della solitudine, il bisogno d’amore, l’alienazione consumista, le migrazioni, aiutandoci a ripensarle.

Roxy in The Box, nome d’arte della napoletana Rosaria Bosso, è tra le artiste e gli artisti che hanno deciso di donare una propria opera ai vincitori del Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti 2024, in programma a Napoli sabato 21 settembre 2024, dalle ore 18, nel Complesso di San Lorenzo Maggiore (Sala Sisto V). Per questa occasione, la poliedrica artista ha scelto l’opera dal titolo “Save The Icon. Un tributo a Elvis Presley”.

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