La ciclovintage partenopea, la Vulcanica, è un evento percorso prevalentemente su strade con sanpietrini, i cazzimbocchi nel dialetto napoletano. E’ qui che si vivrà lo spirito del ciclismo d’altri tempi.
Incontri
Terzo incontro con “Impronte. Storie Volti Linguaggi”, format ideato e condotto da Laura Bufano, giornalista ed operatrice culturale. Dopo Ethos e Nomos e il Chiostro di San Francesco, “Impronte” sarà presente in un altro luogo importante tra gli spazi deputati alla cultura del Vomero, la Fondazione Humaniter, piazza Vanvitelli 15, venerdì 24 maggio 2024 alle ore 11,00 Napoli. Continua così il percorso itinerante che ha l’obiettivo di mostrare quanti e quali sono i luoghi dove si fa Cultura nel Quartiere Collinare, e che forse non tutti conoscono.
Venerdì 17 maggio alle ore 15.00 l’imbarcazione Blue Marlin II “Le Principesse” lascerà l’ormeggio della Darsena Acton per essere presente, si tratta della quindicesima partecipazione, ai nastri di partenza della Regata dei Tre Golfi organizzata dal Circolo Italia.
“Coltivare un’innovazione etica: tecnologia e intelligenza artificiale al servizio dell’umanità nell’era digitale per un futuro sostenibile”. È questo il tema della riflessione che lunedì 20 maggio a partire dalle ore 20,30 all’Hotel Excelsior di Napoli, Fabio De Felice proporrà ai soci e agli ospiti del Rotary Club Napoli Nord, presieduto da Francesco Tavassi. L’intervento di De Felice prenderà le mosse dal volume “Il Mondo Nuovissimo”, del quale De Felice è autore insieme con Roberto Race.
L’incontro si colloca nell’ambito del programma “Sostegno ai giovani: il futuro delle opportunità”, voluto da Francesco Tavassi, che è anche presidente di Temi Spa-Gls Napoli e socio promotore della Fondazione Merita Meridione-Italia.
Fabio De Felice è professore di Ingegneria all’Università degli Studi di Napoli Parthenope e fondatore di Protom. È componente della task force Digitalization del B20, il Business Forum del G20. È autore di numerose pubblicazioni sulle sfide della digital transformation.
Il filo del ragionamento del docente e imprenditore partirà dalla considerazione che, perché l’innovazione dell’AI sia sostenibile per il benessere umano, è necessario rigettare il soluzionismo tecnologico, che assegna alla tecnologia poteri simil-magici, così come la tecnofobia, che imputa al prodotto conseguenze dannose, originate invece dall’insipienza o malafede di chi lo utilizza. Ecco, dunque, che una siffatta innovazione ci domanda di ripensare il ruolo dell’etica, per contemperare con la giustizia sociale le nuove forme del sapere/potere della realtà tecnologica, e per scongiurare orizzonti come il colonialismo digitale e il futuro senza lavoro.
«È fondamentale che il quadro normativo di riferimento ci supporti nello sforzo di progettare tecnologia a misura d’uomo. – afferma Fabio De Felice, che poi spiega – Dobbiamo superare la legge di Amara, secondo la quale, come esseri umani, siamo portati a sopravvalutare gli effetti di una innovazione nel breve periodo, e sottovalutarne quelli a lungo termine. Solo osservando la realtà con la lente dell’etica riusciremo a fare dell’AI un affidabile alleato per affrontare le sfide di questo “mondo nuovo” che si sta configurando».
“La comunicazione delle nuove frontiere della sostenibilità economica e sociale”. Venerdì 17 maggio alle ore 9.30 presso l’Aula Leopardi del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa informazione, economia e sostenibilità saranno al centro del secondo appuntamento del ciclo di incontri su “Le nuove sfide dell’informazione del Terzo Millennio” ideato e promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania insieme con l’Università Suor Orsola Benincasa, sede del più grande polo accademico del Mezzogiorno nel settore degli studi della comunicazione (con due corsi di laurea e numerosi master).