A quasi una settimana dalla decisione del Viminale, lo stop– a Milano come in tutti i Comuni italiani – della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, il tema continua a dividere l’opinione pubblica e restano da capire le dinamiche che hanno portato a tale decisione, nonché le ripercussioni reali che questa azione avrà sulla vita delle persone. A fare chiarezza è Valentina de Giovanni, presidente AMI Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani – sezione Napoli.
Famiglia Arcobaleno, il diritto ad essere figli
Se si hanno due bambini le domande sono doppie. Ed è così che quando ad appena tre anni di età Maria e Stefano (nomi d'invenzione) hanno chiesto al papà se la loro mamma fosse morta, lui ha detto semplicemente la verità: la loro mamma non era morta, esistono famiglie che hanno una mamma e un papà, due papà, due mamme o semplicemente un solo genitore. Loro avevano avuto due papà, uno era rimasto con loro, l'altro era invece volato in cielo ma gli era sempre vicino.
Lunedì 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi UE.