Il principe dei sogni belli, una favola amara al teatro Nuovo
Ai margini di una cittadina di provincia, a ridosso delle campagne. In una saletta isolata, Elio, imprenditore edile di mezz’età, sta contrattando con Dragon, ventenne dai capelli azzurri, prezzo e modalità della prestazione sessuale che il giovane dovrebbe offrire.
Non ad Elio, però: a suo figlio. Lui si chiama Bruno ma si fa chiamare Joshi, ha 23 anni ed è autistico; ermeticamente chiuso al mondo ma ormai adulto e desideroso di avere il suo primo rapporto sessuale.
Ed è disposto ad averlo solo con Dragon, perché somiglia in tutto e per tutto all’eroe del suo manga preferito. Questo è, in estrema sintesi, il meccanismo narrativo de “Il principe dei sogni belli- Primo studio”, lo spettacolo con Noemi Francesca e Riccardo Festa, per la regia di Pierpaolo Sepe, che andrà in scena mercoledì 23 ottobre al teatro Nuovo nell’ambito del Campania Teatro Festival. Il testo di Tobia Rossi, drammaturgo, sceneggiatore e story editor, è una favola amara che parla di crescita e cura, di paura e responsabilità, di padri e di figli. Il racconto di un pomeriggio incandescente, di una proposta senza il carattere dell’indecenza, che procede a spirale fino a stringersi sul concetto di menzogna, inossidabile caposaldo della nostra educazione e identità. Produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello di Roma.
I biglietti, che costano da 8 a 5 euro, sono acquistabili sul sito ufficiale e, se ancora disponibili, presso il teatro Nuovo a partire da un’ora prima dello spettacolo. Ticket ridotto per gli under 30, gli over 65 e i possessori della Card Feltrinelli (massimo 2 biglietti per evento). L’ingresso gratuito è riservato ai diversamente abili con accompagnatore e ai pensionati titolari di assegno sociale.
Realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.