Lunedì, 23 Dicembre 2024

Procida 2022, il Terzo Reich di Romeo Castellucci

Uno spettacolo che propone la rappresentazione spettrale di 14mila nomi, una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno.

È “Il Terzo Reich”, una straordinaria performance-installazione di Romeo Castellucci, in programma giovedì 1 e venerdì 2 settembre all’ex tenimento agricolo del complesso di Palazzo d’Avalos, a Terra Murata.

Si tratta di un appuntamento che rientra nella rassegna “Espressioni” nell’ambito del programma di Procida Capitale Italiana della Cultura riparte dal teatro contemporaneo e dalla rassegna “Espressioni”.

La performance

La velocità di sequenza è commisurata alla capacità di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo. Lo spettacolo è in programma alle 21.30 e in replica alle 23.30 (partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria al sito www.procida2022.com). La colonna sonora che accompagna l’installazione, favorendo la fruizione a ritmo sostenuto della proiezione delle parole, è dello statunitense Scott Gibbons. In scena, Gloria Dorliguzzo, che cura anche la coreografia.

“Il Terzo Reich – spiega Castellucci - è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo. Ogni pausa è abolita, occupata. La pausa, cioè l’assenza delle parole, diventa il campo di battaglia per l’aggressione militare delle parole, e i nomi del vocabolario così proiettati, sono le bandiere piantate in una terra di conquista”. “Dopo gli eventi di luglio, Espressioni torna con un grande spettacolo sottolineando ancora come lo spazio del teatro possa rivelarsi possibilità di cura e riabilitazione collettiva alle relazioni umane, ma anche di riscrittura dei luoghi. - spiega Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – Anche in questo caso, agendo su un’isola senza un luogo canonico della messinscena, sconfiniamo in spazi di fruizione di forte memoria, come l’ex tenimento agricolo del carcere, contribuendo a risemantizzarli e a generare nuovi immaginari”.

Procida 2022 è un progetto del Comune di Procida, sostenuto dal MiC e dalla Regione Campania con i fondi a valere sul POC Campania 2014-2020. 

Author: Redazione

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