Venerdì, 05 Luglio 2024

Editoriale

Dopo la luna forse su Marte ma gli autobus continuano a non passare

di Sergio D’Angelo

Sergioli’ - mi dice con il consueto fare paternalistico il mio amico che ha un bel po’ di anni sul groppone più di me, guai però a farglielo notare - ma come dobbiamo fare con questi pullman che non passano e la vesuviana che appare e scompare, i treni soppressi, le linee tagliate? Ce la dobbiamo fare a piedi? - Io sorrido per il modo in cui me lo dice, ma non c’è niente da sorridere.

Il reddito di cittadinanza e i salari sono sotto attacco, ma non li difenderemo sui social

di Sergio D’Angelo

Come ve lo immaginate l’autunno? Io penso che sarà rovente, fra scenari di guerra, inflazione, caro energia e carburanti, disoccupazione. Lo sarà soprattutto al sud dove la disoccupazione e il lavoro nero sottopagato costituiscono un elemento endemico e dove si concentra il 55% dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Nella Città Metropolitana di Napoli il Reddito coinvolge circa 450mila persone, il 15% della popolazione. È senza timore di smentita uno degli elementi che contribuisce a garantire la già precaria coesione sociale dei nostri territori.

Napoli, fra continuità e cambiamento… lento

di Sergio D’Angelo

Mi capita sotto gli occhi una fotografia dei primi anni Novanta e più che la nostalgia del mio passato mi ritrovo a chiedermi quanto sia cambiata Napoli in questo trentennio. Poi, stamattina, leggo le dichiarazioni rese dal governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco durante la presentazione del report “Il divario Nord-Sud: sviluppo economico e intervento pubblico”. Ce n’è una in particolare che mi colpisce e si ricollega alle mie riflessioni sul cambiamento. È quella in cui afferma: «Niente di nuovo sotto il sole: scriviamo le identiche parole perlomeno da trent’anni».

Che posto deve occupare il welfare nella lista delle priorità a Napoli?

di Sergio D’Angelo

L’assessore ha confermato in commissione che permangono difficoltà a prevedere nel prossimo triennio l’assunzione dei 100 operatori sociali che avevo chiesto nelle scorse settimane.

Presenterò comunque un emendamento in consiglio, dove la discussione sul bilancio approda il 28 giugno, perché ritengo che debba esserci necessariamente una dialettica politica e che il ruolo del consiglio non sia quindi quello di semplice ratifica delle decisioni della giunta. Il bilancio a dispetto dell’opinione comune non è un semplice strumento tecnico, ma anzi un momento fondamentale di indirizzo politico nel quale decideremo cosa fare o non fare insieme nei prossimi tre anni.

L’autonomia differenziata non serve al Sud, non serve al Paese

Di Sergio D'Angelo

Il governatore del Veneto Zaia ha dichiarato recentemente che definire l’autonomia differenziata una secessione dei ricchi rasenta il ridicolo. Tuttavia, più che ribadire più volte nel corpo della stessa dichiarazione che l’autonomia è prevista dalla Costituzione e che la colpa di chi al sud se la passa male è della cattiva gestione, non adduce nessuna spiegazione. Non convince quindi Zaia, soprattutto quando afferma che o l’Italia diventa autonomista e federalista, o deve portare i libri in tribunale, perché io invece credo che li porterà se non riuscirà a correggere le distorsioni e le differenze enormi fra nord e sud del paese.

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