Domenica, 22 Dicembre 2024

Editoriale

Emergenza caro bollette

di Sergio D’Angelo

La situazione è critica per le tasche degli italiani, ma il caro bollette rischia di essere il detonatore della tempesta perfetta determinata da energia, inflazione e recessione. A maggior ragione per le fasce più fragili della popolazione: disoccupati, precari, lavoratori part-time involontari, pensionati, lavoratori a basso reddito, che si concentrano a larga maggioranza nelle regioni meridionali.

La Destra vince, i 5 Stelle rimontano, il PD faccia mea culpa

di Sergio D’Angelo

L’ho scritto quasi ogni giorno negli ultimi due mesi, che la vittoria della destra andava solo quantificata e che l’astensione sarebbe stata da record. Avrei preferito avere torto, invece era una previsione fin troppo facile. Condivisa da molti, almeno fra noi persone comuni, ma evidentemente non dai vertici del Pd che hanno fatto scelte incomprensibili. E così la destra stravince e, soprattutto al Sud, l’astensionismo vola. Nelle regioni meridionali va a votare un elettore su due o poco più. Nemmeno questo sorprende, in una campagna elettorale che le ha ignorate, preferendo concentrarsi su un’autonomia differenziata a misura di Nord.

La carica dei 60mila testimonia la fame di lavoro dei napoletani

di Sergio D’Angelo 

Nonostante lo scarso preavviso e le vacanze estive, i partecipanti al concorso del Comune dovrebbero essere circa 60mila allo scadere dei termini per la presentazione delle domande fissato a mezzanotte. Più del doppio le domande, perché molti candidati hanno scelto di concorrere per più di una delle 24 posizioni lavorative previste dal bando. Ho già scritto che non esiste risposta migliore alle critiche al Reddito di Cittadinanza perché non c’è partita, quando la scelta è fra un sussidio di importo tutto sommato modesto e un lavoro vero.

A Napoli comanda l’università? Secondo Fofi e Virgilio sì, con conseguenze negative per la città

di Sergio D’Angelo

Il sasso nello stagno l’ha lanciato domenica Goffredo Fofi con un fondo sul Corriere del Mezzogiorno. Una sassata scagliata con una certa potenza per scuotere le acque stagnanti, chiedendosi quanto sia grande il «ruolo che l’università ha oggi e non da oggi, specialmente in certe città dove ha contato di più… nel sistema di potere politico che le amministra». La domanda è retorica perché secondo Fofi, per quanto siamo di fronte a un fenomeno non indagato per colpevole reticenza da parte della stessa accademia e in particolare dai sociologi, questo potere è grande. A Napoli, per esempio, con un sindaco ex rettore della Federico II e molti assessori provenienti dal mondo accademico.

Bocciati dal Ministero quattro progetti su cinque per il Pnrr dell’ente idrico campano

di Sergio D'Angelo

L’esclusione del gestore napoletano Abc provocò roventi polemiche qualche mese fa, alle quali io stesso non mi sottrassi, ma comunque non è andata meglio a quattro dei cinque progetti approvati dall’Ente idrico campano per essere sottoposti al vaglio del ministero delle Infrastrutture nell’ambito del Pnrr. Tutte salernitane le quattro aziende i cui progetti sono stati respinti. Approvato invece quello presentato da Gori.

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