CHI SIAMO
Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
C’è chi ha preso la prima circumvesuviana del mattino e chi invece ha chiesto ospitalità all’amica che vive a Chiaia. Qualcun altro ha chiesto aiuto “ai santi in paradiso” e c’è chi si è affidato semplicemente alla dea bendata.
Fra i ragazzi napoletani e campani scoppia la Barbero-mania: non è stato sufficiente attendere in fila svariate ore per aggiudicarsi i preziosi biglietti messi a disposizione dall’Università Federico II per assistere, a titolo gratuito, alla lezione di Alessandro Barbero - medievista italiano, volto noto di numerosi programmi televisivi di divulgazione culturale – che si terrà al Teatro San Carlo lunedì 11 marzo 2024, alle ore 17. L’evento intitolato “Federico II tra storia e leggenda”, inserito nel programma delle Giornate di Divulgazione di F2Cultura per le celebrazioni degli 800 anni dell'Ateneo, sarà anche trasmesso in streaming sul canale YouTube della Federico II e trasmesso su maxischermo nel foyer del Massimo napoletano.
Un fenomeno pop
A comporre la fila di oltre un chilometro al botteghino del San Carlo erano principalmente ragazze e ragazzi fra i 16 e i 24 anni. “E’ un professore che piace, che attrae perché spiega i fatti della storia in modo semplice – ha spiegato Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II - Il suo linguaggio buca lo schermo, arriva anche agli studenti delle scuole medie. Riesce a trasferire con semplicità dei concetti più complessi: non un fatto scontato. Il mio sarà anche un ossimoro ma la semplicità è sempre difficile da raggiungere”. Ed è proprio grazie alla capacità di arrivare a tutti che Barbero - storico e docente all’Università del Piemonte Orientale - con le sue video-lezioni si contende le preferenze dei ragazzi su Spotify con Geolier e Chiara Ferragni.
“La cosa che più colpisce di Alessandro Barbero è la dialettica, ha un modo tutto suo di parlare di storia e di fare interessare a quello che dice – concorda con il rettore dell’Ateneo napoletano Lorenzo, 17 anni, studente del Liceo Classico Vittorio Emanuele che quel biglietto non è risuscito a trovarlo – Sono un appassionato di storia e letteratura e le sue lezioni sono sempre un’occasione per aprire la mente. Federico II, fra l’altro, è nei miei programmi di studio, sarebbe stata una bella occasione”. Lorenzo fa parte della “bella gioventù” napoletana, quella nutrita parte di nuova generazione che lotta costantemente contro i luoghi comuni dei “grandi”. “Siamo tacciati di essere pigri e smartphone-dipendenti, non è così. È un luogo comune. Moltissimi miei amici sarebbero stati contenti di seguire Barbero al San Carlo. Sarebbe però falso dire chesiamo tutti uguali. Moltissimi coetanei non hanno avuto gli stimoli e le opportunità che ho avuto la fortuna di avere io e ne pagano il prezzo”. E a chi parla di Generazione Z (ossia dei nati dopo il 2000) come di un popolo di iperconnessi Lorenzo risponde: “Tik Tok? Lo confesso, non ho mai girato un video”.
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