“Totò il buono - miracolo a Napoli”, spettacolo a Ponticelli
Venerdì 27 dicembre alle 20:00, presso la chiesa di San Giuseppe al Rione Incis nel quartiere Ponticelli, il Nuovo teatro Sanità porterà in scena lo spettacolo “Totò il buono - miracolo a Napoli”, nell'ambito della rassegna “Altri Natali”, promossa dal Comune di Napoli e giunta alla sua terza edizione. Lo spettacolo, scritto da Antonio Maiorino Marrazzo, sarà interpretato da Alice Maggioletti, Bruno Cassandra e Gennaro Maresca, con i costumi di Maria Grazia Di Lillo, per la regia di Mario Gelardi e l’aiuto regia di Biagio di Carlo.
«Lo spettacolo proposto dal Nuovo Teatro Sanità per ‘Altri Natali’ – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rappresenta un ulteriore tassello nella politica di policentrismo culturale perseguita dall’Amministrazione Manfredi. Ad ospitarlo è infatti la chiesa di San Giuseppe al Rione Incis, nel quartiere Ponticelli, una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli con l’obiettivo di diffondere le iniziative culturali sull’intero territorio, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini».
“Totò il buono - miracolo a Napoli”, che prende spunto dal racconto di Cesare Zavattini e dal film di Vittorio De Sica, è una fiaba moderna dove il protagonista è un uomo nato da un cavolo, un essere innocente gettato in un mondo spietato. Cresciuto in una baracca, tra gli emarginati, Totò conduce un'esistenza umile. Ma la sua vita cambia radicalmente quando due angeli custodi gli conferiscono il potere di compiere miracoli. Con questo potere, Totò diventa simbolo di speranza e riscatto per i deboli e fastidio per i potenti, ma esso si rivelerà anche un’arma a doppio taglio, in grado di portare sia la salvezza che la distruzione.
La storia di Totò è un viaggio attraverso le contraddizioni della società: la povertà e la ricchezza, la giustizia e l'ingiustizia, l'amore e l'odio. È una fiaba amara, dove il bene e il male si scontrano in un continuo duello. Totò, con la sua ingenuità e la sua bontà, rappresenta l'uomo comune, vittima delle ingiustizie e delle disuguaglianze di un mondo corrotto. Questa sua personalità, spesso interpretata come follia, è in realtà una forma di saggezza, capace di vedere oltre le apparenze e di suscitare, con il suo esempio, una rinascita collettiva.
Zavattini, attraverso la figura di Totò, ci invita a riflettere sul significato del potere e sulle sue conseguenze. Il miracolo, in fondo, è solo un'illusione, una fuga dalla realtà. La vera trasformazione deve avvenire all'interno di ciascuno di noi. "Totò il buono - miracolo a Napoli" è un'opera che, pur rivestendo i panni della commedia, cela una profonda riflessione sulla condizione umana e sulla società, attraverso temi che sono ancora oggi di grande attualità. Lo spettacolo vuole essere un invito a non perdere mai la speranza, anche di fronte alle avversità, per lottare per un mondo più giusto.