L’emergenza casa a Napoli è un problema antico che si è fatto ancora più importante in questi anni, nonostante il progressivo calo demografico che c’è stato in città.
Editoriale
La beffa è che il Decreto si chiama “Caivano”. Così una pensa che contenga misure di contrasto al degrado, alla dispersione scolastica, al disagio, dispiegando un esercito di assistenti sociali ed educatori, articolando un piano di sostegno anche economico alle periferie disastrate delle nostre città.
Un amico si lamentava di aver speso 150 euro di ticket per delle analisi del sangue di routine e due ecografie. Niente di nuovo: curarsi è costoso e complicato, fra tetti delle prestazioni, budget che finiscono nei primi giorni del mese e diventano chimera intorno alla metà dell’anno, liste d’attesa lunghissime, carenze strutturali e di personale.
Non è scattata purtroppo nessuna scintilla nel contrasto all’Autonomia differenziata voluta dalla Lega. C’è stata un po’ di indignazione dopo l’approvazione in Senato.
Quando si iniziò a parlare dell’Autonomia differenziata cominciai a dedicare dei post all’argomento, ma molti miei amici mi accusarono di essere ingenuo.